Indice della Istoria o Leggenda della beata Mattia Nazzarei, ms. del sec. XVII
(Titolo) Historia o vero legenda carta 1r
(Esortazione) Ai lettori 2r
(Poesia) Ad honor della beata Mattia 2v
Inizio; papi e imperatori; anno 1237 3r
Guelfi e ghibellini; danni 3v
Dopo Federico II 4r
Gregorio IX e Federico II 4v
Condanna di Federico II 5r
Genovesi e Veneziani; beatificazioni 5v
Nuovo ordini religiosi; concilio 6r
Eremitani e francescani 6v
Santi francescani 7r
Cardinal Ugo; s. Antonio minorita 7v
San Ludovico re; Bonifacio VIII 8r
Santa Chiara e santa Lambraccio 9r
Tra le sante, Mattia di Matelica 9v
(Inizio del manoscritto latino) 10
DELLA PROGENIE E VITA 10r
Genitori: Gentile e Sibilia 10v
Mattia rifugge il matrimonio 11r
Mattia si taglia i capelli 11v
Preghiera a Gesù Crocifisso 12r
Mattia in monastero 12v
Discussione con il padre 13r
Esigenze del padre 13v
Propositi di Mattia 14r
Distacco dai genitori 14v
Scelta di consacrazione 15r
Commento dell’autore 15v
Motivazioni religiose 16r
Consenso del padre 16v
Consacrazione monastica 17r
Vita di penitenza 17v
Mattia badessa 18r
Umiltà e rinuncia 18v
Mattia amata ed onorata 19r
Un prodigio in monastero 19v – 20v
Suo Chiarella convertita 21r,v
Massione di Benvenuti 22r – 23v
Nuova chiesa di S. M. Maddalena 24r
Per 40 anni badessa 24v
Astinenza e ubbidienza di Mattia 25r,v
Preannncia la sua morte 26r
Raccomandazioni alle consorelle 26v
Esortazioni ed esempi di verginità 27r
Esempi di ubbidienza e carità 27v
Pace 28r
Splendore al trapasso nel 1300 28v
Morte, sepoltura, 29r,v
Urna, corpo incorrotto 30r,v
Carta rimasta bianca 31r,v
Arca di pietra e fama 32r
G= grazie ricevute; Chiarella 32v
G: Rosa e Giovanni 33r
G: Mattiolo di Gigliuccio 33v
G: Pietro da Cagli 34r
G: Meluccio di Bernardo 34v
Preghiera alla serva di Dio 35r,v
G: Attuccio di Bongiovanni 36v
G: Agnese; Taddeo Benentendi 37r
G: Divitia di Morico 37v
G: Loreta di Scossa 38r
G: Margherita Di Matteo 38v
G: Massione di Cingoli 39r
G: Tura di Rinalduccio 39r
G: Feruccio Gualfredi 39v
G: Giovan Franc. Abrichetto 40r,v
- Margherita Di Giovannuccio 41r
G: Andreuccio di m. Andrea 41v
G: Melisuccioa delli Ranieri 41v
- Vanna di Nuzio di Naldo 42r
G: Notia di Michele Scagno 42v
Nuova arca del 1536 43r
Nuove vetrate del 1611 43v
G: Thomassuccio di Gionta 44r
G: Consedente di Giac. Ubaldo 44v
G: Herculano Rigoni 44v
G: Andrea di Dario da Visso 45r,v
G: Benvenuta di Compagnone 46r
G: Franceschino Buonacosa 46v
G: Venanza di Cagnuccio 46v
G: Vagni Paganucci da Cagli 47r
G: Giacomucci di Benvenuti 47r
G: Bonfilia di Giglio 47v
G: Benevenista di Lorenzo 47v
G: Horadrula di Petruccio 48r
G: Vanna di Ventura e Lorenzo 48r
G: Lila Bonanni di Ancona 48v
G: Mita di Gratia e Vagni 48v
G: Berta di Giacomuccio 49r,v
G: Agnesuccia Corribene 50r
G: Rinalduccio di Tura 50r
G: Giovanni di Alberto 50v
G: Titia sposata Di Giacomo 51r,v
G: Nese Di Giacomuccio 52r
G: Floruccia sposata Ranieri 52r,v
G: Margherita degli Atti 53r
G: Brunuccia di Giovan Angelo 53r
G: Putia sposata Di Rigo 53v
G: Ginevra sposata Thomassucci 54r
G: Stefanuccia sposata Attibene 54r
G: Cecilia sposata Giannelli 54r
G: Rosa sposata Accome 54v
G: Riccuccia sposata Benvenuti 54v
G: Benassisa di Pauluccio 55r
G: Mita sposata Ruggeri 55r
G: Loreta sposata D’Alessandro 55v
G: Bonasera sposata a Piero 55v
G: Giralduccio Venuti e Nuccia 56r
ANNO 1397 corretto da 1607
G: mastro Onofrio liberato 56v – 58
Qui l’anno 1397 è correzione di 1607
Fine del testo latino
e il traduttore prosegue con aggiunte.
Nuova arca e la traslazione 59v – 60r
Prodigio del sudoredelle reliquie 60v
G: Nicolosa di Matteo 60v – 61r
INSERITA notizia da un libro 61v
AUTENTICAZIONE della copia del
1637 Prosdocimo Piccioni notaio 62-63
Annotazioni
Il titolo esatto del testo latino che nel 1576 fu tradotto in Italiano e da cui derivano i due terzi del manoscritto di Tommaso Tulli Speranze con notizie da lui aggiunte, si ha in questa autentica della copia fatta nel 1736.
“E poiché io Prosdocimo Piccioni da Matelica, notaio pubblico della diocesi di Camerino, di autorità imperiale ed apostolica, ho estratto ed ho copiato questo libro (vedi sotto) come giace, senza aggiunte o diminuzioni che mutino la sostanza di fatto, avendo fatta collazione con l’uno e l’altro originale, e latino e volgare, ho riscontrato concordare, salvo sempre, eccetera; ho sottoscritto e pubblicato, munendo, su richiesta con il mio solito segno, nell’anno 1637 (indizione 5°) 8 di luglio nell’anno 14° del pontificato di Urbano VIII papa.
LIBRO della vita e dei miracoli della beata Mattia De Nazzareis da Matelica tradotto dal latino nella lingua comune o volgare dal padre THOMA TULLI SPERANZE dottore dell’uno e altro diritto, e lettore emerito di sacra teologia, nel 1576.
Il notaio Piccioni nel 1736 si riferiva a:
Libro impresso (=scritto) in carta pergamena con iniziali in lettere rosse:
Nel nome del Signore. Amen. Questa è la storia o legenda della beata Mattia di Matelica già badessa nel monastero di santa Maria Maddalena della terra di Matelica e dei suoi miracoli.
(E’ importante la precisazione che subito fa)
“Cominciando dal suo stesso nome (=Mattia) fino al miracolo di mastro Onofrio ser Blaxi non ho trovato esserci discrepanza tra questo libro e il detto libro impresso, esistente presso le ven, monache del medesimo monastero di S. Maria Maddalena, dal quale è qui derivato in tale lingua: non è stato aggiunto nulla che muti la sostanza del fatto, ma realmente e fedelmente tradotto e volgarizzato su ordine, in detto originale, facendo eccezioni per alcune cose.
ECCEZIONI nel testo al principio di questo libro dove (si legge) “L’anno della nostra redenzione” (nella copia 1736 carta 3)
esclusivamente fino a dove (si legge) “Della progenie e vita della ebata Mattia” (carta 10). Inoltre alcune cose che vengono espresse, narrato il miracolo di mastro Onofrio (carta 56) cose che non sono impresse (scritte nel testo preesistente) ma sono state raccolte dal medesimo rev. Padre THOMA, da antiche scritture, come egli stesso ha attesta”
N:B
Sin qui leggiamo l’autenticazione che rivela le aggiunte. Da quanto si legge, esistevano altre antiche scritture oltre ad un testo latino della istoria o legenda che il p. THOMA TULLI SPERANZE ha tradotto dal latino in italiano ed ha voluto completare con sue notizie (dall’inizio a carta 9 inclusa, poi da carta 56 alla fine c.63) prendendo da altre fonti. Al testo del THOMA sono state fatte aggiunte con date dopo il 1576 e ricopiate dall’amanuense nella copia del 1637.
Dopo questa autentica si vedono scritte altre pagine in epoca posteriore con quattro grafie diverse. Anzitutto una convalida di due notai datata 1759. Seguono carte non numerate (forse un tempo erano sciolte, poi rilegate assieme) che recano il nome degli scriventi, esattamente il notaio pubblico Francesco Turi per quattro carte; poi il frate minore osservate P.Giuseppe della Rocca per due carte, poi il frate confessore dello stesso monastero P. Angelo da Fano.
Assegniamo ad oguna delle carte scritte di questo seguito antologico, un numero proseguendo da c. 63v a c. 72. Ecco l’indice.
Convalida dei notai Quadrini e Sereni
nell’anno 1759 63v
(nuova grafia con firma di notaio)
1671 papa Clemente X , inizio notarile 64r
G: 1768: Caterina Aloisi Piccioni 64r
Giovanna V. Ottoni badessa a Matelica 64r
Rogito del notaio Francesco Turi 66r
G: 1677 Orsolina di Gio.Bern. Braccio 66v
G: 1677 Carlo Enea Lampioni 67r
( nuova grafia con firma di un confessore)
G: Antonia Cechetti e Nicola 68r
G: 1689 Nicola di Domenico 68v
G: 1687 Fra Giuseppe della Rocca 69r
(nuova grafia con firma di altro confessore)
G: 1629 Antonio muratore 70r
Fra Antonio da Montelupone teste 70r
G: 1643 Francesco Cemici 70v
G: Augustino Crementino dottore 70v
G: 1644 Teodoro Crementino 70v
G: 1641 suor M.a Cecilia Bracci 71r
G: 1644 Gentile Vignati 71v
Teste Fra Angelo da Matelica 71v
G: 1637 Suor M.a Nicola Grassetti 71v
G: 1629 Costanza Vignati 72r
G: 1642 Maria Nicola 72r
G: 1643 Giovanna Bartolucci 72r
G: 1642 Gio.M. Isidoro Bevilacqua 72v
G: 1669 Caterina sposata Vennaletti 72v
Scrive Fra Angelo da Fano 72v
G: Giovan Battista Vennaletti 73r
1660 Fra Angelo da Fano confessore 73r
G: Carlo Berardi Todei 73r
Note
Qui si riferiscono le date dal 1629 al 1689, in ordine non cronologico, per i fatti prodigiosi attribuiti all’intercessione della beata Mattia.
Un facile errore per chi legge il titolo a carta 1, è pensare che si tratti di uno scritto del 1576, senza vedervi la raccolta di altri scritti.
“Historia o vero legenda della vita e miracoli della Beata Mattia Nazzarei da Matelica già Abbadessa del ven. Monastero della detta terra di Matelica Nella quale si fa mentione della vita di Federico 2° Imperatore, di Papa Gregorio Nono, e d’alcune Religioni che fiorirono in tempo loro e persone Sante. Di latino tradotta in volgare dal M. Rev. P. Thomasso Speranza dottore e lettor della S. Theologia dell’ordine di Sant’Agostino sotto il dì 12 febbraio 1576.”
In realtà il vetusto testo latino non comprendeva le nove carte iniziali sui papi, imperatori, ordini religiosi e francescanesimo, secondo quanto viene dichiarato a c. 63 nell’auteticazione della copia. Non comprendeva neppure i fatti dopo c. 56 con le date 1607 e 1611, notizie aggiunte, come dichiarato, nel 1637. Segue la raccolta antologica di notizie di ascolto diretto degli scriventi in varie date ivi registate, ultima delle quali è l’anno 1689.
Va notato anche che questo materiale manoscritto era prodotto ad uso predicabile ed usa la tipologia dela “legenda” nel senso “da leggere” a scopo devozionale, come i testi analizzati ampiamente dai Bollandisti nella monumentale raccolta di studi sui Santi.
Sin dall’inizio ai lettori viene detto l’intento parenetico di convertire: “la durezza del cuore di ghiaccio col chiaro splendore di Mattia struggerà suave aurora”.
La beata Mattia, come l’aurora strugge il ghiaccio, struggerà la freddezza dei cuori.. Allo scopo si raccontano tante grazie ricevute che su 72 carte vanno da c. 30 alla fine.
Già nei precedenti processi presso la Congregazione dei Riti fu discusso il valore degli antichi manoscritti.
Le pergamene esistenti nel monastero a Matelica danno maggior chiarezza rispetto a questa “legenda” predicabile. (Carlo Tomassini)
Indice della Istoria o Leggenda della beata Mattia Nazzarei, ms. del sec. XVII
(Titolo) Historia o vero legenda carta 1r
(Esortazione) Ai lettori 2r
(Poesia) Ad honor della beata Mattia 2v
Inizio; papi e imperatori; anno 1237 3r
Guelfi e ghibellini; danni 3v
Dopo Federico II 4r
Gregorio IX e Federico II 4v
Condanna di Federico II 5r
Genovesi e Veneziani; beatificazioni 5v
Nuovo ordini religiosi; concilio 6r
Eremitani e francescani 6v
Santi francescani 7r
Cardinal Ugo; s. Antonio minorita 7v
San Ludovico re; Bonifacio VIII 8r
Santa Chiara e santa Lambraccio 9r
Tra le sante, Mattia di Matelica 9v
(Inizio del manoscritto latino) 10
DELLA PROGENIE E VITA 10r
Genitori: Gentile e Sibilia 10v
Mattia rifugge il matrimonio 11r
Mattia si taglia i capelli 11v
Preghiera a Gesù Crocifisso 12r
Mattia in monastero 12v
Discussione con il padre 13r
Esigenze del padre 13v
Propositi di Mattia 14r
Distacco dai genitori 14v
Scelta di consacrazione 15r
Commento dell’autore 15v
Motivazioni religiose 16r
Consenso del padre 16v
Consacrazione monastica 17r
Vita di penitenza 17v
Mattia badessa 18r
Umiltà e rinuncia 18v
Mattia amata ed onorata 19r
Un prodigio in monastero 19v – 20v
Suo Chiarella convertita 21r,v
Massione di Benvenuti 22r – 23v
Nuova chiesa di S. M. Maddalena 24r
Per 40 anni badessa 24v
Astinenza e ubbidienza di Mattia 25r,v
Preannncia la sua morte 26r
Raccomandazioni alle consorelle 26v
Esortazioni ed esempi di verginità 27r
Esempi di ubbidienza e carità 27v
Pace 28r
Splendore al trapasso nel 1300 28v
Morte, sepoltura, 29r,v
Urna, corpo incorrotto 30r,v
Carta rimasta bianca 31r,v
Arca di pietra e fama 32r
G= grazie ricevute; Chiarella 32v
G: Rosa e Giovanni 33r
G: Mattiolo di Gigliuccio 33v
G: Pietro da Cagli 34r
G: Meluccio di Bernardo 34v
Preghiera alla serva di Dio 35r,v
G: Attuccio di Bongiovanni 36v
G: Agnese; Taddeo Benentendi 37r
G: Divitia di Morico 37v
G: Loreta di Scossa 38r
G: Margherita Di Matteo 38v
G: Massione di Cingoli 39r
G: Tura di Rinalduccio 39r
G: Feruccio Gualfredi 39v
G: Giovan Franc. Abrichetto 40r,v
- Margherita Di Giovannuccio 41r
G: Andreuccio di m. Andrea 41v
G: Melisuccioa delli Ranieri 41v
- Vanna di Nuzio di Naldo 42r
G: Notia di Michele Scagno 42v
Nuova arca del 1536 43r
Nuove vetrate del 1611 43v
G: Thomassuccio di Gionta 44r
G: Consedente di Giac. Ubaldo 44v
G: Herculano Rigoni 44v
G: Andrea di Dario da Visso 45r,v
G: Benvenuta di Compagnone 46r
G: Franceschino Buonacosa 46v
G: Venanza di Cagnuccio 46v
G: Vagni Paganucci da Cagli 47r
G: Giacomucci di Benvenuti 47r
G: Bonfilia di Giglio 47v
G: Benevenista di Lorenzo 47v
G: Horadrula di Petruccio 48r
G: Vanna di Ventura e Lorenzo 48r
G: Lila Bonanni di Ancona 48v
G: Mita di Gratia e Vagni 48v
G: Berta di Giacomuccio 49r,v
G: Agnesuccia Corribene 50r
G: Rinalduccio di Tura 50r
G: Giovanni di Alberto 50v
G: Titia sposata Di Giacomo 51r,v
G: Nese Di Giacomuccio 52r
G: Floruccia sposata Ranieri 52r,v
G: Margherita degli Atti 53r
G: Brunuccia di Giovan Angelo 53r
G: Putia sposata Di Rigo 53v
G: Ginevra sposata Thomassucci 54r
G: Stefanuccia sposata Attibene 54r
G: Cecilia sposata Giannelli 54r
G: Rosa sposata Accome 54v
G: Riccuccia sposata Benvenuti 54v
G: Benassisa di Pauluccio 55r
G: Mita sposata Ruggeri 55r
G: Loreta sposata D’Alessandro 55v
G: Bonasera sposata a Piero 55v
G: Giralduccio Venuti e Nuccia 56r
ANNO 1397 corretto da 1607
G: mastro Onofrio liberato 56v – 58
Qui l’anno 1397 è correzione di 1607
Fine del testo latino
e il traduttore prosegue con aggiunte.
Nuova arca e la traslazione 59v – 60r
Prodigio del sudoredelle reliquie 60v
G: Nicolosa di Matteo 60v – 61r
INSERITA notizia da un libro 61v
AUTENTICAZIONE della copia del
1637 Prosdocimo Piccioni notaio 62-63
Annotazioni
Il titolo esatto del testo latino che nel 1576 fu tradotto in Italiano e da cui derivano i due terzi del manoscritto di Tommaso Tulli Speranze con notizie da lui aggiunte, si ha in questa autentica della copia fatta nel 1736.
“E poiché io Prosdocimo Piccioni da Matelica, notaio pubblico della diocesi di Camerino, di autorità imperiale ed apostolica, ho estratto ed ho copiato questo libro (vedi sotto) come giace, senza aggiunte o diminuzioni che mutino la sostanza di fatto, avendo fatta collazione con l’uno e l’altro originale, e latino e volgare, ho riscontrato concordare, salvo sempre, eccetera; ho sottoscritto e pubblicato, munendo, su richiesta con il mio solito segno, nell’anno 1637 (indizione 5°) 8 di luglio nell’anno 14° del pontificato di Urbano VIII papa.
LIBRO della vita e dei miracoli della beata Mattia De Nazzareis da Matelica tradotto dal latino nella lingua comune o volgare dal padre THOMA TULLI SPERANZE dottore dell’uno e altro diritto, e lettore emerito di sacra teologia, nel 1576.
Il notaio Piccioni nel 1736 si riferiva a:
Libro impresso (=scritto) in carta pergamena con iniziali in lettere rosse:
Nel nome del Signore. Amen. Questa è la storia o legenda della beata Mattia di Matelica già badessa nel monastero di santa Maria Maddalena della terra di Matelica e dei suoi miracoli.
(E’ importante la precisazione che subito fa)
“Cominciando dal suo stesso nome (=Mattia) fino al miracolo di mastro Onofrio ser Blaxi non ho trovato esserci discrepanza tra questo libro e il detto libro impresso, esistente presso le ven, monache del medesimo monastero di S. Maria Maddalena, dal quale è qui derivato in tale lingua: non è stato aggiunto nulla che muti la sostanza del fatto, ma realmente e fedelmente tradotto e volgarizzato su ordine, in detto originale, facendo eccezioni per alcune cose.
ECCEZIONI nel testo al principio di questo libro dove (si legge) “L’anno della nostra redenzione” (nella copia 1736 carta 3)
esclusivamente fino a dove (si legge) “Della progenie e vita della ebata Mattia” (carta 10). Inoltre alcune cose che vengono espresse, narrato il miracolo di mastro Onofrio (carta 56) cose che non sono impresse (scritte nel testo preesistente) ma sono state raccolte dal medesimo rev. Padre THOMA, da antiche scritture, come egli stesso ha attesta”
N:B
Sin qui leggiamo l’autenticazione che rivela le aggiunte. Da quanto si legge, esistevano altre antiche scritture oltre ad un testo latino della istoria o legenda che il p. THOMA TULLI SPERANZE ha tradotto dal latino in italiano ed ha voluto completare con sue notizie (dall’inizio a carta 9 inclusa, poi da carta 56 alla fine c.63) prendendo da altre fonti. Al testo del THOMA sono state fatte aggiunte con date dopo il 1576 e ricopiate dall’amanuense nella copia del 1637.
Dopo questa autentica si vedono scritte altre pagine in epoca posteriore con quattro grafie diverse. Anzitutto una convalida di due notai datata 1759. Seguono carte non numerate (forse un tempo erano sciolte, poi rilegate assieme) che recano il nome degli scriventi, esattamente il notaio pubblico Francesco Turi per quattro carte; poi il frate minore osservate P.Giuseppe della Rocca per due carte, poi il frate confessore dello stesso monastero P. Angelo da Fano.
Assegniamo ad oguna delle carte scritte di questo seguito antologico, un numero proseguendo da c. 63v a c. 72. Ecco l’indice.
Convalida dei notai Quadrini e Sereni
nell’anno 1759 63v
(nuova grafia con firma di notaio)
1671 papa Clemente X , inizio notarile 64r
G: 1768: Caterina Aloisi Piccioni 64r
Giovanna V. Ottoni badessa a Matelica 64r
Rogito del notaio Francesco Turi 66r
G: 1677 Orsolina di Gio.Bern. Braccio 66v
G: 1677 Carlo Enea Lampioni 67r
( nuova grafia con firma di un confessore)
G: Antonia Cechetti e Nicola 68r
G: 1689 Nicola di Domenico 68v
G: 1687 Fra Giuseppe della Rocca 69r
(nuova grafia con firma di altro confessore)
G: 1629 Antonio muratore 70r
Fra Antonio da Montelupone teste 70r
G: 1643 Francesco Cemici 70v
G: Augustino Crementino dottore 70v
G: 1644 Teodoro Crementino 70v
G: 1641 suor M.a Cecilia Bracci 71r
G: 1644 Gentile Vignati 71v
Teste Fra Angelo da Matelica 71v
G: 1637 Suor M.a Nicola Grassetti 71v
G: 1629 Costanza Vignati 72r
G: 1642 Maria Nicola 72r
G: 1643 Giovanna Bartolucci 72r
G: 1642 Gio.M. Isidoro Bevilacqua 72v
G: 1669 Caterina sposata Vennaletti 72v
Scrive Fra Angelo da Fano 72v
G: Giovan Battista Vennaletti 73r
1660 Fra Angelo da Fano confessore 73r
G: Carlo Berardi Todei 73r
Note
Qui si riferiscono le date dal 1629 al 1689, in ordine non cronologico, per i fatti prodigiosi attribuiti all’intercessione della beata Mattia.
Un facile errore per chi legge il titolo a carta 1, è pensare che si tratti di uno scritto del 1576, senza vedervi la raccolta di altri scritti.
“Historia o vero legenda della vita e miracoli della Beata Mattia Nazzarei da Matelica già Abbadessa del ven. Monastero della detta terra di Matelica Nella quale si fa mentione della vita di Federico 2° Imperatore, di Papa Gregorio Nono, e d’alcune Religioni che fiorirono in tempo loro e persone Sante. Di latino tradotta in volgare dal M. Rev. P. Thomasso Speranza dottore e lettor della S. Theologia dell’ordine di Sant’Agostino sotto il dì 12 febbraio 1576.”
In realtà il vetusto testo latino non comprendeva le nove carte iniziali sui papi, imperatori, ordini religiosi e francescanesimo, secondo quanto viene dichiarato a c. 63 nell’auteticazione della copia. Non comprendeva neppure i fatti dopo c. 56 con le date 1607 e 1611, notizie aggiunte, come dichiarato, nel 1637. Segue la raccolta antologica di notizie di ascolto diretto degli scriventi in varie date ivi registate, ultima delle quali è l’anno 1689.
Va notato anche che questo materiale manoscritto era prodotto ad uso predicabile ed usa la tipologia dela “legenda” nel senso “da leggere” a scopo devozionale, come i testi analizzati ampiamente dai Bollandisti nella monumentale raccolta di studi sui Santi.
Sin dall’inizio ai lettori viene detto l’intento parenetico di convertire: “la durezza del cuore di ghiaccio col chiaro splendore di Mattia struggerà suave aurora”.
La beata Mattia, come l’aurora strugge il ghiaccio, struggerà la freddezza dei cuori.. Allo scopo si raccontano tante grazie ricevute che su 72 carte vanno da c. 30 alla fine.
Già nei precedenti processi presso la Congregazione dei Riti fu discusso il valore degli antichi manoscritti.
Le pergamene esistenti nel monastero a Matelica danno maggior chiarezza rispetto a questa “legenda” predicabile. (Carlo Tomassini)
Indice della Istoria o Leggenda della beata Mattia Nazzarei, ms. del sec. XVII
(Titolo) Historia o vero legenda carta 1r
(Esortazione) Ai lettori 2r
(Poesia) Ad honor della beata Mattia 2v
Inizio; papi e imperatori; anno 1237 3r
Guelfi e ghibellini; danni 3v
Dopo Federico II 4r
Gregorio IX e Federico II 4v
Condanna di Federico II 5r
Genovesi e Veneziani; beatificazioni 5v
Nuovo ordini religiosi; concilio 6r
Eremitani e francescani 6v
Santi francescani 7r
Cardinal Ugo; s. Antonio minorita 7v
San Ludovico re; Bonifacio VIII 8r
Santa Chiara e santa Lambraccio 9r
Tra le sante, Mattia di Matelica 9v
(Inizio del manoscritto latino) 10
DELLA PROGENIE E VITA 10r
Genitori: Gentile e Sibilia 10v
Mattia rifugge il matrimonio 11r
Mattia si taglia i capelli 11v
Preghiera a Gesù Crocifisso 12r
Mattia in monastero 12v
Discussione con il padre 13r
Esigenze del padre 13v
Propositi di Mattia 14r
Distacco dai genitori 14v
Scelta di consacrazione 15r
Commento dell’autore 15v
Motivazioni religiose 16r
Consenso del padre 16v
Consacrazione monastica 17r
Vita di penitenza 17v
Mattia badessa 18r
Umiltà e rinuncia 18v
Mattia amata ed onorata 19r
Un prodigio in monastero 19v – 20v
Suo Chiarella convertita 21r,v
Massione di Benvenuti 22r – 23v
Nuova chiesa di S. M. Maddalena 24r
Per 40 anni badessa 24v
Astinenza e ubbidienza di Mattia 25r,v
Preannncia la sua morte 26r
Raccomandazioni alle consorelle 26v
Esortazioni ed esempi di verginità 27r
Esempi di ubbidienza e carità 27v
Pace 28r
Splendore al trapasso nel 1300 28v
Morte, sepoltura, 29r,v
Urna, corpo incorrotto 30r,v
Carta rimasta bianca 31r,v
Arca di pietra e fama 32r
G= grazie ricevute; Chiarella 32v
G: Rosa e Giovanni 33r
G: Mattiolo di Gigliuccio 33v
G: Pietro da Cagli 34r
G: Meluccio di Bernardo 34v
Preghiera alla serva di Dio 35r,v
G: Attuccio di Bongiovanni 36v
G: Agnese; Taddeo Benentendi 37r
G: Divitia di Morico 37v
G: Loreta di Scossa 38r
G: Margherita Di Matteo 38v
G: Massione di Cingoli 39r
G: Tura di Rinalduccio 39r
G: Feruccio Gualfredi 39v
G: Giovan Franc. Abrichetto 40r,v
- Margherita Di Giovannuccio 41r
G: Andreuccio di m. Andrea 41v
G: Melisuccioa delli Ranieri 41v
- Vanna di Nuzio di Naldo 42r
G: Notia di Michele Scagno 42v
Nuova arca del 1536 43r
Nuove vetrate del 1611 43v
G: Thomassuccio di Gionta 44r
G: Consedente di Giac. Ubaldo 44v
G: Herculano Rigoni 44v
G: Andrea di Dario da Visso 45r,v
G: Benvenuta di Compagnone 46r
G: Franceschino Buonacosa 46v
G: Venanza di Cagnuccio 46v
G: Vagni Paganucci da Cagli 47r
G: Giacomucci di Benvenuti 47r
G: Bonfilia di Giglio 47v
G: Benevenista di Lorenzo 47v
G: Horadrula di Petruccio 48r
G: Vanna di Ventura e Lorenzo 48r
G: Lila Bonanni di Ancona 48v
G: Mita di Gratia e Vagni 48v
G: Berta di Giacomuccio 49r,v
G: Agnesuccia Corribene 50r
G: Rinalduccio di Tura 50r
G: Giovanni di Alberto 50v
G: Titia sposata Di Giacomo 51r,v
G: Nese Di Giacomuccio 52r
G: Floruccia sposata Ranieri 52r,v
G: Margherita degli Atti 53r
G: Brunuccia di Giovan Angelo 53r
G: Putia sposata Di Rigo 53v
G: Ginevra sposata Thomassucci 54r
G: Stefanuccia sposata Attibene 54r
G: Cecilia sposata Giannelli 54r
G: Rosa sposata Accome 54v
G: Riccuccia sposata Benvenuti 54v
G: Benassisa di Pauluccio 55r
G: Mita sposata Ruggeri 55r
G: Loreta sposata D’Alessandro 55v
G: Bonasera sposata a Piero 55v
G: Giralduccio Venuti e Nuccia 56r
ANNO 1397 corretto da 1607
G: mastro Onofrio liberato 56v – 58
Qui l’anno 1397 è correzione di 1607
Fine del testo latino
e il traduttore prosegue con aggiunte.
Nuova arca e la traslazione 59v – 60r
Prodigio del sudoredelle reliquie 60v
G: Nicolosa di Matteo 60v – 61r
INSERITA notizia da un libro 61v
AUTENTICAZIONE della copia del
1637 Prosdocimo Piccioni notaio 62-63
Annotazioni
Il titolo esatto del testo latino che nel 1576 fu tradotto in Italiano e da cui derivano i due terzi del manoscritto di Tommaso Tulli Speranze con notizie da lui aggiunte, si ha in questa autentica della copia fatta nel 1736.
“E poiché io Prosdocimo Piccioni da Matelica, notaio pubblico della diocesi di Camerino, di autorità imperiale ed apostolica, ho estratto ed ho copiato questo libro (vedi sotto) come giace, senza aggiunte o diminuzioni che mutino la sostanza di fatto, avendo fatta collazione con l’uno e l’altro originale, e latino e volgare, ho riscontrato concordare, salvo sempre, eccetera; ho sottoscritto e pubblicato, munendo, su richiesta con il mio solito segno, nell’anno 1637 (indizione 5°) 8 di luglio nell’anno 14° del pontificato di Urbano VIII papa.
LIBRO della vita e dei miracoli della beata Mattia De Nazzareis da Matelica tradotto dal latino nella lingua comune o volgare dal padre THOMA TULLI SPERANZE dottore dell’uno e altro diritto, e lettore emerito di sacra teologia, nel 1576.
Il notaio Piccioni nel 1736 si riferiva a:
Libro impresso (=scritto) in carta pergamena con iniziali in lettere rosse:
Nel nome del Signore. Amen. Questa è la storia o legenda della beata Mattia di Matelica già badessa nel monastero di santa Maria Maddalena della terra di Matelica e dei suoi miracoli.
(E’ importante la precisazione che subito fa)
“Cominciando dal suo stesso nome (=Mattia) fino al miracolo di mastro Onofrio ser Blaxi non ho trovato esserci discrepanza tra questo libro e il detto libro impresso, esistente presso le ven, monache del medesimo monastero di S. Maria Maddalena, dal quale è qui derivato in tale lingua: non è stato aggiunto nulla che muti la sostanza del fatto, ma realmente e fedelmente tradotto e volgarizzato su ordine, in detto originale, facendo eccezioni per alcune cose.
ECCEZIONI nel testo al principio di questo libro dove (si legge) “L’anno della nostra redenzione” (nella copia 1736 carta 3)
esclusivamente fino a dove (si legge) “Della progenie e vita della ebata Mattia” (carta 10). Inoltre alcune cose che vengono espresse, narrato il miracolo di mastro Onofrio (carta 56) cose che non sono impresse (scritte nel testo preesistente) ma sono state raccolte dal medesimo rev. Padre THOMA, da antiche scritture, come egli stesso ha attesta”
N:B
Sin qui leggiamo l’autenticazione che rivela le aggiunte. Da quanto si legge, esistevano altre antiche scritture oltre ad un testo latino della istoria o legenda che il p. THOMA TULLI SPERANZE ha tradotto dal latino in italiano ed ha voluto completare con sue notizie (dall’inizio a carta 9 inclusa, poi da carta 56 alla fine c.63) prendendo da altre fonti. Al testo del THOMA sono state fatte aggiunte con date dopo il 1576 e ricopiate dall’amanuense nella copia del 1637.
Dopo questa autentica si vedono scritte altre pagine in epoca posteriore con quattro grafie diverse. Anzitutto una convalida di due notai datata 1759. Seguono carte non numerate (forse un tempo erano sciolte, poi rilegate assieme) che recano il nome degli scriventi, esattamente il notaio pubblico Francesco Turi per quattro carte; poi il frate minore osservate P.Giuseppe della Rocca per due carte, poi il frate confessore dello stesso monastero P. Angelo da Fano.
Assegniamo ad oguna delle carte scritte di questo seguito antologico, un numero proseguendo da c. 63v a c. 72. Ecco l’indice.
Convalida dei notai Quadrini e Sereni
nell’anno 1759 63v
(nuova grafia con firma di notaio)
1671 papa Clemente X , inizio notarile 64r
G: 1768: Caterina Aloisi Piccioni 64r
Giovanna V. Ottoni badessa a Matelica 64r
Rogito del notaio Francesco Turi 66r
G: 1677 Orsolina di Gio.Bern. Braccio 66v
G: 1677 Carlo Enea Lampioni 67r
( nuova grafia con firma di un confessore)
G: Antonia Cechetti e Nicola 68r
G: 1689 Nicola di Domenico 68v
G: 1687 Fra Giuseppe della Rocca 69r
(nuova grafia con firma di altro confessore)
G: 1629 Antonio muratore 70r
Fra Antonio da Montelupone teste 70r
G: 1643 Francesco Cemici 70v
G: Augustino Crementino dottore 70v
G: 1644 Teodoro Crementino 70v
G: 1641 suor M.a Cecilia Bracci 71r
G: 1644 Gentile Vignati 71v
Teste Fra Angelo da Matelica 71v
G: 1637 Suor M.a Nicola Grassetti 71v
G: 1629 Costanza Vignati 72r
G: 1642 Maria Nicola 72r
G: 1643 Giovanna Bartolucci 72r
G: 1642 Gio.M. Isidoro Bevilacqua 72v
G: 1669 Caterina sposata Vennaletti 72v
Scrive Fra Angelo da Fano 72v
G: Giovan Battista Vennaletti 73r
1660 Fra Angelo da Fano confessore 73r
G: Carlo Berardi Todei 73r
Note
Qui si riferiscono le date dal 1629 al 1689, in ordine non cronologico, per i fatti prodigiosi attribuiti all’intercessione della beata Mattia.
Un facile errore per chi legge il titolo a carta 1, è pensare che si tratti di uno scritto del 1576, senza vedervi la raccolta di altri scritti.
“Historia o vero legenda della vita e miracoli della Beata Mattia Nazzarei da Matelica già Abbadessa del ven. Monastero della detta terra di Matelica Nella quale si fa mentione della vita di Federico 2° Imperatore, di Papa Gregorio Nono, e d’alcune Religioni che fiorirono in tempo loro e persone Sante. Di latino tradotta in volgare dal M. Rev. P. Thomasso Speranza dottore e lettor della S. Theologia dell’ordine di Sant’Agostino sotto il dì 12 febbraio 1576.”
In realtà il vetusto testo latino non comprendeva le nove carte iniziali sui papi, imperatori, ordini religiosi e francescanesimo, secondo quanto viene dichiarato a c. 63 nell’auteticazione della copia. Non comprendeva neppure i fatti dopo c. 56 con le date 1607 e 1611, notizie aggiunte, come dichiarato, nel 1637. Segue la raccolta antologica di notizie di ascolto diretto degli scriventi in varie date ivi registate, ultima delle quali è l’anno 1689.
Va notato anche che questo materiale manoscritto era prodotto ad uso predicabile ed usa la tipologia dela “legenda” nel senso “da leggere” a scopo devozionale, come i testi analizzati ampiamente dai Bollandisti nella monumentale raccolta di studi sui Santi.
Sin dall’inizio ai lettori viene detto l’intento parenetico di convertire: “la durezza del cuore di ghiaccio col chiaro splendore di Mattia struggerà suave aurora”.
La beata Mattia, come l’aurora strugge il ghiaccio, struggerà la freddezza dei cuori.. Allo scopo si raccontano tante grazie ricevute che su 72 carte vanno da c. 30 alla fine.
Già nei precedenti processi presso la Congregazione dei Riti fu discusso il valore degli antichi manoscritti.
Le pergamene esistenti nel monastero a Matelica danno maggior chiarezza rispetto a questa “legenda” predicabile. (Carlo Tomassini)