Il parroco don Mario Blasi domenica della SS. Trinità anno A
giovanni 3,16-18
Gv 3, 16-18)
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito”.
Dio si prende sempre cura dell’uomo. Dio gli va continuamente incontro.
L’uomo, con le sue forze, non può raggiungere Dio. “Il Signore è il mio pastore, non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino per amore del suo nome“.
Dio condivide la storia dell’uomo. Gesù, Buon Pastore, manifesta e rende visibile l’Amore di Dio. Egli prende sempre l’iniziativa per andare verso chi sbaglia, vuole che l’uomo scopra la gioia di essere amato da Dio; per questo motivo va in cerca della pecorella smarrita.
Dio è come Gesù. Dio manda nel mondo Gesù perché in Lui risplenda il Suo Amore. Amore destinato a tutti gli uomini. Solo il Suo Amore salva. “Salvarsi è passare dalla morte alla vita definitiva”. La salvezza si ottiene per mezzo di Gesù. “In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati”.
“Chi crede in Lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato”.
Tutti gli uomini sono pronti davanti ad una scelta: o sono a favore di Gesù o sono contro di Lui.
L’indifferenza non è possibile. “Davanti all’offerta dell’Amore di Gesù non si può dire che sì o rifiutarsi di accettarlo. L’uomo deve prendere una decisione”. “Se di fatto vi sono degli esclusi dalla salvezza lo si deve al rifiuto dell’offerta che Dio compie in Gesù”.
“Chi dà la sua adesione a Gesù assecondando il piano di Dio, non è sottoposto al giudizio, perché Dio non agisce come un giudice, ma come datore di vita. Chi si rifiuta si condanna da sé“.
Chi accetta l’Amore di Dio rivelatosi in Gesù, diventa figlio di Dio. Il cristiano, figlio di Dio, deve praticare nella vita lo stesso amore di Cristo. L’Amore di Cristo deve essere accolto e ridonato.
Il credente, con questo amore accolto e ridonato, è chiamato a continuare una umanità nuova.