Sesta domenica di Pasqua anno A (Gv.14,15-21)
“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”.
L’amore per Gesù è “condizione per compiere i Suoi comandamenti”. “Chi non ama Gesù non può amare gli altri; chi non ama gli altri non ama Gesù”. “L’adesione alla Sua persona e alla Sua opera si trasforma in un impulso di identificazione”.
“Per l’identificazione con Lui i comandamenti perdono le esigenze di imposizione: sono le esigenze dell’Amore”. Compierle significa essere come Lui.
I comandamenti di Gesù sono la risposta dell’amore. Il cristiano è chiamato a vivere il comandamento nuovo: “Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi; da questo tutti vedranno che siete miei discepoli”.
Gesù manda il Suo Spirito per comprendere il Suo comandamento e per renderlo vivo. Lo Spirito, infatti, dà al discepolo uno stile di vita, lo rafforza nelle prove e dona consolazione nelle difficoltà. Lo Spirito non lascia il discepolo in balia di forze avverse, ma dona energia per costruire un mondo nuovo.
Gesù assicura i Suoi dicendo:
“Non vi lascerò orfani”.
Gli orfani sono i più deboli fra i deboli, i più poveri tra i poveri: sono sempre alla mercé dei potenti e dei prepotenti i quali commettono ingiustizie sui deboli.
Gesù non abbandona mai i Suoi. Se parte da questo mondo per la cattiveria del principe di questo mondo, “la Sua assenza non sarà definitiva, promette il Suo ritorno in breve tempo”. “I discepoli parteciperanno alla Sua vita perché parteciperanno del Suo Spirito che effettuerà la comunione di Gesù con i Suoi”. Gesù vuol colmare il vuoto lasciato dalla Sua morte e Risurrezione con lo Spirito Santo Paraclito. Egli non vuole che i Suoi restino soli: non si devono mai sentire abbandonati.
Lo Spirito che Gesù manda non è solo Spirito di consolazione, ma è Spirito di Verità e di fortezza.
Il mondo in cui i discepoli devono agire è un mondo guidato da Mammona, cioè dal denaro e dalla menzogna. Gesù difende i Suoi con Spirito di Verità che deve avere dimora nel cuore di ogni discepolo. “Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera” (Gv.16,12).
Quanti amano in modo concreto come Gesù, possono godere della Verità cioè dell’Amore di Dio e possono contemplare la visione del Figlio. “Quelli che sono sinceri: Beati! Saranno sempre in presenza di Dio”. “Beati i limpidi, perché questi saranno intimi di Dio” (Mt.5,8).
LA LEGGE DEL SIGNORE E’ LA NOSTRA GIOIA
PREGARE LA VERGINE MARIA
Non vi lascerò orfani, ritornerò a voi”.
“L’ orfano è simbolo di colui che è alla mercé dei potenti, colui nei cui confronti si commettono tutte le ingiustizie”.
I profeti dicevano: “Guai a coloro che fanno decreti iniqui per spogliare gli orfani“. “Rendete giustizia all’orfano“. “Presso di te l’orfano trova giustizia“.
“Gesù non lascerà i Suoi indifesi“. Gesù prepara i Suoi al momento della Sua assenza e dà loro tutte le sicurezze perché non siano turbati. “Non li lascerà soli, abbandonati, orfani”. “La Sua assenza non sarà definitiva, Egli promette il Suo ritorno entro breve tempo.
I discepoli riceveranno lo Spirito Santo che li metterà in comunione con Gesù“. La forza dello Spirito Santo li trasformerà in testimoni coraggiosi. Essi sono chiamati a cambiare la società, non con la forza e il potere, ma con l’amore e il servizio.
Il discepolo deve fare proprio il messaggio di Gesù rendendolo visibile nella vita. L’Amore di Gesù accolto consiste nel vivere gli stessi Suoi valori e agire come Lui. L’adesione che il discepolo dà alla persona di Gesù e alla Sua opera, lo trasforma identificandolo con Lui.
“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”.
Gesù, nel Vangelo di Giovanni, è la prima volta che menziona l’amore dei discepoli nei Suoi riguardi. La fede in Gesù suscita un’adesione personale che culmina nell’amore. Questo amore spinge ad amare i fratelli. “Chi non ama Gesù non può amare i fratelli; chi non ama gli altri, non ama Gesù“. Chi accoglie il comandamento nuovo: AMATEVI COME IO HO AMATO VOI, lo deve rendere presente nella comunità, amando tutti.
Gesù è presente nella comunità, la guida e la protegge donando lo Spirito del Suo Amore. Il Suo Spirito rivela chi è Dio e chi è l’uomo; fa conoscere all’uomo qual è il progetto di Dio nei suoi riguardi e dà la forza per realizzarlo.
Lo Spirito, essendo esperienza di vita, dona al credente “la sensibilità per distinguere ciò che è vita e ciò che è morte” e fa comprendere che il Padre considera come figlio colui che ama Gesù e Gesù lo ama come fratello.
“CHI ACCOGLIE I MIEI COMANDAMENTI E LI OSSERVA, QUESTI MI AMA”.
Nell’Ultima Cena, il giorno in cui Gesù manifesta a tutta l’umanità il Suo Amore senza limiti, dona il comandamento nuovo:
“Amatevi l’un l’altro come Io ho amato voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli“.
Gesù non dice: “amatemi” o “amate Dio“, ma “amatevi“. E’ una cosa inaudita! Prima di Lui si è insegnato che bisogna mettere Dio sempre al primo posto. Gesù, invece, mette al primo posto l’uomo.
“Per Gesù, per ottenere la salvezza, cioè la Vita eterna, non importa come ci si è comportati nei confronti di Dio, se si ha creduto o meno, se si ha pregato o no, ma importa come ci si comporta nei confronti degli altri”.
“Avevo fame e mi avete dato da mangiare…“. Gesù si identifica con gli emarginati e con i bisognosi dell’umanità. “Gesù non dirà mai alla Sua comunità di amare gli altri perché negli altri c’è Lui, ma invita ad amare gli altri come Lui ha amato noi. Il cristiano non è quello che ama l’altro per amore di Gesù, ma con l’amore di Gesù! Noi, che abbiamo fatto l’esperienza di essere tanto amati, ci dirigiamo verso il fratello che è povero, nudo e bisognoso, non perché vediamo in lui Gesù, non perché ci aspettiamo una ricompensa, ma perché noi stessi che eravamo poveri e bisognosi, siamo stati già inondati dell’amore di Dio. Il cristiano è colui che ama con Gesù e come Gesù! Chi pensa di amare per Gesù tradisce la propria vita! ” (A.Maggi).
“Chi mi ama sarà amato dal Padre mio
e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui”.
Il cristiano che è amato da Dio deve percepire la Sua presenza, deve accogliere il Suo amore per trasmetterlo nel cuore di altre persone. Al credente cristiano il Padre dà lo Spirito senza misura. Lo Spirito, accolto, spinge il cristiano verso un cammino di amore che non avrà mai fine!
L’Amore di Dio accolto deve essere manifestato nel servizio donato ai fratelli. Se uno si sente amato da Dio è capace di amare come Lui. Il cristiano è continuamente nutrito dall’Amore di Dio lungo il cammino della vita.
Grazie Signore che ci nutri e ci accompagni!