Mario Blasi Parroco evangelizza quinta domenica quaresima anno A

Quaresima anno A domenica quinta Gv  11, 1-45

V DOMENICA DI QUARESIMA (Gv.11,1-45)

“Quando ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava”.

Perché Gesù non va dall’amico Lazzaro appena sa che è malato, ma si trattiene ancora due giorni nel luogo in cui si trova?

“Nella morte di Lazzaro si manifesterà visibilmente quella qualità di vita che, Gesù assicura, HANNO (NON AVRANNO) quanti gli danno adesione”

Quando Gesù va dall’amico, Lazzaro è già da quattro giorni nel sepolcro.

Marta, come seppe che Gesù veniva, gli andò incontro“.

Gesù non mette piede nella casa del lutto. E Marta gli dice: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto“. Gesù le risponde: “Tuo fratello risorgerà”, e Marta: “So che risorgerà nell’ultimo giorno“.

“Nel Vangelo di Giovanni l’ultimo giorno non si associa all’ultimo giorno della fine dei tempi, ma è sempre il giorno della morte di Gesù, giorno in cui si inaugura una umanità nuova. Gesù non pone la risurrezione alla fine dei tempi, ma la mette con la Sua esistenza. “Chi crede in me, anche se muore, vivrà“.

Gesù dice: “Se questa persona che adesso è morta, mi ha dato adesione, continua a vivere”Non è una speranza che Gesù accende, ma una certezza! La vita eterna non è un premio, ma è una condizione che riguarda il presente.

Gesù non risuscita dalla morte, ma dona una vita indistruttibile capace di superare la morte”. “Questa affermazione era talmente ovvia che S.Paolo, nelle sue lettere, quando parla della risurrezione, non la figura mai come una condizione futura, ma una realtà presente. “Con Lui, infatti, siete stati sepolti insieme nel Battesimo, in Lui siete stati risuscitati. Siete risorti in Cristo“. La risurrezione non viene mai presentata al futuro, ma è una realtà al presente. La comunità dei credenti è una comunità di risorti.

Il dono della vita di Dio diventa operativo ed efficace quando l’uomo lo traduce in gesti concreti che lo manifestano” (da A.Maggi).

“Scioglietelo e lasciatelo andare”.

Lazzaro esce dal sepolcro, tutti lo avevano pianto straziati dal dolore, ora nessuno gli va incontro, nessuno gli fa festa, nessuno si rallegra. Perché? ….

 

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