Gv 9, 1-41
Parroco Blasi Mario evangelizza quarta domenica quaresima anno A
IV QUARESIMA (Gv.9,1-41)
“Ed egli diceva: Sono io”.
Gesù, con il segno compiuto sul cieco nato, non toglie il peccato, ma completa la creazione: l’uomo-carne diventa l’Uomo-Spirito.
Gesù passa e vede un cieco fin dalla nascita. Egli vede nella cecità l’occasione per manifestare la gloria di Dio in quest’uomo. Afferma che non si tratta di un castigo di Dio. Dio non è indifferente al male. Gesù vuole che l’uomo esca dalla sua miseria e lo aiuta ad uscirne. Non consulta l’uomo, perché questi, essendo cieco di nascita, non sa che cosa sia la luce e non può nemmeno desiderarla.
Gesù fa del fango con la Sua saliva e lo spalma sugli occhi e lo manda a lavare.
La guarigione non avviene automaticamente; il cieco deve accettare la luce. Il cieco è libero, se accetta l’ordine di Gesù e si lava, troverà la luce.
Il cieco va, si lava, vede e torna. I vicini non lo riconoscono. “Non è cambiato fisicamente. Quando una persona ritrova dignità e libertà dall’incontro con Gesù, è sempre la stessa, ma è una persona nuova; è una persona rinata e la rinascita si vede anche fisicamente”.
“Quando una persona scopre che Dio è Amore, la persona rinasce, la persona risorge; è la stessa di prima, ma è una persona completamente nuova”. Il cieco ha collaborato con Gesù ed è diventato una nuova persona.
Gesù, anche oggi, ha bisogno di collaboratori che si mettano come Lui al servizio degli uomini per comunicare quella vita che fa riscoprire alle persone la loro dignità. “Dignità che è la condizione divina”.
Il cieco guarito, che non è riconosciuto dalla gente, dice:
“Io sono”.
Il cieco mendicante, ricreato da Dio, può affermare: “io sono”, “in me c’è la pienezza della condizione divina”. Ad un simile evento la gente dovrebbe esultare, ma non si rallegra. Eppure il fatto è evidente!
Viene condotto dai capi del popolo e neppure essi si rallegrano della guarigione, si preoccupano solo sulle modalità di questo recupero della vista. Che un uomo sia passato da una condizione di sofferenza ad una felicità, non interessa ai capi.
I capi del popolo non si preoccupano del bene dell’uomo, ma solo del proprio prestigio e interesse.
Chi non cerca il bene dell’uomo non comprenderà mai la Parola di Dio. Dio è Amore di Padre che trasmette la vita.
Anche il cristiano trasmette la vita con il servire l’uomo con amore!
Seguire Gesù sulla via della croce