II DOMENICA DOPO NATALE(Gv.1,1-18)
“In principio era il Verbo e il Verbo era Dio “.
Prima della creazione del mondo Dio esisteva: ERA. Il Verbo Sapienza Divina era con Lui.
Con le parole “in principio era il Verbo“, l’Evangelista si ricollega alla creazione del mondo. “In principio Dio creò il cielo e la terra“. L’opera del Verbo fatto Uomo è quella di realizzare una nuova creazione.
Prima della creazione la Parola divina, il Verbo, guida e realizza tutta la creazione. “Il Signore mi stabilì come principio delle Sue vie per realizzare le Sue opere, mi costituì al principio prima che esistesse il tempo, prima di creare la terra. Quando collocava il cielo lì stavo con Lui”.
La sapienza precede la creazione e accompagna Dio nella Sua opera fino a completarla con l’esistenza degli uomini.
Gli uomini sono chiamati ad uniformare la loro vita alla sapienza di Dio-Amore, la devono ascoltare per avere pienezza di vita. Chi l’ascolta vive, chi non l’ascolta va verso la morte. Dio vuole che ogni uomo si realizzi in pienezza di vita e manifesti la bellezza divina nel creato.
Il Padre-Amore manda nel mondo il Figlio Suo – il Verbo – perché questa piccola e fragile creatura umana conosca chi è Dio.
“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi “.
Un Dio che si fa uomo è incomprensibile a mente umana! Dio è geloso dell’uomo e compie cose impensate per salvarlo.
Il Verbo si mescola con la realtà umana, entra nel tempo e nella nostra storia per rivelare e donare la grandezza dell’Amore di Dio.
L’Amore di Dio richiede risposta.
“Venne nella sua casa ma i suoi non l’hanno accolto“.
All’Amore di Dio l’uomo può rimanere indifferente, ma chi l’accoglie diventa Suo figlio. Il figlio è colui che imita il Padre e apprende da Lui. “L’essere figlio non è qualcosa data una volta per tutte; si manifesterà con una attività che assomiglia a quella di Dio stesso”.
Dio è Amore e comunica vita.
Il cristiano, figlio di Dio, deve comunicare vita con le opere di amore verso gli altri.