MIOLA Gabriele
PREFAZIONE al volume di Giuseppe Cecarini “La venerabile Marietta Gioia (1904-1931) “ Fermo 1979
Terminato il processo diocesano su la vita e le virtù di Maria Gioia e trasmessi gli atti alla Congregazione per le cause dei Santi, don Giuseppe Cecarini, che del processo diocesano è stato segretario, ha scritto questo schizzo della vita di Maria Gioia; il suo intento è quello di far conoscere sempre di più questa giovane, che tutti noi ammiriamo come « serva di Dio » e che desideriamo vedere glorificata e ufficialmente indicata dalla Chiesa come modello di vita cristiana.
Mentre leggevo queste pagine, riandavo con la mente al « Diario di Maria Gioia », che fu ristampato due anni fa a Fermo e per cui scrissi una prefazione. La figura di Maria Gioia, che in famiglia e le sue amiche chiamavano Marietta, è affascinante per la semplicità e profondità cristiana della sua vita. Quasi anticipando quanto il lettore troverà in queste pagine, mi piace sottolineare alcuni aspetti esaltati dall’autore di questo schizzo :
— La semplicità della vita: Maria Gioia ha conosciuto le piccole gioie della vita quotidiana e le durezze del dolore che attraversa la vita di ogni famiglia: gli affetti familiari, la spensieratezza dei giuoco, la festa della Prima Comunione, le amicizie del periodo della scuola, l’impegno dei compiti e dello studio; ma anche il dolore delle incomprensioni e soprattutto della morte, che ha visitato così spesso e duramente la sua casa.
_ la sapienza di Dio: la sua vita semplice è stata illuminata da una « sapienza », che dava gusto e sapore a tutte le cose, piccole e grandi, quella sapienza che Dio pone in un cuore aperto e pronto, docile alla sua voce. Il suo punto di riferimento era il Signore e sapeva vagliare tutto alla sua luce, sapeva offrire a Dio tutto, le gioie e le sofferenze, sempre piena di fiducia e di ottimismo, memore dell’esortazione di S. Paolo: « offrite i vostri corpi (cioè la vostra vita quotidiana concreta) come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio: questo è il vostro culto spirituale» (Rom. 12,1). E’ sintomatico che nel suo Diario ricorra spesso, scritta in lettere maiuscole, la parola FIAT: SIA FATTA, (la tua volontà); in lei la preghiera insegnataci da Gesù diventava vita.
— la maturazione di un progetto di vita, cui Maria aveva posto mente e cuore. Conseguito il titolo di maestra, guardava al domani. Come si vedeva: fidanzata, sposa, madre? oppure in una vita consacrata nella carità e nella verginità per servire più liberamente il Signore e la gente? A 20 anni fu fidanzata per un anno circa ma poi andò maturando la sua vocazione religiosa e solo la malattia le impedì di raggiungere il suo sogno. E’ un richiamo importante per oggi: ogni giovane e ogni ragazza cristiani dovrebbero porsi il problema, conoscere veramente sia la via della famiglia sia la via della vita religiosa, maturare un progetto e scegliere con cognizione, senza superficialità e senza lasciarsi guidare da pregiudizi.
— il senso- della missionarietà: Marietta aveva capito che la vita cristiana comporta testimonianza e annuncio della fede e per questo si prodigò nell’associazione di Azione Cattolica e nel tenere i contatti con tante compagne anche per lettera e, malata, fece del suo letto un luogo di apostolato.
Queste pagine di don Giuseppe Cecarini faranno scoprire questi valori semplici e profondi vissuti con intensità da Marietta, faranno scoprire che la santità è vocazione per ogni cristiano, faranno sorgere il desiderio di conoscere più da vicino Marietta e di leggere il suo diario.
L’augurio che ci facciamo tutti è che il Signore glorifichi la sua « piccola serva » e che per intercessione di lei faccia fiorire in Diocesi giovani vite forti nella semplicità del quotidiano vivere, ricche di progetti di carità e consacrate all’amore di Dio e degli uomini.
Don GABRIELE MIOLA vicario generale
PREGHIERA da recitarsi solo in forma privata
«Signore, glorifica qui in terra la tua serva fedele Manetta Gioia e concedi a noi, per sua intercessione, la grazia che ti chiediamo. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Amen».