A Gennaio il Vangelo è scelto per proclamare il Battesino di Gesù nel Giordano Matteo 3, 13 s predicato dal parroco don Mario Blasi
Battesimo di Gesù
(Mt.3,13-17)
“Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni a me? “.
Gesù si è fatto uomo per rivelare l’Amore che Dio ha per gli uomini. Chi crede nel Figlio di Dio può diventare “figlio di Dio”.
Gesù, dalla Galilea, va al fiume Giordano per essere battezzato. Egli si mette in fila come tutti. Giovanni, però, lo interpella dicendo:
“Tu vieni a me?”.
Gesù risponde che quella è la volontà di Dio Padre. Bisogna sempre realizzare il volere di Dio. Il Signore vuole che ogni uomo si converta dalla cattiva condotta. E’ volere di Dio che Gesù entri nella storia degli uomini perché tutto venga redento.
Va al Battesimo mettendosi in fila tra i peccatori, anche se è senza peccato! Si confonde con i peccatori. Nel Suo Regno sono invitati ciechi, storpi, zoppi, ad essi è destinato l’annuncio di liberazione e di salvezza. Il Regno di Dio è per tutti, ma in modo particolare per quelli che si sentono soli, non capiti e non amati.
Nel Battesimo al Giordano, la rivelazione è rivolta personalmente a Gesù. E’ Lui che viene interpellato dalla voce del Padre.
Gesù è sempre in ascolto della Parola di Dio. Per Colui che si nutre della Scrittura, lo Spirito significa la presenza di Dio stesso che invade in maniera straordinaria un Eletto riempiendolo di forza, di sapienza e di una superiore pienezza di doni in vista di una missione di eccezionale importanza.
Gesù, nel Battesimo, vede discendere su di Sé l’influsso e il soccorso onnipotente di Dio che l’invia ora a proclamare la Buona Novella e a manifestare i segni della salvezza. Nel Battesimo Egli riceve solennemente la Sua missione e la Sua investitura messianica.
Dio, nel Battesimo, lo dichiara Suo Figlio prediletto, gli esprime il Suo affetto e la Sua assistenza. Dio gli fa conoscere quale è la Sua missione: aprire il Cielo a tutti gli uomini che accolgono il Suo Amore. Lo stesso Amore che c’è tra Gesù e il Padre, quello deve essere l’amore degli uomini tra loro e con il Figlio di Dio, il Padre e lo Spirito Santo.
Tra Gesù e Dio Padre esiste una unica relazione di appartenenza e di intimità: lo Spirito. Nel Battesimo Gesù riceve l’investitura per la Sua missione; in Lui esiste una intima e possente presenza di Dio: lo Spirito. Gesù è pieno dello Spirito; è Figlio di Dio in pienezza; “nell’opera della salvezza che deve ora intraprendere, è segnato dalla stretta relazione che l’unisce a Dio (allo Spirito, al Padre); appartiene ad un ordine trascendente”. Gesù, con la forza dello Spirito di Dio, compie la Sua missione fino in fondo.
Così deve agire il cristiano: con l’amore di Gesù nel cuore adempia il suo dovere.
Battesimo di Gesù
Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia “.
Che significato ha per Gesù il Battesimo?
Se il Battesimo è segno di un riconoscimento di un passato peccaminoso commesso, perché Gesù si fa battezzare? Ha forse anche Lui bisogno di essere perdonato di un passato di ingiustizia? NO!
Egli è il Vero Giusto della storia. Solo chi ha peccato ha bisogno del Battesimo, perché deve morire ad un passato non giusto.
L’attività di Giovanni Battista è quella di liberare gli uomini dal male. Egli prepara il popolo ad accogliere il Messia che abbatterà l’albero che non porta frutto. Gesù, però, è il Messia che non distrugge l’uomo cattivo.
Egli libera l’uomo dal male, non con il giudizio e il castigo, ma con il Suo Amore che continuamente dona.
Egli non condanna, non giudica e non castiga, non vuole la morte del peccatore, ma che questi si converta e viva!
Egli sta con i pubblicani e i peccatori per salvarli; non abbatte l’albero che non porta frutto, ma lo coltiva con la massima attenzione. Egli comunica solo vita che deve essere accolta. Questa è la volontà di Dio: salvare l’uomo.
Dio ama il Suo popolo anche quando questo lo rinnega. Egli è fedele. Gesù si fa battezzare, non perché ha un passato peccaminoso di ingiustizia, cioè di non fedeltà. Si fa battezzare perché accetta la morte per salvare l’umanità.
Il Battesimo è simbolo di morte. Egli accetta la morte. Egli, fin dall’inizio della Sua vita pubblica, è cosciente che la Sua missione, quella di manifestare il nuovo volto di Dio, gli causerà la morte.
- ·“Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua”.
Gesù “uscì dall’acqua” immediatamente. L’acqua del Battesimo è simbolo di morte. Gesù non rimane prigioniero della morte, non rimane vittima della morte, ma subito ne esce fuori per ricevere lo Spirito di Dio.
Il Padre gli comunica una vita indistruttibile!
Mt.3,13-17)
“GESU’ DALLA GALILEA ANDO’ AL GIORDANO DA GIOVANNI PER FARSI BATTEZZARE DA LUI. GIOVANNI PERO’ VOLEVA IMPEDIRGLIELO”.
Giovanni Battista, con la predicazione e con il Battesimo di penitenza, prepara il popolo ad accogliere il Messia. Chi ha commesso il peccato riconosce la colpa, chiede misericordia e si fa battezzare.
Gesù, anche se Giovanni glielo impedisce dicendo: “Io ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni a me?“, va al Battesimo. Non chiede perdono delle colpe; non ne ha bisogno. Gesù scende nell’acqua per essere solidale con il Suo popolo. Entra nell’acqua, entra nell’Abisso, nelle profondità tenebrose; entra nella morte. Condivide la morte, la sorte di ogni uomo, ma esce dall’acqua, cioè risorge, riceve una vita nuova, riceve lo Spirito: accetta l’umiliazione della morte per risorgere.
Gesù, con il Battesimo, riceve anche la missione di salvare ogni uomo. Inizia la Sua missione fortificato dalla potenza dello Spirito di Dio per adempiere ogni giustizia, realizzare cioè la volontà di Dio che vuole la salvezza di tutti. Gesù prende sopra di Sé la sofferenza e la morte per donare a tutti con la Sua Risurrezione grazia e perdono.
Con il Battesimo Gesù inizia un cammino nuovo per tutta l’umanità: offre a tutti il Suo Spirito di amore. Ogni uomo è chiamato ad accogliere il Suo Amore senza limiti. Dio Padre cerca, ama e perdona per mezzo del Cristo.
“Questi è il figlio mio prediletto
nel quale mi sono compiaciuto “.
Gesù è il Messia, l’eletto del Padre, non si presenta con la Sua potenza e con la Sua grandezza, ma con la Sua mitezza: “imparate da me che sono mite ed umile di cuore“.
Egli si presenta umile, esposto al disprezzo, debole con i deboli e si confonde con gli umili. Il cristiano ha ricevuto il dono del Battesimo, è un eletto, una creatura nuova. Unito a Cristo deve testimoniare a tutti il dono della salvezza con la parola e con la vita. Deve testimoniare che Dio è in mezzo a noi con la forza del Suo Spirito per costruire un’umanità nuova.
Il cristiano realizza il Regno di Dio quando consola l’afflitto, risolleva il povero e l’oppresso e proclama l’anno di grazia e di perdono.