Anno 998 marzo 14
Ottone II conferma i privilegi imperiali a Farfa
(Regesto Farfa III pp. 135-137 doc 425 e Chronicon Farfense II pp. 6-9)
Ottone augusto imperatore dei Romani per divina clemenza <sintesi> conferma i privilegi nelle varie proprietà Farfensi, elencando quelli in territorio Sabino e nella città do Rte e a Viterbo e nel Contado di Spoleto e nel Contado di Osimo e nel Contado di Siena e in territorio Camerinese enel territorio Fermano <vedi nel seguito> e nel Contado Abruzzese e nel Contado Pennese e nel Contado Reatino e nel territorio Balbense e nel Furconense e nel territorio Marsicano e enl territorio Amiternino e nel terriorio Interocrino e nel territorio Reatino, a Tore, a Corneto, a Narni, a Roma.
Nel territorio Fermano il monastero di S. Silvestro e S. Marina interamente; <oltre trenta> agglomerati fondiari curtensi o “curtes” 1. di s. Salvatore sotto le mura della città di Fermo; 2. di S. Gervasio interamente; 3. di S. Sigismondo e la terra de Paratinis ; 4. di S. Angelo in Villa Magna; 5. di S. Desiderio; 6. di Cupresseto; 7. di S. Angelo in Nibiano; 8. di S. Venanzo; 9. di Colonnella; 10. di S. Felicita; le terre nei luoghi di Raviliano e di Solario; 11. di S. Maria in Mociano; 12. de Caminatis in località Murro; 13. di Bresano in località detta Segiano vicino al castello dei figli di Guazone; 14. di S. Maria Mater Domini; 15. di S. Maroto; 16. di Valle; 17. di S. Maria di Ortezzano; 18. di S. Salvatore in Memoris (?(Nemorie);
( Cronicon Farfense II pp. 6-9 precis) dopo 18 (San Salvatore) 18a. altra di Blotenano; altra 18b. di Sant’Antimo; altra 18.c. di Monte Falcone
19. di S. Maria Interamnes; 20. di S. Silvestro dentro la città di Fermo; 21. di S. Savino; 22. in Pretorio; 23. il monastero di S. Maria in Insula con 23.(curte) di S. Martino in Aquatinis; altra 24. di S. Martino nel Monte sopral’Asola; 25 de Rotis; la terra de Maceriatinis; 26. di Mogliano in cui è la chiesa di S. Vittoria; 27. di S. Benedetto e Santa Maria posta sui Muri; 28. di S. Angelo fra le due Tenna; altra 29. di S. Angelo in località Margiano. (…) terre, vigne, monasteri, chiese soggette a questi, castelli, “curtes” <=Agglomerati aziendali fondiari>, abitazioni (‘domus’), ville, cappelle, acque e loro corsi <=fossati>, molini, mercati, terre coltivate ed incolte, <lavoratori> coloni, aldi <=liberi> e donne ‘alde’, (persone) che vi risiedono, servi, ancelle, ogni famigliare, di entrambi i sessi e tutti gli animali. <Sintesi per le immunità e privilegi fiscali> Si escludono le riscossioni ad parte di altri ‘freda’, o qualsiasi tributo da dare o pretse dui alloggio, fideiusssione, portonatico, ripatico, erbatico, ghiandatico, pontonatico da parte di chiunque altro, monaci o clero, duca, marchese, vescovo, conte, visconte , messo imperiale di passaggio, sculdascio, castaldio. Esenzione dal fisco regio perché i proventi fiscali vanno al monastero per sostentamento dei poveri e mantenimento dei monaci. In caso di controversie si ricorrerò a uomini nobili e veraci, non vili, di entrambe le parti.
Segno dell’imperatore. Scrisse il cancelliere Heriberto vescovo Vicumano. Data 14 (due giorni alle idi) di marzo; anno 998 dall’incarnazione del Signore, anno quindicesimo del regno di Ottone e secondo dell’impero. Redatto a Roma. (Chronicon Farfense II, p. 9) Scrisse Heriberto cancelliere nelle veci di Pietro vescovo Cumano) Indizione undicesima anno terzo del regno di Ottone e secondo del suo impero.