L’evangelizzatore don Mario Blasi Parroco domenica XXIII del tempo ordinario anno C
XXIII TEMPO ORDINARIO (Lc.14,25-33)
“Molta gente andava con Gesù; si voltò e disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre… non può essere mio discepolo”.
Gesù ammaestra i discepoli di tutti i tempi. Nessuno deve abbracciare in maniera superficiale il Suo Vangelo. Chi prende una decisione libera per accogliere il Suo messaggio, non deve tornare indietro. L’impegno va mantenuto. Chi sceglie di formare una famiglia cristiana, di educare i figli secondo l’insegnamento di Gesù, di lavorare con onestà nella vita sociale, politica, deve rimanere fedele al Suo messaggio.
Bisogna chiedere però sempre l’aiuto a Dio con la preghiera e l’ascolto della Sua Parola: “Ascolta, Israele”.
Il costruttore della torre e il re fanno i loro calcoli, possono anche non iniziare il lavoro per evitare di essere derisi.
Il cristiano, che decide in cuor suo di seguire il Maestro con libera scelta, non può tirarsi indietro. Per seguire Gesù, bisogna volerlo in piena coscienza: non è sufficiente un attaccamento esterno alla Sua persona, spesso impulsivo ed effimero.
Gesù sta andando a Gerusalemme e molta folla lo segue. Egli si volta e rivolge l’invito ad una sola persona. Perché si rivolge ad uno solo?
Non si dà adesione a Gesù come ad un movimento popolare. Egli vuole una risposta personale e fatta con amore. Se uno prende la decisione di seguirlo, nessuno glielo può impedire.
“Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre… non può essere mio discepolo”.
“E’ possibile che il Maestro, il quale prescrive di amare perfino i propri nemici, si contraddica così palesemente?”. Ciò non è possibile!
“L’odio di cui parla Gesù non implica rifiuto egoistico di ogni relazione umana, ma indica che bisogna collocare le cose di questo mondo in secondo piano, quando è in gioco l’interesse di Dio e del Suo Regno”.
Gesù non vuole che siano rinnegati gli affetti legittimi della vita e della famiglia, ma vuole che tutto sia subordinato alle esigenze del Suo Amore del quale tutti hanno bisogno.
Seguiamo con amore l’insegnamento di Gesù per costruire un mondo giusto e fraterno.
GESU’ DICE: “AMATEVI L’UN L’ALTRO COME IO HO AMATO VOI ”
Con l’aiuto: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno”