Olindo Pasqualetti docente latinista compone un’ode saffica per il Liceo classico Paolo VI a Fermo nel suo ventennio

latino e traduzione     LUDO LITTERARUM a PAUOLO SEXTO NOMEN CONSECUTO quaterna vitae lustra recolent

Nomen, ut felix foret omen, olim    \   cepit a Paulo schola nostra Sexto.

Huc iuventutis properant adire    \   undique flores.

Hic Dei clara praeeunte luce,   \    res vetustatis novitate miscens,

quisquis huc intrat, sine fraude discet   \    utile verum.

Dantis hic voces liquidas poetae,    \  hic sonos summi veteres Homeri,

et quod exculto canit ore vatis   \    Musa Maronis,

atque Platonis graviora dicta,    \   quidquid et tradit Paracelsus audit,

si quis accedit, numerosque discit    \   Pythagoreos,

Multa doctrinae patet hic supellex;    \    non obest umquam mora quin paretur;

si quis exoptat, satis est ut apta     \   ebibat aure.

Hic docent demum patienter,    \   algent, saepius sudant, opus ut magistri

conferant, ferme vacuam gerentes   \   aere crumenam;

hanc tamen sperant vigili iuventam    \   divitem cura fore litterarum,

quae licet ludat, satis eruditur;     \  Quid? Schola ludus.

Grande viginti spatium per annos     \   cessit aetatis, nova cum patere

coepit haec ornans pueros honesta    \   arte palaestra.

Quotquot his aulis aluere mentem,    \   quotquot has ipsas adeunt coluntque,

laude coniuncta memores quaterna   \       lustra frequentant.

\\Olyndus Pasqualetti scripsit ex agro Palmensi\\

ALLASCUOLA ” PAOLO VI ”  NEL SUO VENTENNIO  1988

Perché vi fosse donde trarre auspici,   \   di Paolo Sesto questa scuola ha il nome;

le giovinezze floride da lungi     \     corron qui leste.

Qui sotto il raggio di cristiana luce   \    ognuno, unendo con l’antico il nuovo,

entra ed apprende senza veli il vero   \      d’utile scienza:

la voce ascolta limpida di Dante,      \    l’antico accento del sublime Omero,

ode la colta Virgiliana Musa      \      dal dolce suono;

ode Platone e i suoi pensieri gravi    \     e quanto insegna Paracelso – ognuno

che qui s’accosta – e i teoremi impara      \     Pitagorei.

Qui si squaderna ricca la dottrina,    \     non v’è nessuna remora all’acquisto,

a chi la vuole con l’ascolto basta     \      che ravvicini.

Qui gl’insegnanti tra sudore e freddo   \    pazientemente tendono la mano,

sebbene spesso portino di lire      \    scarsa la borsa;

e tuttavia sperano che n’esca     \    di bel saper la gioventù fornita,

che forse è allegra, ma che s’erudisce;    già: ludo e scuola.

Trascorse un tempo lungo di ventennio    \     da che le porte questa scuola ha aperto

quale palestra che utile dottrina      \     offre agli alunni.

Or chi in quest’aule ristorò la mente,    \    chi nelle stesse torna, e chi ricorda,

in una sola memore e giuliva     \    lode qui viene.

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