Anni 983-984
Il papa fa restituire a Farfa i possedimenti perduti
(Chronicon Farfense I p. 47)
Ottone II governò felicemente con giustizia. Avendo molto a cuore anche questo monastero <Farfa> diede all’abate, per riordinare i possedimenti di essa, il proprio cancelliere Pietro Diacono, che poi fu vescovo di Pavia e in ultimo fu eletto papa. Egli restituì al predetto monastero e al suo bate tutti i possedimenti perduti. Ma vivendo l’abate Giovanni disonestamente, fu accusato presso l’imperatore dal governo monastico e affidò l’incarico a un certo Adam, fino all’udienza.