IL PARROCO DON MARIO BLASI EVANGELIZZA LA XVI domenica T. ordinario anno C. Lc 10, 38 ss

Sac. Blasi Mario parroco evangelizza Luca 10 38 ss

XVI DOMENICA ORDINARIA (Lc 10,38-42)
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna di nome Marta lo accolse nella sua casa “.

Perché i discepoli non entrano insieme con Gesù nella casa di Marta?

“Marta ha una sorella di nome Maria, la quale, seduta ai piedi di Gesù, ascoltava la Sua Parola. Quello di Maria verso di Gesù è l’abituale atteggiamento del discepolo di fronte al suo maestro.

Maria non contempla Gesù, ma lo accoglie e lo ascolta, desiderosa di apprendere il Suo messaggio.

Il modo di fare di Maria, in una cultura fortemente maschile, come era quella orientale, non poteva essere tollerata. E’ proprio dell’uomo fare gli onori di casa. La donna sta nascosta. Marta si crede la regina della casa, mentre in realtà è la schiava della sua condizione. E’ la grande vittoria del potere: dominare le persone illudendole di essere libere.

La situazione che si è venuta a trovare nella casa delle due sorelle diventa insostenibile. Visto che Gesù pare non accorgersi della grave trasgressione compiuta da Maria, è Marta che interviene furibonda, rimproverando sia il Maestro sia la sorella.

Signore, non ti importa nulla che mia sorella mi abbia lasciato sola a servire? Ordinale dunque che mi aiuti!”.

Per Marta è intollerabile l’atteggiamento della sorella che intrattiene e ascolta Gesù. Marta non ascolta il messaggio di Colui che di Sé ha detto che è venuto per rimettere in libertà gli oppressi.

Gesù, anziché rimproverare Maria e ricacciarla nel ruolo dove tradizione e decenza hanno sempre confinato le donne, richiama la padrona di casa:

“Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose,

ma di una cosa c’è bisogno”.

Gesù rimprovera la perfetta padrona di casa e le dice che Maria “ha scelto la parte migliore che non le sarà tolta”, invitandola a fare lo stesso.

Questa parte eccellente che non può essere tolta è la libertà interiore, garanzia della presenza dello Spirito di Dio, perché, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà.

Tutto può essere strappato all’uomo, anche la vita, ma non la libertà interiore. Mentre la libertà esteriore può essere data e tolta agli uomini, la libertà conquistata, frutto di un profondo convincimento interiore, nessuno la potrà più sottrarre all’uomo“.

Da A.Maggi,”Le cipolle di Marta” , Cittadella Editrice, 2000)

 

XVI TEMPO ORDINARIO (Lc.10,38-42)

“Una sola è la cosa di cui c’è bisogno”.

Due sorelle, Marta e Maria, accolgono Gesù nella loro casa.

Maria è seduta ai piedi di Gesù e ascolta in silenzio il Suo insegnamento. Marta sta in piedi e parla a Gesù.

Gli atteggiamenti delle due sorelle sono completamente diversi. Il contrasto è tra le molte cose e una sola.

Il servizio di Marta non viene messo in discussione, ma l’eccessiva preoccupazione per accogliere Gesù in casa. E’ buona cosa preparare un pranzo per l’ospite illustre. Preparare un banchetto per Gesù e i Suoi discepoli è da lodare!

Maria, ai piedi di Gesù, realizza una cosa necessariaascolta e accoglie il Suo messaggio di amore che rende veramente libero l’uomo. “La Verità vi renderà liberi”.

Marta si lascia soffocare dalle troppe preoccupazioni; si agita. Non è capace di scegliere la parte buona. E’ soffocata dalle molte cose da fare. La sua generosità non la rende libera, non l’avvicina a Gesù, ma la allontana.

La Parola di Gesù rende libero l’uomo.

Marta è ospitale, generosa, caritatevole, ma l’ansia la distoglie dall’ascolto della Parola.

Prima di servire i fratelli, è necessario ascoltare, custodire, accogliere e vivere il messaggio di Gesù.

Maria sceglie la parte buonaASCOLTA. Così dice la Bibbia: “Ascolta Israele”. Maria non sarà delusa della scelta.

Marta è presa dall’affanno e dice a Gesù:

Dille dunque che mi venga in aiuto”.

Ma Gesù non rimprovera Maria e non la caccia “nel ruolo dove tradizione e decenza hanno sempre confinato le donne. Gesù richiama la padrona di casa:

Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola c’è bisogno”.

La situazione di Marta è drammatica, perché è come quella degli schiavi contenti di esserlo”. La parte buona, “che non può essere tolta, è la libertà interiore, garanzia dello Spirito di Dio, perché dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà”. “Tutto può essere strappato all’uomo, anche la vita, ma non la libertà interiore” (A.Maggi, “Le cipolle di Marta”).

Gesù è l’Ospite e bussa alle porte del cuore dell’uomo, perché sia veramente libero figlio di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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