Il parroco Mario Blasi evangelizza la Pentecoste domenica anno C vangelo Gv 14, 15 ss
PENTECOSTE Gv 14,15-16.23-26
“Se uno mi ama osserva la mia parola”.
Il cammino della Chiesa nella storia inizia con la Pentecoste: la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. La missione della nuova comunità è quello di incontrare Dio nella solidarietà con gli uomini di ogni tempo.
Nella Chiesa di Gesù la norma che regola il vivere è il comandamento nuovo:
“Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi“.
Il mondo nuovo voluto da Gesù non si realizza con la forza né con il dominio, ma con l’offerta del Suo Amore accolto e ridonato. Amore che dona la vita. Il messaggio di Gesù è amare l’uomo. E’ il comandamento che rende presente Dio nella comunità e nel cuore di ogni credente.
“Il Padre e il Figlio, che sono Uno, stabiliscono la loro dimora con il discepolo”. Nel credente dimora quindi il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Chi accoglie il messaggio di Gesù ha nel cuore la Sua presenza e quella del Padre.
“Lo Spirito Santo che il Padre manderà nel Suo nome
vi insegnerà ogni cosa”.
Gesù prega il Padre perché mandi nel cuore dei discepoli il Consolatore, lo Spirito di verità, perché comprendano quale deve essere la loro missione.
Il Paraclito, Colui che intercede, Colui che consola, Colui che difende, dà ai discepoli di Gesù la capacità di realizzare la loro missione.
Il Paraclito, Spirito di verità, ricorda ai discepoli di ogni tempo ciò che Gesù ha detto e ha fatto.
Lo Spirito Paraclito dona la gioia di dare adesione sincera al Signore Gesù e alla Sua opera.
Lo Spirito Paraclito trasforma il cuore del credente e lo rende capace di amare i fratelli.
Lo Spirito Santo dà la vera capacità di amare.
“Chi non ama Gesù non può amare gli altri, chi non ama gli altri non ama Gesù. Amare Gesù è avvicinarsi a Lui per identificarsi con Lui. La risposta all’amore di Gesù si esprime nell’amare gli altri uomini”.
Gesù chiede ai Suoi discepoli solo di accogliere il Suo Amore che deve essere ridonato all’uomo così come egli è, con le sue limitatezze e peccaminosità.