Anni 969-970
Giovanni recupera beni farfensi usurpati.
(Chronicon Farf. I pp. 45-46)
Mentre il miserabile Ildebrando viveva nella Marca, il papa ha consacrato Giovanni, abate di Farfa (…) Costui si recò ben presto nella Marca <Fermana> e fece querele per l’intrusione di Ildebrando che vi era rimasto per tanto tempo con pertinace crudeltà. L’imperatore diede allora ordine che Ildebrando con sua moglie Inga fossero condotti alla sua presenza. Lo rimproverò fortemente e lo corresse da farlo rinunciare, come era cosa degna, alla predetta abbazia. Con ordine imperiale decretò che fossero annullati tutti gli atti che erano stati scritti riguardo ai beni del monastero, atti resi invalidi, anzitutto perché lui non fu mai abate <di Farfa> né fu eletto dai monaci, né fu confermato dall’imperatore, inoltre perché deposto legalmente d’ordine di questo imperatore.