Blasi Mario parroco evangelizza I DOMENICA DI QUARESIMA (Lc.4,1-13) anno C
“Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo “.
Il racconto delle tentazioni di Gesù nel deserto è molto significativo. Non indica solo un momento storico della Sua vita, ma riguarda tutta la Sua vita terrena.
Gesù, proclamato nel Battesimo Figlio di Dio e ricevuta la missione di Messia, è spinto nel deserto dallo Spirito per essere tentato da Satana.
Gesù, con il Battesimo, si impegna a rivelare l’Amore di Dio per gli uomini fino al dono totale di Sé. Dio Padre vuole la slavezza di tutti gli uomini.
Gesù è chiamato a rivelare con la vita e la Parola la bontà del Signore realizzando il Regno di Dio nella storia. Gesù, quindi, è il Messia inviato da Dio. Quale Messia attende il popolo ebreo? Un Messia trionfatore e dominatore! Gesù, però, non è un Messia che domina, ma è il Messia che dona la vita.
Per questo motivo, lo Spirito spinge Gesù nel deserto. Egli si deve confrontare con tutte quelle false aspettative di un messia politico atteso nel mondo ebraico.
Il deserto non è un luogo geografico, ma il luogo della prova: fedeltà o infedeltà a Dio, luogo dove si verificano le proprie scelte (anche il popolo ebraico fu messo alla prova nel deserto).
Gesù, nel deserto, è provato nella fedeltà alla missione di Messia. Egli deve rivelare l’Amore di Dio. Gesù, nel deserto,
“ebbe fame”.
La fame di Gesù non è di pane, ma è compiere la volontà di Dio. Gesù si nutre sempre della Parola di Dio che deve donare a tutti: “mio cibo è fare la volontà del Padre”.
” Non di solo pane vivrà l’uomo”.
Non sono le cose materiali che danno il senso alla vita degli uomini, ma la fedeltà alla Parola di Dio. L’uomo non deve pensare solo ai propri bisogni, ma deve essere pane per gli altri.
Gesù è il vero Pane che dona la vita.
” Lui solo adorerai”.
Gesù non vuole il dominio, ma la gloria e l’onore a Dio. Gli ebrei aspettavano un messia che avesse il potere, la ricchezza, il prestigio e il dominio. Gesù, invece, si presenta come Colui che costruisce un Regno dove la condivisione, l’uguaglianza e il servizio devono essere le caratteristiche fondamentali.
<.<.<.<.<.<.<.<.< I QUARESIMA (Lc.4,1-13) "Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto e fu tentato da Satana". La Quaresima è un cammino che fa percepire il significato della salvezza nel seguire Gesù. Gesù non è stato risparmiato dalle tentazioni. Nelle prove Gesù è rimasto tuttavia sempre fedele a Dio Padre. Ogni uomo si trova anche di fronte alle difficoltà e alle sofferenze. Tutto questo fa parte della vita di questa fragile creatura. “Con il Battesimo Gesù ha preso pubblicamente l’impegno di manifestare fedelmente l’Amore del Padre a tutti gli uomini. Il Padre risponde alla decisione di Gesù col dono dello Spirito. Lo Spirito, sceso su Gesù, gli comunica infatti la pienezza di vita e la forza di Amore del Padre” (A.Maggi). Dopo questo impegno, Gesù è condotto dallo Spirito per essere tentato nel deserto. Tre sono le prove del seduttore. Sono le proposte che ogni uomo di potere conosce. La prova della fame: “satana chiede a Gesù di usare la Sua potenza divina per il proprio vantaggio. Gesù rifiuta di fare miracoli (segni) per i propri interessi, ma agirà sempre per il bene di ogni uomo” (A.Maggi). “Il pane che sazia la fame dell’uomo non scende dal cielo, ma nasce dalla terra per opera del lavoro dell’uomo e va generosamente condiviso perché si converta in dono di Dio per tutti”. “Il pane usato solo per la propria soddisfazione è pane del diavolo, cibo che, anziché nutrire, intossica e quanti se ne nutrono mangiano la propria condanna” (A.Maggi). Solo Gesù si fa Pane per tutti per donare la vita che non viene mai meno. La seconda tentazione è quella del monte altissimo dove satana gli fa vedere tutti i regni della terra. E’ la tentazione del potere politico. Gesù non è venuto per dominare, ma per servire l’uomo. Per satana il fascino del potere politico è assoluto. Nessuno resiste alla tentazione suprema del potere. “Il potere è il massimo desiderio di ogni comune mortale”. Gesù rifiuta il potere come dominio, che non viene da Dio. “Gesù non solo rifiuta di utilizzare il potere per proclamare e diffondere il Regno di Dio, ma denuncia ogni tentativo di farlo, è un tradimento del disegno divino” (A.Maggi). La terza tentazione è il pinnacolo del tempio: fare del tempio il teatro dello spettacolo del prodigio divino. “Gesù non darà alcun segno straordinario, ma Egli stesso sarà il segno visibile dell’Amore del Padre” (A.Maggi). QUARESIMA: TEMPO DI RIFLESSIONE