BLASI MARIO PARROCO EVANGELIZZA LA GLORIA DELLA MADRE DI DIO liturgia 1 gennaio Lc 2,16ss

1 gennaio = MARIA SS. MADRE DI DIO
(Lc.2,16-21) “I pastori andarono senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino adagiato nella mangiatoia “.
La notizia della nascita di Gesù investe il mondo celeste e terrestre: gli Angeli, il mondo celeste e i pastori, il mondo terrestre.
“Al tempo di Gesù i rabbini si chiedevano sconcertati come mai nel Salmo 23 il Signore fosse chiamato “il mio Pastore”. “Era infatti opinione comune che nessuna condizione al mondo è disprezzata come quella del pastore ed era consigliato di non insegnare ai figli il mestiere del pastore perché è un mestiere da ladro”.
“I pastori erano per lo più servi dei proprietari del gregge, sfruttati e malpagati, e si rifacevano con il furto al padrone o ad altri pastori. Vivevano per gran parte dell’anno isolati, senza altra compagnia degli animali e senza alcuna sorveglianza, i pastori avevano una cattiva fama, erano considerati dei selvaggi, dei bruti che vivevano di ruberie, erano trattati col massimo disprezzo; privi dei diritti civili, non potevano testimoniare ed erano considerati peggiori delle bestie che accudivano”.
“Se infatti si poteva tirare fuori un animale caduto in una fossa, un pastore no: “Non si tirano fuori (da un fosso) né un pagano né i pastori”.
“Emarginati dalla società, i pastori erano discriminati anche dalla religione. Trascorrendo il loro tempo sempre tra gli animali, con scarsa possibilità di accedere alla sinagoga o al tempio, i pastori vivevano in una condizione di totale impurità e si pensava che per essi non ci fosse alcuna possibilità di salvezza. L’impossibilità per i pastori, notoriamente ladri, di restituire quel che avevano rubato, rendeva loro impossibile ottenere il perdono dei peccati”. “Ai pastori spettava solo il castigo che Dio avrebbe inflitto ai peccatori attraverso il suo Messia”. “Nel Regno del Messia non ci sarebbe stato posto per nessun uomo che conosca il male”.
“Proprio ai pastori, che erano rifiutati dalla società e ritenuti i più lontani da Dio, per primi viene annunciata la nascita del Figlio dell’Altissimo”. “Ma l’irruzione di Dio nell’esistenza dei pastori provoca in loro solo una grande paura. Essi sanno che Dio detesta i peccatori, che li vuole eliminare al fuoco divorante. Ma anziché il fuoco divoratore, è la gloria del Signore che inonda i pastori della sua luce”. “Quando Dio s’incontra con i peccatori, non li distrugge, ma li avvolge nel Suo Amore vivificante”.
“Questa buona notizia non è solo per i pastori, ma per tutto il popolo”.
“I pastori, dopo aver visto, se ne ritornano al loro lavoro lodando e glorificando Dio. Lodare e glorificare è compito dei sette Angeli del servizio, gli esseri ritenuti più vicini al Signore. I pastori avvolti dall’amore di Dio svolgono lo stesso compito degli Angeli”. (da A.Maggi: “Non ancora Madonna”)
Ogni uomo che venga alla luce ripete il miracolo del Natale, dono divino\\\ I pastori erano stimati “gentaglia” inaffidabili.
Questa gentaglia riferisce a Maria e a Giuseppe la parola che era stata detta riguardo al Bambino, quando un Angelo del Signore annunciò a loro, per primi, la nascita di Gesù.
Proprio per loro, peccatori che aspettavano il castigo di Dio, è riservata una grande gioia, perché il Signore è venuto a salvarli:
“Non temete! E’ nato per voi il Salvatore”.
Dopo aver visto, i pastori riferirono ciò che del Bambino era stato detto loro.
La sorpresa è grande! Tutti quelli che udirono si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Come è possibile che Dio si manifesti ai peccatori e, anziché annientarli, li avvolge con il Suo Amore? Come è possibile che il Messia, anziché essere giudice dei malvagi, sia il loro Salvatore?
Lo stupore è di tutti, Maria compresa. Ma lei non si scandalizza di quello che i pastori dicono. Lei non rifiuta la novità su Dio e cerca di comprenderla:
“Maria, da parte sua, custodiva tutti questi fatti, meditandoli nel suo cuore”.
“I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto”.
Lodare e glorificare Dio era compito dei sette Angeli – Angeli del servizio -, gli esseri ritenuti più vicini al Signore.
Una volta che sono stati avvolti dal Suo Amore, i pastori, giudicati i più lontani da Dio, svolgono lo stesso compito degli Angeli e, come questi, lodano e glorificano il Signore, pur continuando a fare i pastori.
Portano la pace desiderata da Dio per tutti gli uomini, perché tutti sono persone bisognose del Suo Amore senza limiti. ( da A.Maggi)
\\\
“I pastori andarono senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino “.
I pastori, ricevuto il messaggio, si esortano a vicenda e vanno. Arrivano e vedono una scena di vita quotidiana di una famiglia. Vedono il segno indicato dagli Angeli: un vero quadro di famiglia. Giuseppe, padre putativo di Gesù, viene messo al centro del nucleo familiare (“Maria e Giuseppe e il bambino”): Giuseppe è in questo momento la persona più importante perché deve salvaguardare la vita di Maria e di Gesù.
I pastori vedono un segno di estrema povertà, ma in quel segno scoprono la presenza di Dio fatto uomo.
I pastori ritornano lieti, lodano il Signore e trasmettono la loro esperienza. Essi sono i primi messaggeri del Vangelo. Tutti provano stupore e meraviglia.
“L’ascolto della Parola stupisce, lo stupore induce a porsi delle domande e apre quindi al desiderio della risposta”.
Gesù, Parola di Dio, si incontra con la gente povera. Ciò non può che suscitare stupore: Dio scende al livello dell’uomo per portare l’uomo al livello di Dio. Dio si fa uomo per donare all’uomo la condizione divina. E’ una cosa inaudita.
Gesù Bambino non è un bambino qualsiasi di fronte al quale si può gioire! E’ il Salvatore del mondo!
E’ il mio Salvatore e il mio liberatore! E’ Colui che ama e vive accanto agli uomini. E’ Colui che incontra gli uomini così come essi sono: buoni e cattivi, giusti e ingiusti. Egli li incontra per salvarli. Di questo meraviglioso annuncio i pastori sono i primi messaggeri.
“Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.
Maria vede i fatti e li medita. “Conserva la memoria di tutto quello che sta accadendo e vi ragiona sopra”.
Maria cerca di capire ciò che avviene intorno al suo Figlio. Maria è immagine della vera credente che medita la Parola di Dio. E’ la donna di fede, è la donna che cerca di capire il disegno di amore di Dio. E’ l’immagine del discepolo esemplare che ascolta, conserva e medita la Parola di Dio con intelligenza per viverla gioiosamente.
\\\\
MARIA MADRE DI DIO(Lc.2,16-21) “I Pastori andarono senza indugio e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino che giaceva in una mangiatoia”.
I pastori, “che la religione ha confinato nelle tenebre, sono i primi a rendersi conto della luce che risplende, mentre quanti vivono nello splendore rimangono nelle tenebre.
Quando Gesù, dono di Dio all’umanità, si presenta nella storia, nessun sacerdote di Gerusalemme se ne accorgerà, malviventi (pastori) e pagani (maghi) sì.
Le due categorie di persone che i sacerdoti ritenevano escluse dalla salvezza a causa del loro comportamento morale e religioso, percepiscono i segni di Dio” (A.Maggi).
L’Angelo dice ai pastori: “non abbiate paura (Lc. 2,10), no, questo messia, ve ne accorgerete, non ha niente a che vedere con quello che vi aspettate! … Non mette paura, andate a vedere: non è un giudice in trono, ma un bambino… nato nella paia come voi… tra le bestie (A.Maggi)”.
I pastori, con la gioia nel cuore, vanno e trovano il Bambino. Essi, disprezzati da tutti i religiosi del tempo, perché non possono svolgere le attività religiose, sono i primi a contemplare il mistero del Natale. Sono i primi eletti da Dio. La salvezza viene dal basso. Gli ultimi sono i primi a riconoscere il mistero della salvezza. Essi sono i primi a lodare e glorificare Dio; sono i primi annunciatori del Vangelo. “Riferirono ciò che del Bambino era stato detto loro. Tutti quelli che l’udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano” (Lc. 2,17-18).
I pastori non possono tacere ciò che hanno visto e udito.
“Maria serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore”.
Maria è una madre che contempla gli avvenimenti nel silenzio e li tiene vivi nel suo cuore. Non rimane alla superficie ma penetra profondamente nel mistero. Si domanda: “Come mai, se è Lui l’Atteso, non si sono fatti vivi i sacerdoti,… le persone pie? Perché mai da Gerusalemme… non sono venuti a rendergli omaggio?” (A.Maggi).
L’evento del Natale è un mistero che sorprende tutti: Dio chiama gli ultimi ad essere i primi!
\\\ MARIA MADRE DI DIO(Lc.2,16-21)
“I PASTORI ANDARONO SENZA INDUGIO E TROVARONO MARIA E GIUSEPPE E IL BAMBINO CHE GIACEVA NELLA MANGIATOIA”.
“Maria aveva accolto il messaggio di Dio recato dall’Angelo a Nazareth e si era fidata: Avvenga per me secondo la tua parola. Ma non immaginava quanto le sarebbe costato e che cosa avrebbe comportato credere in quella Parola. La prima sorpresa gliela portano i pastori di Betlemme quando nasce Gesù.
I pastori erano ritenuti i rifiuti della società e considerati peccatori per eccellenza, perché a forza di stare con le bestie si erano pure essi imbestialiti. Esclusi dal Regno di Dio si credeva e si sperava che sarebbero stati eliminati all’arrivo del Messia, venuto per distruggere i peccatori. Questa gentaglia riferisce a Maria e a Giuseppe la Parola che era stata detta riguardo al bambino quando un Angelo del Signore annunciò a loro per primi la nascita di Gesù… L’Angelo rassicurò i pastori annunciando loro: E’ nato per voi il Salvatore. Proprio per loro, i peccatori che aspettavano il castigo di Dio, è riservata una grande gioia perché il Signore è venuto a salvarli. La reazione a queste parole è di grande sconcerto: tutti quelli che udirono si stupirono delle cose che i pastori dicevano…
Da sempre la religione aveva insegnato che Dio premiava i buoni e castigava i cattivi… Che cosa è questa novità che il Figlio di Dio venga annunciato come il Salvatore proprio di questi peccatori? A Maria l’Angelo aveva assicurato che Dio avrebbe dato a Gesù il trono di Davide suo padre, il che significava che non solo avrebbe regnato ma si sarebbe comportato come Davide, il re inviato da Dio per giudicare i popoli.
Come mai i pastori assicurano che “la gloria del Signore li avvolse di luce”?
Tutti, Maria compresa, sono stupiti di questa novità, che però lei non respinge: Maria, da parte sua, custodiva tutte queste parole conservandole nel suo cuore” (A.Maggi).
Ogni cristiano deve essere sempre attento all’ascolto del messaggio di Dio che si manifesta nella Sua Parola viva, donata a tutti.
Ascoltiamo, accogliamo, custodiamo, viviamo e proclamiamo sempre la buona Novella.
\\\MARIA SS. MADRE DI DIO (Lc.2,16-21) “Maria da parte sua serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore “.
La nostra madre Chiesa oggi ci invita a volgere lo sguardo alla “Piena di Grazia” che è la benedetta fra tutte le donne.
Iddio in Lei ha compiuto meraviglie. Suo Figlio, Salvatore di tutti gli uomini “nasce da donna”: la Vergine Maria.
Maria, oggi inizio di un anno nuovo, diventa l’icona che accompagna i discepoli nel nuovo cammino. Tutta la vita di Maria è guidata dal tesoro che custodisce: Gesù. Il discepolo di Gesù deve sempre essere guidato dallo Spirito di amore del Figlio di Maria. Gesù è il Dio-con-noi, che aiuta tutti a trovare le vere ragioni per vivere sempre in armonia con ogni uomo. “Maria custodiva”.
Maria ha un tesoro straordinario: dono per tutta l’umanità. Gesù è l’Amore di Dio per ogni uomo, Maria Lo protegge e Lo custodisce nel cuore vigilando.
Il cuore è la sede delle scelte concrete e delle decisioni libere. L’agire di Maria è mosso e plasmato dal grande tesoro che custodisce. “Maria meditava”.
Maria cresce nella fede meditando i fatti della vita del Figlio. La fede lo mette in risalto. Con la fede Maria comprende qual è il disegno di Dio su Gesù. Maria mette insieme tutti gli avvenimenti del Figlio suo e ne fa una unità meravigliosa.
Nella vita di Gesù Bambino, tanti sono gli episodi disparati tra di loro, Maria li mette insieme, in unità nel suo cuore. Maria ricorda le parole dell’Angelo: “Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo”. Ripensa ai disagi per andare a Betlemme. Nella sua mente c’è il canto angelico: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama”, ma vede “il suo Figlio Unigenito” che avvolge in fasce e lo depone in una mangiatoia: luogo povero ed umile.
Maria gioisce per la gioia incontenibile dei pastori, ma vede il Figlio in una grande povertà, avvolto in pochi panni.
Maria sa unire tutti questi fatti con la Parola di Dio. “Oggi vi è nato nella città di David un Salvatore, che è il Cristo Signore”.
Maria è l’immagine vera del discepolo che ascolta, conserva e medita con amore e intelligenza le parole e i fatti della vita di Gesù.

This entry was posted in Chiese, DOCUMENTI, Documenti in cronologia, Notizie Recenti, PERSONE and tagged , , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra