P. Vittorio Blasi. 2 marzo 1995 Murayi Gitega – Burundi
Cari Amici,
Il Signore vi benedica e ricompensi. Seguite con apprensione la nostra vita, le realtà che ci interpellano sono le famiglie disastrate, gli orfani- bimbi abbandonati, i profughi, i poveri peccatori, l’insicurezza, la Pace.
In questo periodo pasquale desidero invitarvi a pregare per i poveri peccatori e per la PACE del Burundi e dell’Italia. Aver partecipato ai massacri, con parole, scritti, azioni, è sconvolgente. In alcuni sta subentrando la disperazione: non c’è perdono per chi ha ucciso, violato, saccheggiato, così dicono! In altri cova l’odio satanico. Altri cominciano a riflettere e dicono che solo Dio può salvarci. Là dove Dio è presente, la vita riprende, le tensioni diminuiscono, i cuori si riappacificano, ci si batte il petto.
Il ricorso alla preghiera, Messa, Rosario, Confessione, segna un cam-mino verso la conversione e la convivenza. In Parrocchia la festa dei bambini e delle famiglie appena celebrata, è stata un momento di distensione e ricerca di riconciliazione. Ci siamo preparati all’incontro con i profughi del campo di Kibimba, per ritessere il tessuto sociale stracciato dagli avvenimenti fratricidi. I doni in natura, fagioli, sorgo, patate, manioca … sono stati segni di amore. La Messa celebrata al campo, e preparata con le confessioni, ci ha aiutato ad invocare la Pace. I discorsi, i giochi, le danze, la birra bevuta insieme, sono stati piccoli gesti per suggellare la volontà di incontrarsi e perdonarsi per convivere.
I problemi sono seri. Bisogna passare dall’emergenza alla ricerca di soluzioni stabili. Oltre ai settemila orfani della Diocesi, nei campi profughi, bisogna occuparsi anche dei bimbi soli, accolti in famiglie. Nella Parrocchia di Murayi, una breve inchiesta del mese di febbraio ’95 ha fatto scoprire che i soli orfani della guerra sono 727.
Nel mio apostolato di Bujumbura, dove abbiamo dato inizio ad una piccola opera di Maria, Madre della Misericordia, stiamo pensando a come accogliere tanti piccoli bisognosi di affetto.
La Mamma celeste, il giorno di S. Girolamo Emiliani, protettore dei bimbi abbandonati, ci ha fatto trovare una casa, situata in zona tranquilla, vicina ad ospedale, scuole, chiesa, mercato. E’ Lei la Mamma che ci mette nel cuore questi programmi di bene.
In questi giorni in Burundi, i sacerdoti siamo invitati a riflettere sul nostro ruolo di pastori per ricondurre il gregge al perdono ed alla Riconciliazione. Lo Spirito di Dio ci illumini!
Chiediamo alla Mamma Celeste di farci tornare ai tempi della Fede dei primi anni del Cristianesimo. Preghiamo con il santo Rosario, perché è la Preghiera più gradita al Cuore Immacolato di Maria. Il Sacro Cuore squarciato sia il nostro rifugio sicuro.
“Mortifichiamoci nel corpo per abbellire nell’anima”. Portiamo la santa Croce che ci farà giungere alla Pasqua.
Continuiamo la costruzione del PONTE-ARCOBALENO di Solidarietà e Pace.
Invochiamo: GESÙ’ SALVATORE, SALVA L’ITALIA
GESÙ’ SALVATORE, SALVA il BURUNDI
In Gesù e Maria: P. Vittorio Blasi
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