Mario Blasi Evangelizza il Natale Luca 2

25 DICEMBRE 2003
NATALE DEL SIGNORE (Lc. 2,1-15) “Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto”.
“Giuseppe, venuto a conoscenza del fatto che l’imperatore di Roma aveva ordinato un censimento, risiedendo momentaneamente in Galilea, decise di tornare a Betlemme, dove lui era nato. La cosa più naturale sarebbe stata quella di lasciare in Galilea la sua giovane sposa Maria, visto che per la legge non era necessario che comparisse di fronte alle autorità del censimento. Se la conduce con sé, nonostante lo stato in cui la giovane si trova, è perché pensa di trasferirsi definitivamente a Betlemme. Se dunque Giuseppe aveva la residenza a Betlemme, allora è corretto pensare che portasse Maria con sé, perché si stabilisse nella sua stessa casa”.
“Anche Giuseppe e Maria avevano probabilmente dato alloggio a parenti e amici in tutti gli spazi della loro casa”.
“Per loro, tanti restii a disturbare, per loro così delicati, non c’era posto in mezzo all’andirivieni, al rumore e alla promiscuità che regnavano nella parte superiore della casa”. “Fu in una delle grotte destinate a stalla, nella casa di famiglia di Giuseppe a Betlemme, ad aver luogo la nascita del Messia” (Ariel Alvarez Valdes).
“Non temete, ecco vi annuncio una grande gioia: Oggi vi è nato nella città di David un Salvatore, che è Cristo Signore”.
“I pastori, considerati peccatori incalliti, non solo sono esclusi dalla salvezza, ma sono tra i primi ad essere nella lista delle persone” che saranno eliminate dalla salvezza, secondo la mentalità del tempo. Eppure, “proprio a costoro, i più lontani da Dio, si rivolge l’Angelo del Signore” (A.Maggi).
La salvezza portata da Gesù è per ogni uomo buono e cattivo. “I pastori vanno a Betlemme a trasmettere la buona notizia che hanno ricevuto”. “Tutti vengono sconvolti da questa tremenda novità, Maria compresa. Ma lei non la rifiuta, l’accoglie”.
“I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio: glorificare e lodare Dio era ritenuto compito esclusivo degli Angeli. Dopo aver fatto esperienza del Dio-Amore, ciò è possibile anche ai pastori”. (A.Maggi).

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