25 DICEMBRE 2007
NATALE DEL SIGNORE (Lc.2,1-14) “Oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore “.
Dio, per amore degli uomini, si è fatto Bambino.
In un mondo che sembra sprofondare nelle tenebre del male, una luce risplende! Nasce un Bambino per dare agli uomini una realtà nuova e una speranza che non delude.
Il Figlio di Dio, Gesù, entra nella storia degli uomini e incomincia così una nuova creazione. La nascita di Gesù chiede a tutti un nuovo stile di vita: vivere tutti i giorni come figli di Dio amando e servendo i fratelli con serenità di spirito.
Gesù nasce in una grotta-stalla adiacente all’abitazione perché non c’è alloggio nella sala comune della casa. “Suo padre legale, Giuseppe, aveva allestito tutto ciò per quando Egli fosse venuto al mondo. Ma per ragioni storiche, nel momento in cui venne alla luce, c’erano altri che ne avevano bisogno”. “Quindi Giuseppe, con gesto decisivo, risolse di lasciare il posto previsto e di scendere nella oscura stalla.
Gesù non nacque povero perché le circostanze lo esigevano, ma per una scelta di Giuseppe”.
“E quando crebbe, scelse di abbracciare perpetuamente la povertà cui fu fedele per tutta la vita. Visse povero, condivise quello che possedeva, si circondò dei più bisognosi, mangiò quello che gli davano e morì nella più assoluta indigenza. Non pretese nulla per Sé. Non volle occupare qualcosa che ad altri poteva mancare. Lo si vide applicare costantemente il principio per cui, se qualcuno aveva bisogno della Sua stanza, lui doveva scendere nella stalla”.
“Troverete un Bambino adagiato in una mangiatoia”.
I primi destinatari dell’annuncio della nascita di Gesù sono i pastori.
“Proprio ai pastori, che erano rifiutati dalla società e ritenuti i più lontani da Dio, per primi viene annunciata la nascita del Figlio dell’Altissimo”. “All’epoca di Gesù erano bistrattati ed emarginati come persone impure di poco conto e inaffidabili, esclusi: umili e poveri. Essi sono i primi destinatari della buona notizia, caparra di una gioia che sarà di tutto il popolo. Gioia per il perdono dei peccati. Gioia per un nuovo rapporto con Dio”.
“Lo stupore è di tutti, Maria compresa”. “Ma Lei non si scandalizza di quel che i pastori dicono”. “Lei non rifiuta la novità su Dio, cerca di comprenderla! Maria, da parte sua, custodiva tutti questi fatti meditandoli nel suo cuore. Lei si mette sempre in sintonia con Dio che fa nuove tutte le cose”.