Anno 964
Ottone I Conferma i privilegi al monastero di S.Croce all’Ete o al Chienti.
(Arch. S. Elpidio a Mare. ACCARDO; M.G.H Diplomata I, 2 p. 377 n. 264))
Privilegio dell’imperatore Ottone <I> che conferma al monastero della Santa Croce i beni e le potestà (o proprietà) spettanti in modo legittimo e giusto a questo, cioè l’agglomerato fondiario curtense (=curte) della Santa Resurrezione con pertinenze e castello, inoltre l’agglomerato curtense di Sant’Ilario con pertinenze e i <beni> suburbani, le chiese, le cappelle, i territori loro, le serve, i coloni e le colone, gli aldi (=liberi) e le alde, i cartulati con censo, le vigne, i campi, i prati, i pascoli, le selve, i saliceti, le acque, i corsi d’acqua, i molini, le pescagioni, i beni mobili ed immobili con ogni loro pertinenza e soggiacenza giustamente e legittimamente ad esso pertinenti. Nell’anno del Signore 964 anno terzo dell’impero di Ottone grande imperatore, a Villa Faveri nel contado Camerinese.