Anno 960 luglio
Concessione <in seguito considerata illegale> fatta da Ildeprando a Trasberto.
(Liber Largitorius p. 148 n. 232; cfr. Chroncon Farfense I p.326)
Ildeprando concede a Trasberto figlio di Ingelberto la chiesa di San Maroto nel “fundo” Decimiano; e le terre nel “fundo” Banolo; e a Casaleto; e a Ripule; e a Gattaria; e a Valle; e a Casario; e a Collicello; e a casa Sorabaria; e a Morretiano; e a Valle Scrira; e a Corneliano; e a Fratio; e a Valle Veneria; e a Criceniano; e a Petritoli; re a Papiniano; e a Mantua; e a Ponticello; e a … nel “fundo” Colle Saxule e a Talieto.
(Chronicon Farfense I p. 326) Ildeprando diede per ottocento (800) soldi nel “fundo Deceniano la chiesa di San Maroto con tre moggi di terra intorno alla chiesa stessa e nel “fundo” Baniolo e in Casaleto e a Ripule e a Gattaria e a Valle e a Casario e a Collicello e a Masseniano e a Caselle e nel piano di Ilici e in Petroliano e a casa Sorabaria e a Morretiano e a Valle Scrira e a Corneciano e a Fratio e a Valle Vneria e a Circeniano e a Petritulo e a Papeniano e a Mantua e a Marciano e a San Proculo e a Ponticello duemila (2000) moggi di terre. Fce permute nel “fundo” Tuliano, vocabolo Collina dando moggi sedici e ricevette nel “fundo” Virgiliano moggi venti uniti.