Anno 960 maggio
Giovanni di Iselberto riceve in permuta terra a Solestano d’Ascoli.
(Regesto di Farfa III p. 72 n.367)
Al tempo del regno in Italia di Berengario e di suo figlio Adelberto, anno decimo, mese di maggio, indizione terza. Giovanni di Iselberto fa permuta con l’abate di Farfa, Campone, a cui consegna dei suoi beni in territorio Ascolano trenta moggi in località Materno in Valle Mainula . Riceve da Farfa, in totale, venticinque moggi già tenuti in prestarla: sei moggi e sestari sei, in località Solestano, inoltre quindici moggi a Establo e moggi due a Moisea, altri otto moggi e una vigna di un moggio e sestari quattro. Intervengono a giudicare i ‘buoni uomini’. Il notaio Andrea redige in Ascoli. Oltre a Giovanni formano Adelperto, e <altro> Giovanni, e Franco e Ardo e Rodolfo.