ALCUNI DOCUMENTI PER LA STORIA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI MOGLIANO MARCHE Il governo Fermano dava conferma alle delibere comunali moglianesi, anni 1476 – 1763
Nella relazione scritta da Giuseppe Nicola Erioni per documentare il dominio territoriale di giurisdizione della città di Fermo, si leggono notizie che riguardano la storia urbanistica di Mogliano Marche per i nuovi edifici come la rocca e mura castellane, la viabilità, le opere religiose e le case.
ERIONI, G.N., “Pro illustrissima Civitate Firmi contra Castra Comitatus Firmi”, in RATTA, Summarium. Firmana concessionum”, Roma 1768. pp. CCLXVIII-CCLXXXIV alle date.
MOGLIANO MARCHE
Il Ratta, su documentazione dal 1476 al 1763, fornita da Giuseppe Nicola Erioni ha riportato 75 atti amministrativi con cui il Consiglio di Cernita di Fermo concedeva conferme e approvazioni di competenza della giurisdizione sui castelli Fermani. In particolare negli anni seguenti:
Rocca nel 1476
Pena commutata 1532; 1631
Consiglio comunale e bussolo a Mogliano 1600; 1607; 1658; 1696; 1732; 1743
Potesteria 1607; 1615; 1634
Capitoli per Danni dati 1601; 16607; 1619
“ “ trasportatore 1616; 1619; 1621
“ “ pizzicaroli 1617
“ “ molino 1618
“ “ macello 1619; 1621; 1630
“ “ oste 1621; 1636; 1642; 1645; 1647; 1652; 1664
“ “ forno 1639
Fiere e mercato 1640; 1709; 1726
URBANISTICA: vie, edifici nuovi e ristrutturati, fonti, vie e strade: 1618; 1619; 1620; 1625 bis; 1631; 1634; 1635; 1638; 1639; 1655; 1662; 1680 bis; 1689; 1693; 1698; 1699; 1705; 1707; 1713 bis; 1721; 1723 bis; 1727; 1730; 1756; 1763bis
DUE PODESTA’ e vari VICARI A MOGLIANO nel sec. XVII
^ Nel 1607 podestà di Mogiano era il sig. Antonio Azzolini che per suo – proponeva messer Calisti Fortunati da Monte Vidon Corrado e messer Fabio da Montappone
^ Nel 1615 era podestà a Mogliano Metello Raccamadori che sceglieva suo – ser Francesco Scortino da Petriolo
Altri VICARI
^ 1619 – Sig. Virgilio Gaggi che ebbe sostituto ser Pirro Pietro da Smerillo
^ 1620 – Ser Girolamo Sansoni da Falerone
^ 1621 – ser Giovanni Doria poi ser Marino Giorgi da Rapagnano
^ 1623 – Ser Girolamo sansoni da Falerone; ancora nel 1624
^ 1625 – sig. Pier Matteo Scattoni con sostituto ser Polidoro Polidori da Grottammare
^ 1628 – messer Giacomo Latini con sostituto ser Gaspare Boezio da Ortezzano
^ 1629 –
^ 1632 – sig. Fabrizio dami con sostituto messer Girolamo Sanfeno
^ 1633 – sig. Giovanni Francesco Guerrieri con sostituto ser Pietro Focaccietti
^ 1635 – sig. Francesco Fornichino con sostituto messer Tomassso Betti da Carassai
^ 1640 – sig. Valerio Sansoni con sostituto Giovanni Battista Severino e messer Fedele Amici
^ 1641 _ messer Pietro ocaccietti
^ 1644 – ser Mercurio Caccialupo da Petriolo
^ 1657 – ser Girolamo Rosa con sostituto Baldassarre Ignazio Bartoli notaio
Nel Consiglio di Cernita a Fermo il 12 giugno 1476 si decise di ricostruire la rocca a Mogliano per non perdere questo castello e mantenerlo sotto la giurisdizione fermana. Erano stati mandati nunzi Pellegrino Morroni e Pantulfo Roggieri e duecento militari. I fanti di notte entrarono dentro il castello. Nel contempo alcuni uomini di Mogliano, mandati a Fermo vi sarebbero restati fino a quando non fosse compiuta la rocca moglianese.
X Mura castellane e torri.
~Il 14 maggio 1631 il Consiglio di Cernita di Fermo concesse a Don Francesco Sgambi da Mogliano la licenza di rifare di muraglie di casa sua a un livello pari a due torrioni che vi erano annessi da capo ed a piedi, con relazione scritta dal deputato Ernesto Raccamadori.
~Il 13 agosto 1631 il Consiglio di Fermo faceva condono a Giuseppe Giolli da Mogliano che aveva attaccato la sua casa sopra le mura di questo castello e per questo doveva pagare una penalità al vicario fermano.
~L’8 aprile 1639 il Consiglio di Cernita di Fermo autorizzava il signor Giovanni Antonio Forti da Mogliano a fare uno sperone o scarpata in un vicolo, nella muraglia della sua casa nel castello, come da relazione scritta del signor capitano Teodoro Adamo godendo dell’approvazione della comunità moglianese.
~Nella Cernita Fermo 12 settembre 1662 fu mandato un cittadino a riconoscere la fabbrica che Luca Luchetti intendeva fare sulla muraglia del castello di Mogliano.
~Il 15 novembre 1698 il Consiglio di Fermo, in base alla relazione di Saverio Graffi concedeva a Giacinto Monducci da Mogliano l’uso di un torrione che avrebbe restaurato a sue spese, riconoscendone sempre la pubblica proprietà.
~Il Consiglio fermano il 17 giugno 1699, sentite le relazioni dei deputati fermani che si recarono a riconoscere i siti pubblici domandati da diverse persone, concedeva a Giovanni Antonio Petrelli, da Mogliano, l’uso di una muraglia in base alla relazione di Francesco Sempronio riaffermando la pubblica proprietà.
~In base all’approvazione della comunità di Mogliano, il Consiglio fermano il 9 dicembre 1705 concedeva la licenza Giuseppe Contischiati da Mogliano di fabbricare una scarpata ossia carbonara sotto il muro della sua casa.
~Nel castello di Mogliano fu deciso di fare costruire la nuova casa in sito pubblico a Matteo Scattoni con relazione scritta di Antonio Maria Adami.
~Nella Cernita a Fermo il 4 novembre 1713 si diede lettura alla relazione scritta da Francesco Antonio Graziani deputato a riconoscere il sito pubblico del torrione domandato da Pietro Latini da Mogliano, in questo castello.
~Nella Cernita 5 luglio 1721 la Cernita concesse a Maria Maddalena e ad Angela Teresa Buglioni un sito pubblico nel castello di Mogliano su relazione di Gregorio Morici, deputato al sopralluogo.
~Un torrione nel castello di Mogliano fu concesso in uso, restando di pubblica proprietà, a Domenico Ugani su relazione del commissario per i restauri a spese dell’utente.
X Nuove abitazioni in varie date
~Il Consiglio di Cernita di Fermo, su richiesta della comunità di Mogliano, inviava un commissario il giorno 11 maggio 1619 per riconoscere il sito pubblico domandato dal sacerdote Don Filippo Marcantonio da Monte Ranaldo < Monte Rinaldo> per costruirvi.
~Il Consiglio fermano accoglieva il 24 novembre 1625 la supplica del signor Giovanni Antonio Forti autorizzandolo a fare il ponte di pietra dove era prima di pietra tra l’una e l’altra sua casa nel castello di Mogliano.
~Il 6 dicembre 1680 la Cernita di Fermo, esaminata la richiesta della comunità di Mogliano, sul relazione scritta di Filippo Morico deputato riconoscere il sito, non autorizzava la Compagnia o Confraternita del suffragio a costruire il suo oratorio su pubblico sito.
~Nel Consiglio di Cernita a Fermo il 2 aprile 1723 si concedeva licenza ad Antonio Pacini ed a Francesco Moricardo da Mogliano di fabbricare in pubblico sito i loro edifici, su relazione di Giuseppe Solimani.
~In altra Cernita l’11 ottobre del 1723 si concedeva licenza ad Eusebio Petrelli da Mogliano di fabbricare in pubblico sito il suo edificio con la relazione scritta di Ridolfi Raccamadori.
~Nella Cernita 18 aprile 1727 su relazione scritta da Concetto Orlandi, si concedeva licenza a Nicola Vespasiani da Mogliano di fabbricare nel sito stabilito.
~Nella Cernita 9 marzo 1730, in base alla relazione scritta di Antonio Adami, il Consiglio fermano di Cernita concedeva Giovanni Battista e ad Antonio del fu Francesco Cicconetti da Mogliano i siti pubblici per costruire di i loro edifici.
~In data 28 maggio 1763 il Consiglio di Cernita, su relazione scritta del deputato al sopralluogo, concedeva un sito pubblico a Domenico Peretti e a Giuseppe Seri nella porta del castello di Mogliano per fabbricarvi.
~I religiosi Frati Minori Conventuali presenti a Mogliano chiesero di poter fabbricare su pubblico sito, con relazione scritta dal deputato al sopralluogo il 12 luglio 1763.
X Vicoli e strade.
– Per i Frati di San Francesco fu data un’autorizzazione il 24 novembre 1625 per fare una nuova strada in un terreno possessione di proprietà di questo convento. La Cernita li autorizzò a ripigliarsi la strada vecchia, a condizione che la larghezza della nuova strada fosse come per la vecchia.
~Nel castello di Mogliano messer Giovanni Battista Sgamba ottenne dalla Cernita Fermana 5 febbraio 1618 di poter unire due strade come da relazione scritta da Francesco Ottinelli deputato, con il consenso del vicinato e dei massari moglianesi.
~Il Consiglio comunale di Mogliano deliberò le penalità contro le persone che lavavano e facevano immondizie nelle fontane pubbliche e ne ebbe conferma dalla Cernita di Fermo il 27 luglio 1634 con l’applicazione delle pene secondo il solito, cioè la quarta parte alla città di Fermo, l’altra all’accusatore e l’altra alla comunità di Mogliano.
~L’8 gennaio 1635 il parlamento di Mogliano deliberò un decreto per concedere a messer Antonio Forte la facoltà di chiudere il vicolo che era tra le sue case.
~Il 24 agosto 1620 Francesco Cosimi e suo fratello da Mogliano ebbero licenza dal Consiglio fermano di fare un ponte tra una loro casa e l’altra e di poterlo allungare, in base al sopralluogo che si sarebbe fatto.
~Il trasportatore robe su carro era un servizio della comunità di Mogliano che dava l’appalto del carreggio con capitoli o norme di locazione, e con approvazione da parte del Consiglio di Fermo, come avvenne il 23 settembre 1616 e ancora il 13 aprile 1624.
~Altra locazione di privativa comunale era l’osteria con osti approvati in vari atti dall’autorità Fermana, come dai documenti del 15 aprile 1621; del 30 maggio 1636; del 18 marzo 1645; dell’8 marzo 1647; del 24 aprile 1664 quando i patti furono rivisti dal deputato signor Ludovico Moro.
~Tra le conferme che il Comune di Mogliano ricevette dal Consiglio di Fermo, il 14 marzo 1630 si ebbe l’approvazione della divisione della selva fra la comunità moglianese e quella di Francavilla
************ digitazione di Albino Vesprini ************
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