Pittore Tricarico Salvatore: olio su tavola
IL CROCIFISSO DIPINTO DA SALVATORE TRICARICO
In questi giorni che precedono la Pasqua del 2018 ho ammirato un dipinto di Salvatore Tricarico che raffigura il Crocifisso. Sappiamo che la Croce è il mistero della Pasqua del Cristo immolato e risorto. L’apostolo Paolo ha ribadito la debolezza del Dio incarnato che è canone della vita cristiana.
Il pittore Tricarico mette in luce Gesù morto nel buio pesto della storia umana. In contrasto con il nero, le carni del Messia hanno il colore bianco cadaverico, ma, come dice il teologo Giuseppe Colombo, è Gesù che riscatta quella croce che lui accetta per donare libertà alle persone tutte dell’umanità. Ed ecco la scelta emblematica da parte del pittore per colorare di azzurro lo scenario che si espande verso il mondo da quel corpo martoriato che è intensamente guardato da un volto che esprime ogni creatura, lo guardano come ha detto l’evangelista Giovanni (12,23).
Sul paesaggio che accoglie la croce del Messia sofferente e trasfigurato da una bellezza dignitosa che rappresenta ogni uomo immagine di Dio, il pittore apre le strade verso l’ambiente naturale dei coltivi, delle piante, delle case e delle città perché il Crocifisso è iscritto in tutto il globo terrestre non come perdita di dignità ma come emblema dell’armonia dell’inter-comunione sua con le opere umane e con l’ambiente naturale.
Per i fedeli la Croce di Cristo porta il perdono e la grazia divina, come albero che dà frutti, dono prezioso di vita che apre la via per il nostro ritorno al Padre misericordioso.
(Carlo Tomassini 22.3.2018)
