Anni 951 – 971 circa
Tre abati dissipatori
(Chronicon Farf. I p. 42 e 289-290, 316 e 325; Regesto Farfa V p. 284 n. 1295)
In questo monastero <Farfa> ci furono purtroppo tre abati contemporaneamente. Uno di nome Adam era a capo del monastero a Farfa e distribuiva ogni cosa nelle Sabina. Campone era <abate> nel territorio Reatino. Nella Marca Fermana c’era <abate> Ildeprando e disperdeva iniquamente i beni di questo monastero <=Farfa>. Infatti donò la “curte” di S. Ippolito ed il campo Massimino <Massimo> ad Inga sua moglie. Donò inoltre ai suoi figli la “curte” di S. Bendetto e di Mogliano e Frassenaria ed altri beni, molti, nel Contado Fermano. Erano tre nello stesso tempo a rapinare e dissipare ogni cosa.
(Chronicon Farfense I p. 316) Campone concede terre presso Monte Falcone in territorio Fermano a soldi sessanta <Vedi qui doc. XV>.