VESCOVI E MARTIRI FERMANI santi ALESSANDRO E FILIPPO con memoria liturgica diocesana il 22 ottobre
La tradizione sacra fermana vanta come suo proto-vescovo sant’Alessandro, diventato vescovo della città nell’anno 245 circa. Subì il martirio durante la persecuzione di Decio, nel 248, in un luogo situato a poca distanza dalla città, ai piedi del colle oggi chiamato “La Montagnola” ove tale martirio venne ricordato con un tempietto a lui dedicato.
A lui successe il vescovo Filippo, che salì sulla cattedra sotto l’imperatore Gallo o nei primi anni di Valeriano e subì il martirio nel 253. La tradizione indica il luogo del suo martirio con una chiesina edificata a poca distanza dalla città, in una contrada che un tempo si chiamava “San Filippetto”, ove in passato sorgeva un tempio antichissimo intitolato al santo.
Le spoglie dei due vescovi martiri riposarono per tanto tempo in un sarcofago di marmo posto nella cripta della cattedrale. Furono fatte regolari ricognizioni due volte, finché il l’arcivescovo fermano Alessandro Borgia le tolse di lì e le ripose in un reliquiario entro l’altare maggiore della cattedrale.
I due santi martiri vengono liturgicamente ricordati insieme il 22 ottobre.
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