SANT’ELPIDIO ABATE CULTO NELL’ARCIDIOCESI FERMANA notizie di Cecarini Giuseppe

SANT’ELPIDIO abate venerato nell’arcidiocesi Fermana il 2 settembre
Nacque in Cappadocia nel III secolo. Di grande fede cristiana, trascorse i primi anni della sua vita in forma ascetica ed eremitica con grandi penitenze, simili a quelle dei monaci della Tebaide. Con lui c’erano altri monaci che vivevano in piccole casupole, provvedevano alle proprie necessità e si riunivano per momenti di preghiera in comune, meditazione collettiva e celebrazione della Messa.
Lasciata la vita eremitica, sotto la guida di un angelo, arrivò a Roma per un apostolato di preghiera e di predicazione. Umile e obbediente alla voce della sua coscienza, lasciò Roma e passò nel Piceno, spostandosi in vari paesi, per compiere il suo intenso apostolato.
Trovò una benevola accoglienza da parte della popolazione. Il Signore accompagnò il suo apostolato anche con doni prodigiosi che fecero crescere una grande devozione verso di lui. Debilitato dal lungo lavoro, rese placidamente la sua anima a Dio. Il popolo, attratto dalla sua vita di preghiera, penitenza e intenso apostolato, cominciò a venerarlo come santo, dando il suo nome al paese in cui visse per tanto tempo e dove morì.
Il 28 settembre 1580 il papa Gregorio XIII autorizzò il culto.
La festa fu fissata al 2 settembre, giorno della sua morte.
Notizie desunte dal libro di Giuseppe Cecarini “Santi e Beati particolarmente venerati nell’arcidiocesi di Fermo”. Fermo 2014 p. 43

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