Anni 941-947 circa
Doppio governo farfense di Ildeprando e Campone, entrambi dissipatori.
(Regesto Farfa III p. 84 n. 380)
Un tempo, nel governo di questo monastero <farfense> presso la Marca <Fermana> c’era un altro abate, Ildeprando dissipatore disastroso e tirannico dei beni del cenobio, separato dal malvagio Campone che ha rubato molte cose del monastero e le ha permutate iniquamente, e pigro acquisitore di pochi beni, largitore di molti beni ai consanguinei. Campone diede le “curtes” <agglomerati aziendali fondiari; otto ed un monastero>: 1. Blotenano; 2. Morra; 3. Sant’Angelo fra le due Tenna; 4. Montefalcone; il monastero di Santa Maria; 5. San Martino di Aquatine; 6. San Martino che Campone donò a suo figlio Alberto in dote ed alle nuore; 7. Moliano; 8. Fassenaria.