FERMENTO PER RINNOVARE LE CULTURE DEL NOSTRO TEMPO. Veritatis Gaudium di papa Francesco

PER DARE NUOVO SLANCIO ALLE CULTURE DEL NOSTRO TEMPO DIAMO UN FERMENTO AI SAPERI
Dalla “Veritatis Gaudium” (8.12.2017) di papa Francesco desumiamo alcuni spunti. Anzitutto si riscontra che la rivoluzione informatica e telematica è penetrata ampiamente nei sistemi scolastici e universitari aprendo scenari prima impensati con opportunità nuove di conoscenze e ricerche. Fondamentalmente si debbono evitare gli errori di ridurre la ricerca ad interesse e la scienza a tecnologia e mai ridurre l’uomo a scarto. Per questo servono la valutazione e la promozione della qualità.
L’istruzione e la formazione si esplicano come promozione di un umanesimo aperto, ricco, plenario e plurale. Il patrimonio di sapienza e di scienza è propiziato dalla fede in dialogo con le positive espressioni culturali dell’umano. Si tratta di rilanciare l’impegno nel dare nuovo impulso al processo che, nell’accelerato cambiamento in atto, possa rendere operante il lievito del Vangelo come fermento dei saperi che può rinnovare la faccia della terra.
L’insegnamento a distanza viene sollecitato da più parti e può allargare gli spazi della razionalità nelle grandi questioni del vero e del bene. E’ l’ora di coniugare tra loro le scienze, la filosofia e la teologia, nel pieno rispetto dei loro metodi autonomi, anche nella consapevolezza dell’intrinseca unità che le tiene insieme. È un’avventura affascinante che sa dare nuovo slancio alla cultura del nostro tempo con il Vangelo che non vuole soltanto il bene di ogni singola persona, anche delle relazioni sociali nel loro differenziato articolarsi, a partire da chi è povero e scartato.
Occorre praticare un dialogo a tutto campo tra le diverse ricerche di studi e le diverse culture nella convergenza dei diversi apporti, incentivando la collocazione e fermentazione di tutti i saperi entro lo spazio di luce e di vita offerto dalla sapienza della divina rivelazione. Dialogo illuminato dalla grata e serena adesione alla luce della fede
(Carlo Tomassini)