TRADUZIONE DEI SUNTI DELLE PERGAMENE STUDIATE DA MICHELE HUBART DOCUMENTI DELLO STATO DEI CASTELLI DI FERMO NELLE RELAZIONI PUBBLICHE DEL MEDIOEVO E DEL RINASCIMENTO ATTI DAL N. 401 AL 600 dell’elenco HUBART edito in Antichità Picene nn. 40, 41, 42
0401 – Fermo e Venezia – Atto di un mandato di procura fatto per la comunità e il Comune di Camerino, nella persona di Iannone di Matteo, e soci a nome di detto Comune, per comparire davanti al Sig. Doge dei Veneziani, o ai suoi giudici, per trattare con essi a nome di quelli, da pace e per fare altre cose come è scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1329 – durante l’impero di Ludovico Imperatore dei Romani. – Metà parte dell’atto è stracciata.
0402 – Camerino e Fermo- Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Camerino, nella persona di Ugolino da Camerino, a nome di detto Comune, per promettere e ricevere le promesse, dal Sig. Angelo di Giovanni, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune ricevente, circa la difesa da fare dei diritti del Comune della città di Camerino e di Fermo, in occasione della novità apportata per mezzo del pontefice circa la Chiesa Cattedrale fatta in Terra
0403 – Fermo – Licenza fatta, tramite il Santissimo Signore Nostro Alessandro Pontefice a Geronimo di Pietro di Scolaro fermano, affinché nonostante la minore età possa iscriversi al servizio chiericale, insieme con l’incarico dato al reverendo Signore Lodovico Vescovo, perché formatosi un sicuro giudizio circa la retta vita e sul genere di vita, conceda la licenza. Data, Roma, anno del signore 1500 – anno ottavo del suo Pontificato – rogato da Cristoforo De Gardis.
0404 –Fermo – Permesso di esportare al di fuori della Provincia della Marca, e dei luoghi non soggetti della chiesa, biade e legumi di qualsiasi genere, e portare quelli alla città di Fermo, senza pagamento di alcuna gabella, tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale di Sant’Angelo e Vicario Generale del predetto Comune e degli uomini di Fermo, per l’anno presente, a causa della infecondità. Data, anno del Signore …. Bologna giorno undicesimo alle Calende di Agosto (22 Luglio), al tempo del Pontificato di Gregorio XI.
0405 – Terra
0406 – Fermo e Recanati – Copia di un divieto del Signore Sisto IV, relativo ai mercati della città di Ancona, sotto la pena di 10.000 ducati d’oro della Camera, per quel tempo nel quale le città di Fermo di Recanati hanno detti mercati, come più ampiamente è detto in quel divieto. Fatto nell’anno del Signore 1472 rogato in copia da Geronimo di Nicola da Recanati.
0407 – Fermo e Venezia – atto di ricevuta di alcuni ducati d’oro fatto tramite Daniele Andrea e i fratelli Delfino di Venezia, per varie e diverse garanzie del magnifico Comune di Fermo, descritti in quell’atto per i motivi ecc. sotto l’anno del Signore 1556, al tempo del Signore Paolo Papa IV – rogato da Bonifacio Soliano e Matteo suo figlio, notaio veneziano.
0408 – Fermo – privilegio del Papa Gregorio XI di concessione e di conferma alla Curia Generale fatto per la comunità della città di Fermo e diretto al Rev.mo Vescovo Osimano, Rettore della Provincia della Marca, raccomandando ai Governatori, e ai Tesorieri ed agli altri officiali che governavano la Curia Generale, che in detta città Fermana le cose rimangano come rimasero nei tempi passati ecc. Fatto nell’anno del Signore 1372 – anno secondo del Pontificato – come sono contenuti nella attestazione di Ugone dal titolo di Santa Maria in Portico, Diacono Cardinale .
0409 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Cristoforo di Manco, doge dei Veneziani, dirette ai signori priori di Fermo, nella quale a causa della corrosione dei muri non poté percepire i mezzi di sussistenza. Data, Venezia, anno 1468.
0410 – Fermo e Venezia – Lettera di raccomandazione di augusti non Barbadigo, Doge di Venezia, diretta ai Magnifici Sig. Priori della città di Fermo a favore di Antonio del defunto Zanetto.
0411 – Fermo – Bolla del Santissimo Signore Nostro Eugenio Papa IV, diretta ai Priori e al Comune di Fermo, con la quale agli stessi rende noto che gli, in alcun modo, non ha dato la stessa città a Jacopo di Candule Capitano Generale delle armi della Reverenda Camera. Sotto la data, giorno 15 alle Calende di Luglio <17 Giugno> – nell’anno primo del suo Pontificato.
0412 – Fermo – Lettera del Santissimo signore nostro Bonifacio Papa, diretta ai Priori Fermani, con la quale raccomanda la massima fedeltà e devozione verso la sede Apostolica dello stesso Comune e città per il caso capitato in quel medesimo luogo.
0413 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa IV di conferma degli statuti e dei privilegi concessi e confermati alla città di Fermo tramite gli altri pontefici romani pro tempore. Sotto la data, Roma, anno del signore 1560 – anno primo del suo Pontificato.
0414 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa V, di conferma dei privilegi,degli statuti della città di Fermo e di tutte le altre immunità, le grazie, gli indulti, tramite gli altri pontefici romani e i suoi predecessori, e legati e altri superiori concessi alla detta città, anche di conferma di dover stare al sindacato, al termine dei loro uffici sia degli officiali Maggiori che minori, come più ampiamente nell’anno del signore 1566 – nell’anno primo del suo Pontificato.
0415 – Fermo – Lettera aperta, in forma di bolla, del Santissimo signore nostro Bonifacio pontefici, diretta al Comune e al popolo della città Fermana affinché accolgano devotamente e benevolmente come Vescovo Fermano il Rev.mo Sig. Antonio De Vetulis da Viterbo, considerando la scienza letteraria, e altri meriti di virtù, come più ampiamente nella stessa lettera, come Padre, Pastore delle anime, insieme con il Vicario, gli Officiali e i procuratori. Data, Roma, Calende di Aprile <1° Aprile>, nell’anno primo.
0416 – Fermo – Breve del Santissimo signore Innocenzo Papa diretto ai priori al Comune della città di Fermo nel quale dichiara di essere stato creato pontefici ed esorta gli stessi affinché preghino per la esaltazione della Santa Romana Chiesa, ed acuiscano le forze contro nemici della fede. Sotto la data nell’anno del signore 1484 – anno primo del Pontificato.
0417 – Fermo – Atto di pace iniziato e fatto tramite il Signore Nicola, Canonico della Basilica del Principe degli Apostoli dell’Urbe, e il signore Pietro, Milite romano, per conto di loro stessi e per i loro eredi e successori, da computarsi sia per diritto canonico che civile, a causa della morte del Rev.mo Sig. Giovanni Battista anche da Capranica, un tempo Vescovo e Principe di Fermo,e per conto di Battista e Bernardino di Ada reciprocamente fratelli germani, e Gabriele di Crisostomo da Fermo, dei loro familiari, fratelli, figli ed altri, eccetto alcuni altri indicati in qualche modo in calce dell’atto di pace, fatto nell’anno del Signore 1493 – al tempo di Alessandro Papa VI – rogato da Stefano di Alessandro da Narni, insieme con Bernardino Capace di Siena.
0418 – Fermo – Lettera di notifica e pubblicazione della scomunica contro tutti i Priori e i Governatori e la Comunità Fermana e singole persone, debitori dei Sigg. Antonio De Pompeis e compartecipi della causa nella somma di 508 ducati di moneta veneziana, perché agli stessi non pagarono la somma predetta insieme con gli interessi come scritto in quella lettera ecc. Fatta nell’anno del Signore 1556 – al tempo di Paolo Papa IV.
0419 – Fermo – Atto di quietanza di 3000 fiorini fatto tramite il signore Francesco del defunto Sante De Ambrosis, fiorentino, vivente in Ancona e procuratore del signor Lionello di Pio da Carpi, vari e diversi uomini da città di Fermo a nome di detto Comune, per il motivo come indicato in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1560 – al tempo di Pio Papa IV – rogato da Geronimo di Giustiniano, notaio anconetano.
0420 – Fermo – Breve di Pio IV, pontefice Massimo, con il quale restituisce i Priori e il Comune di Fermo all’autorità di una volta e alla facoltà di poter esigere le multe e di effettuare confische per i malefici perpetrati. Nell’anno del Signore 1565 – nell’anno sesto del Pontificato.
0421 – Fermo, o castelli di Mogliano e Petriolo – Breve di Gregorio XIII, Pontefice Massimo, di restituzione alla comunità della città di Fermo dei castelli di Mogliano e Petriolo, del Comitato di Fermo nell’anno del Signore 1578 – anno sesto del suo Pontificato.
0422 – Fabriano – Atto del mandato di procura fatto tramite il nobiluomo Domenico Albericto De Clavellis da Fabriano nella persona di Marco di Andrea De Rovellon per comperare dal nobiluomo Sig. Antonio dal signor Albericto De Clavellis del Sig. Matteo di Vanne da Fabriano ecc. un certo Molino posto in territorio di Fabriano della località, che si chiama Fosso ecc. come è scritto in quell’atto. Fatto nel Castello di Monte S. Pietro nell’anno del signore 1369 al tempo di urbano Papa V – rogato da Giuliano di Coluccio di Novello da detto Castello di Monte S. Pietro.
0423 – Fermo – Sentenza fatta tramite il magnifico Sig. Pietro Tanuzio, uditore dell’Ill.mo e reverendissimo signore Bartolomeo di Cesio, Tesoriere Generale del Santissimo signore nostro Papa, nella causa in corso fra la magnifica città Fermana, in quanto esecutrici del testamento del defunto Censorio di Marziale da una parte, e Fabio Matteucci da Sant’Elpidio dall’altra parte, per e sopra i beni lasciati tramite il detto Censorio al Monastero delle monache di Santa Caterina da Siena in detta città ecc. Sentenza fatta a favore del magnifico Comune di Fermo, esecutore testamentario, come sopra e come da questo pubblico, atto rogato da quello Scipione Pennello della Camera Apostolica e notaio per gli Spogli, nell’anno del Signore 1592 – nell’anno primo del Pontificato di Clemente Papa VIII.
0424 – Fermo – Lettera aperta di Camillo Borghese, Protonotario Apostolico del Santissimo Sig. nostro Papa e Uditore Generale della Curia delle cause della Camera Apostolica (il quale onorato del purpureo galero, ed elevato al sommo vertice dell’atto fu chiamato Paolo Papa V) con la quale assolve Iacopo da Fermo Sindaco in nome di diversi singoli cittadini da Fermo dalla sentenza di scomunica contro detti singoli cittadini fatta a richiesta dell’Ill.mo Sig. Matteo di Stendardo per la non osservanza di un mandato esecutivo ecc. come detto in essa lettera nell’anno del Signore 1592 – nell’anno primo del Pontificato di Clemente Papa VIII.
0425 – Città di Perugia – Copia della lettera apostolica di Clemente Papa VII copiata nel quinto registro delle Bolle e dei Brevi, così chiamato, esistente nella Cancelleria del magnifico Comune di Perugia, di approvazione e di conferma della lettera di Martino V, e di GiulioII, Pontefici predecessori ecc. nella quale anche gli abitanti del comitato di detta città siano costretti al pagamento di un sussidio come scritto in essa, negli stessi modi con i quali si era soliti esigere il focatico ai tempi di Braccio da Fortebraccio ecc. come in quella lettera. Fatta nell’anno del signore 1525 – nell’anno secondo del suo Pontificato – rogato in copia da Sante del defunto Benedetto della città di Perugia, approvata tramite i Priori dell’almo Collegio dei Notai della città di Perugia, come fatto per Ercolano De Rubeis notaio.
0426 – Fermo – Bolla relativa ad una richiesta fatta tramite il Comune di Fermo al Santissimo Signore Nostro Innocenzo IV, per la riparazione e per la riduzione allo stato di una volta di alcuni castelli e Ville spettanti alla Chiesa Fermana e al Comune di Fermo, un tempo distrutti dai nemici della Chiesa, insieme con rescritto diretto al Rettore della Marca Anconetana, sotto la data, Perugia, nell’anno nono del Pontificato.
0427 – Castello Fermano – atto relativo ai diversi patti alla città il Comune di Fermo e singole persone in esso nominate, accettate da detto Comune come concittadini ed abitanti del Castello Fermano altre volte chiamato un Monte Rombaldo.
0428 – Fermo – Lettera di Enrico Bolbet, Uditore della Camera Apostolica, attestante che Nicola di ser Matteo da Iracampana da otto anni fu ed è notaio della Curia della Camera Apostolica, e che fu data fiducia ai suoi atti e a che un certo atto di procura a favore del Sig. Gerardo De Aldigheris da Parma fatto per mezzo della persona di Antonio di Comino De Signoribus da Parma ecc. fece che i signori ecc. detto Uditore diligentemente ispezionò e passò in rassegna ecc. Fatta nell’anno del Signore 1390 – nell’anno primo del Pontificato di Bonifacio Papa IX.
0429 – Fermo – Copia o trascrizione di una parte del Testamento copiata da un certo Testamento del defunto magnifico ed eccelso Sig. Giovanni del defunto Sig. Filippo Visconte di Oleggio della Diocesi di Novara ecc. come in quel Testamento rogato da Domenico da Gubbio notaio nell’anno del Signore 1364 – rogato in copia da Cicco di Mattiolo da Massignano.
0430 – Fermo – Rescritto in forma di Bolla di Innocenzo Papa che revoca la concessione la quale fu fatta alla città Fermana circa il Castello di Monte Cretaccio, tramite del defunto Federico in qualità di gestore a nome dell’imperatore. Fatto a Perugia nell’ottavo giorno alle Calende di Dicembre <24 Novembre>, nell’anno nono del Pontificato.
0431 – Fermo, Episcopato – Lettera apostolica di Onorio Papa III, con la quale dichiara di aver onorato con il segno del vessillo il Rev.do Vescovo Fermano e del comitato di Fermo ecc. come in quella lettera. Fatto nel Laterano nel giorno tredicesimo alle calende di Febbraio (20 Gennaio), nell’anno ottavo del Pontificato.
0432 – Fermo – Lettera apostolica in forma di Breve di Alessandro VI, Pontefice Massimo, che raccomanda che il Comune e la città di Fermo ricevano come signore il nobiluomo Cesare Borgia comandante della Romagna e della Valentina e che offrano al suo Luogotenente,conte Giacobbe in ogni cosa. Nell’anno del signore 1503 – anno undicesimo del suo Pontificato.
0433 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Clemente VII di approvazione e di conferma circa la riforma del governo dei Consigli della città di Fermo fatto tramite il Rev.mo Sig. Francesco Armellino, Cardinale e Legato della Marca, e Giovanni Jacopo dei Gamberoni, Vescovo di Albenga, Vice Legato, per i motivi come in detto breve, fatto sotto l’anno del Signore 1524 – nell’anno primo del Pontificato.
0434 – Fermo – Ricevuta di scuti 200 di moneta della Marca fatto tramite Nicola Calcaneo, Tesoriere delle Marche, e sottoscritta da Simone, suo germano del Comune di Fermo, dal quale ricevette la somma predetta per mano di Persante di ser Bernabeo da detta città.
0435 – Fermo – Ricevuta di Nicola di Calcaneo Tesoriere nella Marca, di fiorini 500 di monete della Marca fatta al Comune di Fermo, dal quale la ricevette per mano di ser Nicola di Bernabeo, di quel luogo, la somma predetta per il motivo come in quella ricevuta ecc, sotto il giorno 25 Luglio 1505.
0436 – Fermo – Garanzia di un atto di quietanza fatta tramite il Sig. Francesco Gabriele da Lucca e il Sig. Vincenzo, suo socio, cedenti, a Isac Tribut, ebreo, di Giovanni, da Francesco Lelio, e da altri da Fermo sotto l’anno del Signore 1552 – rogato da Andrea De Bilestris anconetano.
0437 – Fermo – Copia copia di alcune lettere, o Brevi dei Sommi Pontefici, vale a dire di Innocenzo e Leone X, circa le tasse degli Officiali assegnate ai Segretari Apostolici, l’una con un Breve di Leone X di conferma dei patti, e della transizione, tramite il Comune di Fermo, iniziata con il signor Onofrio De Bartolonis, cittadino fiorentino, sotto gli anni mesi e giorni come in quelle lettere.
0438 – Fermo – Ricevuta di scuti 606 d’oro, fatta tramite Muzio Bico, cassiere, a nome del Tesoriere della Marca Marco di Antonio, e del donativo del depositario al Sig. Pietrino di Bellante al depositario di Fermo e a suo nome a Francesco di Torre sotto il giorno 24 Marzo 1557.
0439 – Fermo – Copia di una dichiarazione di ricevimento di 920 ducati d’oro a saldo, e per il residuo di ducati 1500, ricevuti in prestito da Gencarello di Menardino da San Severino per i nominativi indicati in essa, a nome del Comune di Fermo sotto l’anno 1405 – al tempo del signor Innocenzo Papa VII – rogato da Giovanni Nicola Deutaleve – la copia invece da Giovanni di Antonio.
0440 – Fermo – Pubblicazioni fatte a richiesta dei magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, per l’autorità loro data dal Consiglio Generale di detta città, di appaltare le gabelle della città e dello Stato per quattro anni con i capitoli come nelle pubblicazioni, insieme con gli obblighi fatti tramite alcuni uomini da Fermo, sotto l’anno del signore 1558.
0441 – Fermo – Copia dei patti fatti sopra in Macello del Comune di Fermo a motivo del prestito assegnato ad Angaruccio, del tenore come nei patti.
0442 – Fermo e Ascoli – capitoli, o pretese fatte tramite il mani per la composizione della pace concordia fra loro e Ascolani.
0443 – Fermo – Protesta fatta tramite Rainerio De Raineris al Santissimo Sig. nostro Commissario, pavimenti al Rev.mo Signor Alessandro, Legato vicegerente della Marca, altre volte Bruchio banchiere del Comune di Fermo per la restituzione del libri dei Malefici il quale per questo motivo non intendeva lasciare questa sua carica di Commissario. Sotto l’anno del Signore 1502 – rogato da Pietro Paolo di Angnelo da Flactario.
0444 – Fermo – Bollettino o mandato di fiorini due mezzo d’oro, quantunque per la metà, fatto tramite Bonaccorso, Cancelliere dei Sigg. Priori e a favore di Antonio Paccarrone da Fermo, Banchiere di detto Comune per il pagamento di detta somma ad Antonio Andrioli ecc. sotto l’anno del Signore 1366 – al tempo di Urbano V.
0445 – Fermo – Lettera del conte Antonio di Monte Ferretti da Urbino, diretta ai magnifici Sigg. Priori del Comune di Fermo, nella quale agli stessi dichiara che le azioni di rivalsa contro il Sig. Giovanni De Acurambonis da Gubbio, tramite detto Comune, non si debbono assolutamente concedere per i motivi come in detta lettera. Fatta ad Urbino li 26 Febbraio.
0446 – Fermo – Atto di presentazione di una lettera al Rev.do Sig. Egidio, Legato della Sede Apostolica, diretta ai Sigg. Priori della città di Fermo, affinché il Comune di Fermo debba pagare alla signora Antonia De Benzonibus, ultima erede del signor Giovanni visconte di Oleggio la somma di denaro, ed entro le scadenze, come nelle lettere sotto l’anno del Signore 1367 – indizione quinta, al tempo di Urbano V – rogato da Bonaccursio da Parma.
0447 – Fermo e Ascoli – Atto di rinnovamento della pace tra gli Ascolani e i Fermani tramite il Sig. Cardinale Andaganense, Legato nella Provincia, con i capitoli, i patti e le condizioni altre volte fatti ed anche contenuti in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1486 – nel giorno 13 Settembre, rogato da ser Antonio Bartacchino da Fermo.
0448 – Fermo e Venezia – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Sig. Leonardo del Milite Sig. , Galeazzo De Bandis, e Matteo del signor Giovanni Francesco di Guadagnino De Rizzobonibus, insieme con gli atti di ratifica fatti tramite il Sig. Federico del Sig. Berto, e Antonio Pompeo loro soci, Fideiussori del magnifico Comune di Fermo per la somma di ducati 16.000 percepiti dai Sigg. Andrea e Daniele De Delfini, Patrizi di Venezia, fatti nella persona del signor Remedio del Sig. Giovanni De Laidis affinché in nome di loro costituenti richiedano e sollecitino la Comunità predetta che soddisfi ai creditori sopradetti altrimenti sarà necessario che ricevano denaro a scambio al fine di soddisfare ad essi e altre cose, come in quell’atto, fatto nell’anno del signore 1555 – rogato da Domenico di Eugenio di Pietro.
0449 – Fermo – Inventario di alcuni atti sigillati tramite il signore Matteo del maestro Filippo Morrone di Giovannuccio da Fermo, come più ampiamente in quell’inventario, nell’anno del signore 1372.
0450 – Fermo e Ancona – Atto di confederazione insieme ai capitoli, fatto tra il Comune di Fermo e per esso da Ludovico di Giovanni da Fermo, Oratore, da una parte, e la Comunità di Ancona e per suo conto da Paolo Onofri De Polidoris da Ancona, Sindaco e Procuratore dall’altra parte. Fatto sotto l’anno del Signore 1448 – al tempo di Nicola V – rogato da ser Barnabeo notaio e cancelliere.
0451 – Fermo – Lettera di Amelio da Agoto, diretta ai Sigg. Priori, Confalonieri, e uomini della città di Fermo, per la partecipazione alla celebrazione dello sposalizio della signora Alovisia, sua figlia primogenita, data per sposa al Sig. Giovanni da Camerino, e in Terra
0452 – Fermo – Ricevuta di ducati 30 d’oro, fatta tramite Giovanni da Sebina, dottore e di avvocato del Comune di Fermo, insieme con la sua lettera diretta ai Priori di Fermo.
0453 – Fermo – Incarico del Rev.mo Sig. Filippo De Caraffis dal titolo di Santa Maria in Trastevere, Cardinale Vicario Generale in Italia del Santissimo Signore Nostro Papa, circa la esecuzione del lodo
0454 – Fermo – Ricevuta di scuti 160 fatta tramite il Sig. Bindo Albuito a nome del collegio apostolico, al Comune ai uomini di Fermo e per esso al Sig. Gentile Billacqua, per il motivo scritto in quella ricevuta sotto l’anno del Signore 1547.
0455 – Fermo – Copia dei punti da presentarsi al Rev.mo Sig. Legato insieme con le lettere del predetto Rev.mo di conclusione dei denari, che il Comune di Fermo deve a Giovanni di Oleggio, e per suo conto ai suoi eredi per i motivi come in detti punti.
0456 – Ascoli – Copia dell’atto del mandato di procura fatta tramite la Comunità, il Comune e a nome della città di Ascoli nella persona di Giovanni servitore di Testone, a nome di detto Comune per presentarsi dinanzi al Rev.do Sig. Giovanni Vescovo Albanese, e Legato delle Marche, per promettere e ratificare la pace fatta con i Fermani con capitoli di detta pace e per fare altre cose, come in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1487- al tempo del Signor Innocenzo VIII – rogato da Benedetto del defunto Marino da Ascoli.
0457 –Fermo – Atto di procura fatto tramite il Sig. Lionello Pio da Carpi nella persona del Sig. Francesco del defunto Sante De Ambrosis da Firenze, dimorante in Ancona, a suo nome per esigere dalla magnifica Comunità di Fermo la somma di denaro che ad esso deve in virtù dell’atto, e fare quietanza del riscosso, e per altre cose come in quell’atto, sotto l’anno del signore 1551 – al tempo di Giulio Papa III – rogato da Pietro Francesco notaio.
0458 – Fermo – Ricevuta del Rev. mo signore Bernardino di Maffei, Vescovo, di scuti 250 d’oro, fatta al Comune di Fermo e per esso al Sig. Gentile Billacqua, e Bastiano Savino per una parte della composizione delle scarfine. Sotto l’anno del signore 1548.
0459 – Fermo – Lettera del Rev. mo Sig. Vescovo Conchense, Rettore della Marca diretta ai Priori di Fermo, nella quale espone che Bernardino, concittadino, del quale non è da disconoscere la credibilità, ha trovato nel Castello di Apliano, una certa quantità di grano marcio ossia guasto e li esorta affinché trovino il padrone di questo grano, lo vendano e restituiscano il prezzo a costui. Data, Macerata ecc.
0460 – Fermo – Calcolo di alcune partite di somme di denaro per cose avute dai mercanti Delfini di Venezia, tramite il magnifico Comune di Fermo, ossia di cose date e ricevute sotto gli anni, i mesi e i giorni come in detto conto.
0461 – Fermo – copia o trascrizione di una rubrica dello statuto fermano esistente nel libro secondo il detto statuto alla carta, 56, che i signori Priori non possono né debbono per l’avvenire ricevere suppliche sopra i Malefici sia per condanne pecuniarie, se prima i delinquenti non abbiano avuto la pace dagli offesi, avuta la quale, e fatta garanzia tramite un notaio per ciò richiesto, possono proporre dette suppliche nelle Cernite e in Consiglio,ed accettare le rispettive decisioni. Egualmente copia di un decreto o riforma trovata nel libro delle riforme scritte tramite il Conte ser Giovanni nella carta 63 – nel giorno 4 Luglio 1522, cioè che i delinquenti che hanno avuto la grazia per un omicidio come per altri malefici, dopo la grazia ottenuta avessero compiuto un altro maleficio con le armi, la pena di ogni capitolo o la pena punitiva del corpo, per i quali ebbero la grazia, ritornino in vita, e per quei delitti non possano essere puniti diversamente, e se non avessero la grazia ecc. copiata da ser Bartolomeo Cordella da Fermo.
0462 – Fermo – Copia di un atto di obbligazione di 3000 scuti fatto tramite i Sigg. Gentile Billacqua, Sebastiano Sabino e di Luciano Carpino, cittadini e Oratori fermani alla Rev.da Camera sotto il giorno 15 Maggio 1548.
0463 – Fermo – Copia di un atto di obbligazione di 20.000 scudi d’oro, fatto tramite il Sig. Gentile Bevilacqua, Sindaco della città di Fermo, a nome di detto Comune, al Rev.mo Sig. Berardino Helvino, Tesoriere Generale della Camera Apostolica, e ciò per il riscatto del Comitato di Fermo, ad eccezione del Castello di Monte San Pietro degli Agli, al tempo del Signore Paolo Papa III – nell’anno del Signore 1547 – rogato da Giovanni Nicia della Camera Apostolica, notaio.
0464 – Fermo – Copia di un decreto di concessione dei Malefici della città di Fermo, ed anche della riscossione giornalmente originata dell’Ufficio del Sig. Panezio di Panorzio di Cortona, Luogotenente di Fermo, con l’obbligo di pagare i compensi al Luogotenente, al Baroncello, e agli altri officiali, all’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale Altemps nella Magnifica Cernita di Fermo del 13 Febbraio 1562.
0465 – Fermo – Copia di alcune partite di denaro pagate tramite alcuni delinquenti per pene di delitti, spettanti al magnifico Comune di Fermo, trovata nei registri di detto Comune, scritti per mano di ser Luca Cordella, estratti per mano di ser Bartolomeo suo figlio sotto gli anni ecc. come in quei registri.
0466 – Fermo – Atto di pagamento di pene fatto tramite gli uomini nominati in detto atto da ser Bartolomeo Cordella, depositario del Comune di Fermo sotto l’anno del signore 1566 – al tempo di Pio Papa V.
0467 – Fermo – Copia di un decreto ottenuto nel Magnifico e Generale Consiglio della città di Fermo di 28 Maggio 1555, supplicante il Santissimo Signore Nostro affinché si degni di concedere come Governatore di Fermo l’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Caraffa, con gli oneri soliti e consueti.
0468 – Fermo – Copia di un decreto ottenuto nella Cernita della città di Fermo del 4 Febbraio 1566, relativo al possesso dei Malefici, da prendere da parte della Magnifica Comunità di Fermo, in forza della lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Costanza, unitamente alla costituzione del Procuratore ossia del signor Nicola Cinti per prendere quel possesso, e alla elezione del depositario, ossia di ser Bartolomeo Cordella con la solita promessa.
0469 – Fermo – Copia di alcune partite di denaro pagate tramite delinquenti per le pene dei loro eccessi e delitti, spettanti al Comune di Fermo, rintracciate nel registro † scritta per mano di Luca Cordella, ed estratta tramite ser Bartolomeo suo figlio sotto gli anni 1535-1536-1537.
0470 – Fermo – Offerta fatta tramite ser Jacopo di Palmenicano per la riscossione delle entrate delle gabelle della città e dello Stato di Fermo secondo i capitoli fatti per quattro anni ossia fiorini 32.000.
0471 – Fermo – Copia, trascrizione di un Breve di Martino Papa V, diretto al Rev.mp vescovo anconitano, e luogotenente della Provincia delle Marche, nel quale allo stesso, circa le richieste presentate tramite gli oratori fermani, risponde che siano applicate le gabelle come erano al tempo della modifica e che la Dativa di 4000 fiorini, che in detto tempo veniva riscossa per le taglie sia ristabilita, e parimenti esigere anche gli assettamenti del Comitato che sono pagati tramite gli abitanti comitativi, allo scopo di pagare con essi le spese del Girfalco della città e delle taglie tramite i cittadini da deputare da parte nostra, ed altre cose come in quel breve – sotto la data, Roma, anno XIII del suo Pontificato, trascritta tramite Giovanni di Blasio da Fermo, e soci notai.
0472 – Fermo – Appello fatto tramite il Sig. Rainerio De Raineris da Perugia, un tempo podestà del Comune di Fermo, per un certo sequestro fatto a richiesta del Sig. Domenico di Riccio da Fermo, alla prova del Sig. Rainerio, creditore per un processo come in quell’appello, sotto l’anno del Signore 1522 – al tempo di Adriano Papa VI – rogato da Mariotto notaio.
0473 – Fermo – Lettera del signore Berardino di Galesio, dirette al Sig. Mario Bencio Luogotenente di Fermo, nella quale fa presente allo stesso, che presti alla stessa città, tanto direttamente che tramite la sua Curia, l’aiuto, il consiglio e il servizio, e che faccia altre cose ecc. Sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1551.
0474 – Fermo – Copia di un impedimento ottenuto dal Rev.mo Sig. Uditore della Camera per la parte e a domanda del Comune e degli uomini della città di Fermo a motivo di una lettera che dava ordine al detto Comune e agli uomini, Legato nella Provincia, a favore degli eredi del defunto Sig. Giovanni di Olegio, nel prescrivere agli stessi, affinché ai detti eredi debbano pagare 250 ducati d’oro nei singoli mesi ecc. come in quella copia.
0475 – Fermo e Venezia – Lettera del signore Bragadin di Venezia, diretta al Sig. Luogotenente alla città di Fermo, nella quale prega lo stesso affinché a mezzo della legge, e col suo aiuto faccia conseguire ed avere la somma di denaro che il Comune di Fermo deve a lui e che al presente si trova nelle mani di privati di detta città. Sotto la data, Venezia, giorno 17 Marzo 1554.
0476 – Fermo – Scritture di diverse cose e diverse lettere quasi di nessuna importanza.
0477 – Fermo – Quietanze o ricevute e fatte dal Comune di Fermo, per somme di denaro da esso ricevute tramite diversi.
0478 – Fermo – Scrittura dell’offerta fatta sopra la riscossione dei proventi delle gabelle della città e dello Stato di Fermo, tramite il signore Aurelio Paccarono e soci, per quattro anni, secondo il bando e il foglio della stessa Comunità, mediante l’offerta allo stesso Comune di 30.000 fiorini da pagarsi secondo le solite modalità, sotto l’anno del Signore 1558.
0479 – Ascoli e Terra
0480 – Fermo – Copia o trascrizione di un decreto ottenuto nel Consiglio Generale della città di Fermo, e restituito tramite il signore Achille Gigliuccio, consultando gli emolumenti, i redditi e i proventi con gli oneri come esiste il decreto nella persona di buona memoria dell’Ill.mo Sig. Giovanni Battista De Monte ecc. fatta sotto l’anno del Signore 1552.
0481 – Fermo – Scrittura o ricevuta della cessione degli uffici delle scarfine del Comitato di Fermo fatta tramite il Rev.mo Berardino Maffeo Vescovo di Massa, Signore del Comune di Fermo, con i patti come in quella scrittura – 11 Novembre 1547.
0482 – Città teramense e Fermo – Atto di una proposta fatta nel Consiglio della città Interamense, a richiesta del signore Angelo De Paradisis, Podestà di Fermo, cioè che quando nelle elezioni e nei capitoli si verifiche che il Podestà o qualcuno dei suoi officiali sia condannato al tempo del sindacato
0483 – Fermo – Copia di alcuni atti di procura fatta tramite il Comune di Fermo nella persona dei Sindaci, come scritto in essi, e certamente anche degli atti di un prestito del magnifico Comune di Ancona, tramite i sindaci predetti che accettano la somma di denaro, come più ampiamente è scritto in essi, sotto gli anni ecc. e i rogiti di diversi notai.
0484 – Fermo – Copia di un atto di promessa di 1500 ducati d’oro, fatta tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo a Brancuccio di Coluccio da Monte Rubbiano e a Giovanni Cola da Camporo, procuratori del Sig. Senciarello di Monardino da S. Severino per il motivo come in quell’atto sotto l’anno del Signore 1388- rogato da Giovanni Cola Deutaleve da Fermo, copiato da ser Antonio di Vanne.
0485 – Fermo – Atto di un documento (sigillato e firmato) dei Turchi al Chiarissimo Sig. Giovanni Contarino di Venezia, tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Ottaviano di S. Croce, Referendario del Santissimo Signore Nostro, da consegnarsi a Ragusa per il riscatto dei prigionieri cristiani, come in detto atto. Nell’anno del Signore 1575 – al tempo di Gregorio Papa XIII.
0486 – Fermo – Copia del Breve di Pio IV concesso alla città e al Comitato Fermano contro gli esenti e i privilegiati o ecc.
0487 – Fermo – Sentenza fatta tramite il Rev.do Sig. Fabio Mignanello, vice legato della Provincia delle Marche, fra il Comune di Fermo e i cavalieri laureati tanto della Città, quanto dello Stato di Fermo, ovvero che detti cavalieri siano obbligati e debbano pagare le gabelle, i pascoli, ed altre imposizioni che altri cittadini Fermana sono soliti pagare, sotto l’anno del Signore 1549 – rogato da Ottaviano Cane notaio sotto il sigillo del reverendissimo cardinale Farnese, Legato.
0488 – Fermo – Scrittura o ricevuta di una promessa di scuti 600 d’oro, fatta tramite i Sigg. Gentile Billacqua e Bastiano Savino all’Ill.mo Bernardino Maffeo, vescovo di Massa, possessore delle scarfine riguardo agli offici del Comitato di Fermo, insieme con la quietanza di detti scudi fatta tramite lo stesso Ill.mo ad essi a nome della città di Fermo, e ad essi a nome ecc. – sotto l’anno del Signore 1543.
0489 – Fermo – Giuramenti ricevuti tramite il magnifico Sig. Paolo Rainuccio da Tarano, Luogotenente del Legato delle Marche, e Commissario Apostolico dai Sindaci dei Castelli, del Comitato di Fermo circa il mantenimento della fedeltà e della soggezione da parte di detto Comune, e questo nella chiesa Maggiore Fermana ecc. – nell’anno del Signore 1547.
0490 – Ancona e Camerino – Copia di un atto di confederazione, unitamente ai capitoli fatti con esso, tramite il magnifico Comune di Ancona, e i suoi Sindaci, e tramite il Comune di Camerino, cioè tramite Rodolfo da Camerino, e i suoi figli, dinanzi ai Rev.mi signori Antonio Arcipresbitero Ragusino e Bernardino, Vescovo di S. Floris, ed altri Nunzi del Sacro Concilio di Costanza – sotto l’anno del Signore 1416.
0491 – Fermo lettera di un’azione di rivalsa concessa tramite il reverendissimo rettore della marca a richiesta dei signori Pietro di Guascone, dottore in legge, e creditore della reverenda Camera, di 100 fiorini d’oro contro il Comune e la Comunità di Fermo, debitori di detta Camera di 25.000 ecc.
0492 – Fermo – Atto di una lettera di citazione, a richiesta di Antonio di Giovannuccio di Paccarono, davanti al Rev.do Giovanni da Marliano, Uditore del Rev.mo Pietro dal titolo di Santa Maria in Trastevere, cardinale e vicario Generale della Santa Romana Chiesa, relativo ad un appello interposto tramite Cola del maestro Paride da Fermo, come in detto atto, nell’anno del Signore 1372- rogato da Vanne di Domenico di Pietro.
0493 – Fermo – Lettera aperta del Rev.mo Sig. Francesco de Piccolominibus, Diacono Cardinale della Santa Romana Chiesa, relativa alla reintegrazione per i delitti dei cittadini e degli abitanti della città di Fermo, posta in opera tramite la persona di buona memoria del defunto Rev.mo Sig. Giovanni Battista, Vescovo Fermano, e ciò secondo il tenore e la forma delle lettere apostoliche di Alessandro VI – nell’anno del Signore 1493.
0494 – Fermo – Permesso di poter celebrare la Messa nella Cappella del Palazzo del Comune di Fermo, concesso tramite l’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Montalto, Vescovo Fermano, il quale elevato al Pontificato, assunse il nome di Sisto V. data, Roma, anno del Signore 1577- giorno ottavo del mese di Giugno – anno sesto del Pontificato di Gregorio XIII.
0495 – Fermo – Lettera aperta di approvvigionamento del Beneficio rurale per la rinuncia, spontaneamente fatta dal Sig. Pieramico di Salvatore, a favore del Sig. Flaminio di Marziale. Data, nell’anno del Signore 1536 – nel giorno 1° Dicembre – sotto il Pontificato del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III.
0496 – Gualdo – Atto di vendita fatta tramite il magnifico e potente Milite Sig. Rinaldo del Sig. Rinaldo da Brunforte a Leonardo Martini, Sindaco del Comune di Fermo, dei castelli di Gualdo, della rocca, del girone, dei pascoli, e di altre giurisdizioni al prezzo di 10.000 libbre ravennatensi, monete usuali, con i patti, le condizioni e i capitoli riservati in detto atto, per mano di ser Rainalduccio Bocci da Penna – sotto l’anno del Signore 1319 – al tempo del Santissimo Signore Nostro Giovanni Papa XXII.
0497 – Fermo – Atto di quietanze fatte da diversi uomini creditori del Comune di Fermo, in varie somme di libre, come più ampiamente detto in esse, al Comune e per questo a Morrone di Giovannuccio, Sindaco, sotto gli anni, le indizioni, i mesi e i giorni, come più ampiamente è detto in esse – rogato da Lorenzo di Mercato da Ancona notaio.
0498 – Fermo – Lettera di una dichiarazione testimoniale del Rev.mo Sig. Giovanni Battista dal titolo di San Clemente, cardinale di Cicada della Sacra Romana Chiesa, di assoluzione da una scomunica più grande ed altre pene nelle quali la Comunità, il Governo e gli uomini di Fermo erano avviluppati, e incorsi in svariati spergiuri in diversi processi, e in particolar modo per la morte procurata alla persona del Rev.mo signore Vescovo fermano da Capranica, concessa alla detta Comunità e al Comune dal Santissimo Signore Nostro Giulio, per divina provvidenza, Papa III – sotto la data, Roma, 20 Febbraio 1553 – anno terzo del Pontificato.
0499 – Fermo – Atto di transazione e di promessa fatto tramite Cola di Iacobuccio da Fermo, Sindaco di detto Comune a Giorgio, figlio ed erede del defunto signore Tommaso de Benedetto de Mattaferris, della città di Iadra, di 1800 ducati veneti, per il motivo e con le condizioni come in quell’atto – sotto l’anno del Signore 1365 – rogato da Jacopo di Boccaccursio notaio.
0500 – Fermo, Ascoli – Atto copiato di una disposizione fatto tramite Federico, eletto Rettore Hypporiense della Marca Anconetana da Papiniano di Pelliccione da Taurino Preposto in virtù della lettera del Santissimo Signore Nostro Onorio Papa III diretta dallo stesso Federico per impedire e proibire ai cittadini ascolani, perché sotto pena di 1000 marchi non facciano un castello sotto i confini fermani, come più ampiamente è scritto in detta lettera del detto pontefice dirette tanto alla comunità, Comune al popolo della città Fermana, quanto a quelle Ascolane. Sotto la data, Roma, presso S. Savino – nel giorno secondo alle Calende di Gennaio <31 Dicembre> – nell’anno primo del suo Pontificato – atto rogato da Celano da Rieti – la copia invece da Bartolino da Prandalio.
0501 – Fermo – Privilegio di Cristiano Arcivescovo della Sede di Magonza del signor imperatore, relativo alla restituzione alla conferma delle libertà e di tutti i diritti, degli statuti e privilegi della città di Fermo. Sotto la data, presso Assisi, nell’anno del Signore 1177 – nel terzo giorno alle None di Gennaio <3 Gennaio>.
0502 – Fermo – Lettera Apostolica di Innocenzo Papa IV nella quale dichiara che mai fu tale la sua intenzione, come i cittadini Fermani ritenevano, ossia di gravare per qualunque ragione il Comune di Fermo o le sono e singole persone ecc. come detto in quella lettera. Data, Laterano, anno sesto di quel Pontificato.
0503 – Fermo – Atto di quietanza di 3000 fiorini o ducati d’oro fatto tramite il Sig. Giovanni, Visconte di Olegio , Rettore della Marca Anconetana, Vicario Generale di Fermo, alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso a Morrone di Giovannuccio, Sindaco, fatto sotto l’anno del Signore 1365 – al tempo del signore Urbano V – rogato da Benedetto di Petrucciolo da Fermo.
0504 – Fermoopia – Copia del privilegio di Angelo per Misericordia Divina dal titolo San Marco Cardinale Costan. relativo all’annullamento del processo fatto, con contro alcuni cittadini Fermani, comitativi e avvocati, i quali avevano tentato di cacciare il Capitano dal Girfalco fermano. Fatto nell’anno del Signore 1406- al tempo di Innocenzo Papa VII – trascritto tramite Antonio di Vannuccio da Monte Santa Maria in Giorgio.
0505 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e a nome di Fermo nella persona del Sig. Antonio di Cisto e Vanne di Andreolo e soci, come detto in quell’atto ecc. per le cause ecc. che detto Comune di Fermo ha con la Comunità e il Comune del Castello di Monte Santo Pietro oltre Tenna. Fatto sotto l’anno del Signore 1368 – al tempo di Urbano Papa V – rogato da Bartolomeo di Guidone da Imola.
0506 – Fermo, Monte S. Pietro – Atto di liberazione e assoluzione di tutti e singoli i banditi, condannati e di qualsiasi processo fatto contro il Comune di Fermo, da parte di Monte S. Pietro, e di altri luoghi del Distretto di detta città tramite il Rev.do Sig. Vitale arcidiacono di Camerino, Rettore della Marca Anconetana nelle cose spirituali e Vicario nelle cose temporali ecc. fatto da Tommasino di Felice, Sindaco del Comune di Fermo, e dei predetti luoghi, e a nome di quanto sopra, come risulta in un altro precedente atto, detto Rettore ebbe 800 libbre ravennate per i suoi lavori e spese. Rogato l’atto relativo a ciò da Martino di Rainerio nell’anno del Signore 1313- il secondo atto in verità da Francesco di Giacobbe notaio.
0507 – Fermo – Atto di vendita di 15 stari di Terra
0508 – Fermo – Notifica o denunzia di un appello interposto a richiesta di Federico del defunto Guidone da Monte Feretro per una certa indagine istruita contro di lui tramite il Rev.do frate Lorenzo da Moldavio, inquisitore, sotto l’anno del Signore 1321 – al tempo di Giovanni Papa XXII – rogato da Gironimo di Filippo.
0509 – Fermo – Lettera del Rev.mo Sig. Simone, dal titolo S. Martino, Presbitero e Cardinale, nella quale ammette, per vari e diversi motivi, di essere stato soddisfatto, correttamente totalmente, dal Comune della città Fermana. Fatta nel giorno diciassettesimo alle Calende di Agosto (16 Luglio) – anno primo del Pontificato di Gregorio Papa XI.
0510 – Fermo – Lettera esecutiva di un decreto o sentenza fatta tramite il Rev.do Padre Sig. Jacopo da Puteo, Uditore della Rota, a favore del Sig. Leonardo da Altidona, Chierico Fermano, contro il Sig. Antonio de Ottonibus, a causa delle canonicato e della prebenda della Chiesa Fermana, che un tempo di Giovanni Battista fermano aveva in possesso. Fatta nell’anno del Signore 1543- nell’anno nono del Pontificato di Paolo III – rogato da Pietro di Engelberto chierico da Liegi.
0511 – Fermo, Episcopato – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Rev.do Sig. Gerardo Vescovo di Fermo, nella persona del Signor Salimbene e del Sig. Luca di Plebano di Monte Santo, a nome di detto Rev.mo, per vendere, e vincolare i frutti, e qualsiasi accessorio di tutti i beni, i possedimenti, e diritti dell’Episcopato Fermano, per il motivo come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1267 – rogato dal Giovannino notaio.
0512 – Fermo – Lettera di Alfonso Caraffa, Diacono Cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, di affidamento della causa fra la comunità di Fermo e Francesco Margaruccio dall’altra parte. Nell’anno del Signore 1559 – al tempo di Paolo IV, Pontefice Massimo.
0513 – Fermo – Lettera aperta di Errico Cardinal Caetano, Camerario della Sacra Romana Chiesa, nella quale, per la autorità al lui concessa dal Santissimo Signore Nostro Clemente Papa VIII, dona al Comune di Fermo la licenza di esigere due Giulii sopra qualsiasi salma di frumento riposta dentro la città o sopra la sua molitura. Fatta nell’anno del signore 1594.
0514 – Fermo – Lettera apostolica di Alessandro Pontefice nella quale conferma tutte le cose concesse al Comune di Fermo tramite il Rev.mo Cardinale dal titolo di Santa Maria in Cosmedin. Nel giorno undicesimo alle Calende di Luglio <21 Giugno> – nell’anno primo del Pontificato.
0515 – Fermo – Lettera esecutoria di Bartolomeo di Cesio del Santissimo Signore Nostro Papa, e Tesoriere Generale della Camera Apostolica con la quale ordina di eseguire la sentenza fatta tramite il Sig. Pietro Tanuzio, suo Uditore, a favore della magnifica Comunità di Fermo, quale esecutrice del testamento del defunto Censorio di Marziali contro Fabio Matteuccio da S. Elpidio circa e sopra i beni da detto Censorio assegnati al Monastero delle Monache di S. Caterina da Siena nella città di Fermo – rogato di questo da Scipione Pinello nell’anno del Signore 1591 – nell’anno primo del Pontificato di Clemente Papa VIII.
0516 – Fermo – Privilegio del Dottorato del Rev.do Sig. Luciano Cole, canonico fermano, conferito dal Sig. Numerio del defunto Nicola De Comitibus, padovano, insieme al privilegio concesso a favore dello stesso Sig. Numerio da parte del Santissimo Signore Nostro Sisto Pontefice di poter nominare dottori, come più ampiamente detto in esso – sotto l’anno del Signore 1472 – con la sottoscrizione di ser Cole di Sante di Paolo, cittadino romano.
0517 – Fermo – Copia delle deposizioni di alcuni testimoni esaminati circa la morte del frate gentile da Ravellone dell’ordine dei Minori conventuali, e circa altre cose, come in detti deposizioni – fatto sotto l’anno del Signore 1305.
0518 – Fermo – Citazione fatta a richiesta di Giovanni di Mardone e Pietro suo socio, cittadini e mercanti romani a Roma dinanzi alla comunità e al Comune di Fermo sopra l’esecuzione di una sentenza relativo ad una quantità di denaro – al tempo del signore Clemente IV – nell’anno secondo.
0519 – Terra
0520 – Fermo – Atto di quietanza di 1590 ducati, fatto tramite il Signor Pietro Gattulam. Tesoriere della Santa Romana Chiesa, a Lambertinino di Cuccio da Fermo, Banchiere del Comune a nome di detta città, dovuti alla Reveverenda Camera per un sussidio imposto per il sostenimento della guerra della Lombardia – sotto l’anno del Signore 1373 – al tempo di Gregorio Papa XI, rogato da Vanne di Vannuccio notaio.
0521 – Fermo – Lettera aperta relativa al rendiconto di una ambasceria, fatta tramite gli oratori della città di Fermo, presso il Santissimo Signore Nostro Urbano Pontefice, diretta al popolo e al Comune della città Fermana.
0522 – Fermo e Iadra – Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo nella persona del maestro Domenico di Riccio da detta città a nome di detto Comune per promettere al signore Tomasso di Benedetto, della città di Iadra, di dare e pagare 1200 fiorini, e di pagare una certa quantità di sale, di dare rispettivamente cioè fiorini 600 dal giorno e l’anno della promessa dello strumento da farsi, e il restante ad un altro anno seguente, come più ampiamente in detto atto di procura, fatto sotto l’anno del Signore 1344 – al tempo di Clemente Papa VI – rogato l’atto da Antonio del maestro Marco. La copia invece da Cola di Giovanni notaio.
0523 – Fermo – Lettera aperta del Rev.mo Sig. Neapolione dal titolo di Sant’Adriano, Diacono Cardinale, e Legato della Sede Apostolica, relativa alla cancellazione di tutti i processi, le condanne, le sentenze, le pene, le imposizione, i bandi, e le prescrizione contro la città Fermana, i suoi officiali e le singole persone, avuti e avute, con l’assoluzione dalle sentenze dalle condanne sotto l’anno del Signore …. Nell’anno settimo del Pontificato di Bonifacio Papa VIII.
0524 – Fermo – Atto di quietanza fatta alla Comunità di Fermo, e per essa a Massio Matteo banchiere, per mezzo della signora Antonia De Bizon da Crema, quale erede del Sig. Giovanni del Sig. Filippo, Visconte di Olegio, di 23.049 fiorini d’oro, soldi 46 e denari 9 che detto Comune era tenuto a pagare allo stesso Sig. Giovanni in un’unica rata, e fiorini 1000 d’oro che lo stesso Giovanni doveva avere da certi cittadini e singole persone; e ciò perché per il residuo e per l’ultimo pagamento a nome di detto Sindaco, per quanto sopra, la detta signora Antonia, dai denari del Comune, ricevette 800 fiorini d’oro in ducati di ottimo oro, e di giusto peso ecc. – fatto nell’anno del Signore 1372 – al tempo di Giovanni Papa XI – rogato da ser Andrea del maestro Gentile.
0525 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Sig. Rainerio Zeno, Doge dei Veneziani, diretta agli uomini e al Comune Fermano relativa ai servizi gratuiti, e gli onori ricevuti, da parte di essi, da Andrea Zeno, nipote di detto Doge, finché fu Podestà in detta città – sotto il giorno 4 Gennaio.
0526 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Sig. Pietro, Arcivescovo di Iadra nella Provincia delle Marche per conto del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX, Riformatore Generale, e con una copia di questa Riforma concessa dal predetto Santissimo e ai patti avuti con il Comune di Fermo, per consegnare, tramite detto Comune, allo stesso alcune entrate dello stesso con i patti ecc. come in quel privilegio. Sotto la data nel Girfalco Fermano nell’ultimo giorno di Febbraio 1397.
0527 – Fermo – Licenza concessa tramite il Rev.mo Sig. Ugone Rubeo Preposto della Chiesa Ramense, a Jacopo Panerio cittadino piacentino, di poter esigere dagli uomini ed al Comune di Fermo, per tre mesi, ciò per i tributi dovuti alla Reverenda Camera, libbre 150, e ciò per lo stipendio, a lui spettante, perché servì detta Camera Apostolica ecc. Fatta nell’anno del Signore 1278 – al tempo del Signore Nicola Papa III – Vedi num. 914.
0528 – Città di Iesi, Fermo, Ancona, Recanati – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e il Comune della città di Jesi nella persona di Toma di Buccio a nome di detto Comune, sia per il rinnovamento che la conferma dell’amicizia con i Comuni di Fermo, Ancona e Recanati, e dei loro Sindaci, parimenti anche per fare ed accettare i patti, la pace, e le convenzioni per la durata di cinque anni dall’anno del Signore 1292 – rogato da Giovanni di Pietro da Jesi. Vedi 619.
0529 – Fermo – Copia di un privilegio di una lettera concessa tramite il Santissimo Signore Onorio Papa III a Pietro, Vescovo Fermano, affinché nessuno, al di fuori del Legato della Chiesa Romana, nella città di Fermo o nei suoi Castelli, che la Chiesa Fermana possiede per diritto o possiederà, presuma di fare riscossioni di imposte, o trattare cause senza uno specifico mandato nella Sede Apostolica, ma tutti i suoi beni rimangano integri e restino saldi come più ampiamente è detto in quel privilegio. Trascritta tramite ser Vanne Domenici da Fermo sotto l’anno del Signore 1370 – al tempo del Signore Urbano Papa V.
0530 – Fermo – Atto di una promessa e obbligazione fatto da Tommasino di Toma, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, e per conto di altri come è detto in quell’atto, al signor Rinaldo di Giorgio di libbre 1750 da pagarsi alle scadenze come detto in quell’atto a causa del prezzo delle case, del Palazzo, a nome di detto Sindaco come sopra venduti, fatto sotto l’anno del Signore 1296 – rogato da Benvenuto di Boncambio.
0531 – Fermo – Atto di un mandato di procura tramite la signora Margherita da Liegii, moglie del defunto Enrico dall’Alemannia, mugnaio di Fermo, nella persona del maestro Pietro Du Crocq Galli notaio costituente a suo nome per recuperare a farsi ridare tutte le cose piacevoli e i beni percepiti dai Sigg. Priori della città di Fermo e da altri ecc. sotto l’anno del Signore 1480 – al tempo di Sisto IV – rogato da Giovanni di Caureto, chierico Morinense, notaio.
0532 – Castello di Castignano – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra
0533 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Fermo nella persona del Sig. Ruggero di Suppo e Soci a nome di detto Comune perché si presentassero dinanzi al Sig. Fulgone da Podio, Rettore della Marca Anconetana, per l’attribuzione e consegna allo stesso Rettore, del libero possesso del Comune di Fermo, a favore del Santissimo Signore Nostro, dei castelli, cioè di Torre di Palme, Montefalcone, Moresco, e Grottammare, secondo la lettera del Sig. Raimondo di Mancio, Camerario del Santissimo Signore Nostro Papa ecc. – come in quell’atto dell’anno del Signore 1276 – al tempo del Signore Innocenzo IV – rogato da Bongiovanni del maestro Altidona.
0534 – Fermo e Iadra – Atto copiato di condanna fatto da Savino di Giacobbe e Soci contro il Sig. Tommaso di Benedetto de Mattaferris da Iadra e Simonetto di Francesco, e Procuzio del Sig. Giacobbe suoi procuratori, appaltatori delle gabelle del sale del Comune di Fermo, condannati a 15.000 fiorini d’oro a causa della pena contenuta in detto atto di acquisto, per il motivo e in occasione della frode come detto in quell’atto ecc. – dell’anno del Signore 1342- al tempo del Papa Clemente VI – rogato l’atto da Marchetto di Angelo da Fermo, la copia dal chierico Brunetto da Fermo.
0535 – Fermo – Atto copiato di un atto pubblico di protesta presentata da Paride di Bongiovanni della città di Fermo, Sindaco del Comune di Fermo contro Matteo Miche Pasque da Zara, procuratore del signor TommasoDe Mattaferris, a causa delle confezioni de sale e della distribuzione del sale nella città di Fermo in modo conforme e secondo le convenzioni e i patti fatti fra di loro, per il motivo che in detta città non aveva sale – rogato da ser Venanzio del maestro Manzio nell’anno del Signore 1342 – al tempo di Clemente Papa VI – – rogato in copia da Giorgio di Matteo di Domenico.
0536 – Fermo – Lettera aperta in forma di Bolla, fatta per il Comune di Fermo, dal Santissimo Signore Nostro Alessandro Pontefice, di conferma delle libertà, delle esenzioni, delle immunità, dei privilegi, per felice memoria di Calisto III, Sisto IV, Innocenzo VIII e di altri Romani Pontefici e dei loro Legati della Sede Apostolica aventi l’autorità speciale e generale concessa sotto ogni forma nell’anno del Signore 1492 – nell’anno primo del suo Pontificato.
0537 – Fermo, Episcopato – Privilegio del Santissimo Signore Nostro Alessandro, concesso al Vescovo di Fermo, perché possa far venire dinanzi al Rettore delle Marche, per far sottostare al giudizio della sua giustizia il Comune e le persone di Fermo, nonostante il privilegio concesso, come più ampiamente è detto in quel privilegio. Fatto ad Anagni nel giorno 14º alle calende di Luglio <19 Giugno> – nel suo anno primo.
0538 – Fermo – Privilegio o bolla di Sisto III, di approvvigionamento delle chiese rurali di Santo Tomasso fuori le mura e di S. Silvestro nel territorio della Città Muova, e dell’Altare di S. Caterina nella chiesa di S. Paolo, chiamata Plebbe, di detta Terra
0539 – Fermo – Copia o trascrizione di un privilegio del Santissimo Signore Nostro Bonifacio del Vicariato, per le cose temporali, per 12 anni dal giorno della data, dei presenti castelli della città e del Comitato di Fermo e Terra
0540 – Fermo – Atto di un prestito di 180 fiorini d’oro, fatto tramite Jacopo di Suppo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a Egidio di Gentile del signor Pietro di Grimaldo per il motivo e in occasione della consegna di essi alla Curia e alla Camera Romana, allo scopo di poter riprendere i Castelli di detto Comune, pignorati e tenuti dalla stessa Camera secondo l’accordo e la composizione fatta con essa fra gli Ambasciatori di detto Comune e la detta Curia, con il Sommo Pontefice. Fatto sotto l’anno del Signore 1277 – rogato da Egidio Sperandeo ecc.
0541 – Fermo – Atto di quietanza di 634 ducati in conto di 1813 che la Comunità di Fermo per un prestito ricevuto dalla società De Spannoctis della Curia Romana, fatto tramite Ventura De Benassai da Siena, commerciante della stessa società, nell’anno del Signore 1493 – al tempo di Alessandro Papa VI– rogato da S. Pascasio Zambernardo da Parma.
0542 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Fermo nella persona di Cola di Iacobuccio per le liti e i processi e soprattutto per i processo con Giorgio figlio del defunto signore Tommaso De Mattaferris ecc. sotto l’anno del Signore 1365 – rogato da Bonaccursio di Giovannino da Parma.
0543 – Fermo – Atto di promessa di ducati 107, fatto tramite Giovannuccio, altre volte detto Morello, Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune, ad Antonio e a Cola di Giovanni da Roma sotto l’anno del Signore 1451 – rogato da Giorgio di ser Andrea da S. Elpidio Morico , unitamente ad un atto di quietanza di 10 istrumenti, rogato dal sopradetto notaio.
0544 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Sig. Angelico Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia al di qua del Regno della Sicilia, di assoluzione dalle pene in cui erano incorsi per il mancato pagamento delle taglie, dei censi, degli affitti alla Camera Apostolica, concesso per lo stesso Comune e gli uomini fermani al tempo del Santissimo Signore Urbano Papa V – nell’anno ottavo del Pontificato.
0545 – Fermo – Lettera apostolica, o Bolla esecutori a di approvvigionamento del Beneficio per l’altare di S. Lorenzo nella Chiesa Parrocchiale Pievania, chiamata di S. Giovanni nel Castello di Altidona. concessa a favore del Sig. Censorio di Marziale per la rinuncia di Antonio di Migliore, canonico di Santa Maria Maggiore di Roma, concesso tramite il Santissimo Signore Nostro Sisto Papa V – nell’anno del signore 1586 – nell’anno primo del Pontificato.
0546 – Fermo – Atto di una proposta, fatta tramite il Podestà della città di Fermo col consenso dei Sigg. Priori di quel tempo, sopra la richiesta tramite il Rev.mo Sig. Pietro, Riformatore e Vice Rettore della Provincia, agli stessi Sigg. Priori e Podestà, affinché a loro nome consegnassero al Santissimo Signore Nostro Papa le chiavi del Girifalco e della città e parimenti anche tramite il Podestà e i Sigg. Priori prestassero giuramento di fedeltà, sopra la quale proposta il Sig. Antonio di Iacobuccio, consigliere fermano, alzandosi deliberò per l’accoglimento delle richieste predette, purché il Santissimo Signore Nostro mantenga le promesse, e tra le altre cose, che lo stesso Santissimo, come attraverso le numerose sue bolle aveva promesso, venga a trattenersi (a Fermo), ed altre cose ecc. come in quell’atto fatto nell’anno del Signore 1396 – al tempo di Bonifacio Papa IX – rogato da Vanne di Puccio da Fermo.
0547 – Fermo – Lettera del Serenissimo Lorenzo, Doge dei Veneziani, diretta al Sig. Ruggerio Suppo, Podestà di Fermo, perché consenta al latore il recupero delle biade, come più ampiamente detto in quella lettera. Fatta nel Palazzo Ducale – nel giorno 10 Luglio, indizione quarta.
0548 –Fermo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Fermo nella persona di Corrado di Angelo di Barone, perché a nome del Comune compaia dinanzi al signor Iacopo da Spoleto, giudice Generale nella Curia, e richieda la copia come detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1295 – rogato da Giovanni di Tommaso notaio.
0549 –Fermo – Copia di una lettera del Signore Nostro Bonifacio Pontefice , diretta al Rev.mo Vescovo Fermano, perché assolve il Comune di Fermo, e i suoi seguaci, dall’interdetto e dalle pene imposte tramite il Rev.do Sig. Raimondo Vescovo Valentino attualmente Rettore della Marca Anconetana ecc. copiato tramite Domenico di Mancio notaio.
0550 – Fermo – Copia di una copia di una deliberazione del Consiglio Generale sopra un trattato di obbedienza, di riconciliazione e di pace fatte con i signori Legati, come più ampiamente in detta copia, sopra la quale Monte di Giacobbe, consigliere deliberò che tutte le cose anzidette si facciano, perché piacque a tutti, nessuno essendo contrario. Trascritto tramite Antonio Ventura da Fabriano sotto l’anno del Signore 1327 – al tempo del Signore Giovanni Papa XXII.
0551 – Fermo – Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite Francesco, figlio di Giacobbe di Neapolione dei figli di Urso da Roma, nella persona di Nicola da Prato e soci, in esso nominati, a nome di detto Francesco, per richiedere contro la Comunità e il Comune e gli uomini di Fermo, i cavalli ed altri beni, sottratti dai sopraddetti uomini e Comune, ed anche per i motivi come più ampiamente è in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1278- rogato da Jacopo dalla Città di Castello – la copia invece stipulata da Tommaso di Monte Granaro .
0552 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite Ventura De Benassai da Siena a nome della società De Spannoctis da Roma, al Comune di Fermo, e per esso a Fabrizio di Beltramo da Fermo di 561 ducati in conto di una somma Maggiore avuta al posto di un prestito dalla detta società, come più ampiamente è detto in quell’atto. Fatto nell’anno del Signore 1493 – rogato da Alessandro di Stefano da Narni.
0553 – Fermo – Atto di una promessa fatta tramite il signore Fidesmido, un tempo Podestà della città di Fermo, a nome suo proprio, e a nome del Comune di Fermo, al signor Arpinello altro Podestà di Fermo, di dover dare e mandare a spese e a rischio sia di lui che del Comune di Fermo 49 libbre di Lucca o di Fano da questo momento, e fino alle Calende di Giugno conteggiati in essi 12 libbre della perdita presso Fano e anche dover promettere altre cose come più ampiamente nel detto atto fatto sotto l’anno del Signore 1218 – rogato da ser Pietro notaio.
0554 – Fermo e Firenze – Deliberazione fatta tramite i Sigg. Priori delle Arti e i Vessilliferi della Giustizia del popolo del Comune di Firenze sopra le richieste fatte agli stessi tramite Cipriano di Duccio De Albertis, cittadino fiorentino, Podestà della città di Fermo per il semestre come è contenuto nell’elezione fatta dello stesso, cioè a dire che se lo stesso signor Cipriano, o i suoi officiali, o familiari in detta città saranno o fossero stati condannati, non saranno concesse alcune azioni di rivalsa, come detto in quella deliberazione ecc. sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da ser Scarfagno da Prato.
0555 – Fermo – Bolla di una licenza o concessione di costruire il Monastero delle Monache sotto la regola di S. Domenico, e di S. Caterina da Siena, nella chiesa di Santa Maria delle Vergini, e S. Liberatore, concessa tramite il Santissimo Signore Nostro Clemente Papa VII, alla Comunità e al Comune di Fermo con la promessa di pagare ai Frati e al Convento di San Francesco fiorini 300 per il posto di detta chiesa. Fatta a Roma nel giorno settimo alle Idi Maggio (9 Maggio) – nell’anno terzo del Pontificato.
0556 – Fermo – Atto di condanne fatte circa gli uomini in esso indicati, per i guasti ed i danni ad una parte della Chiesa romana, e della città di Fermo ai tempi del Sig. Lorenzo Tiepolo, un tempo podestà di Fermo, da lui tassata tramite gli uomini eletti per ciascuna contrada della città, e chiamati tramite Ruggero di Suppo un tempo podestà di Fermo ecc. – nell’anno del Signore 1269 – rogato da Pietro di Pietro notaio.
0557 – Fermo – Atto di una promessa fatta tramite il Sindaco del Comune di Fermo di tre libbre di denari a Pietro di Barone, per la custodia delle Porte per un anno, della quale è detto nell’atto ecc. sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da Matteo notaio.
0558 – Fermo – Atto di quietanza fatto tramite Civolo Provenzale da Siena, Capitano della città di Fermo, a detto Comune di Fermo, relativo al suo compenso, ossia 1000 libbre per sé, per la famiglia, per i cavalli e per altre cose, come in detto atto ecc. sotto l’anno del Signore 1297 – al tempo di Bonifacio Papa VIII – rogato da Tuccio notaio.
0559 – Fermo – Atto di citazione fatta a richiesta di Colluccio, figlio di Rainalduccio di Rainaldo tramite Giovanni di Pasquale, portatore del Comune di Fermo, circa le cose connesse ed attinenti dello stesso Rainaldo allo scopo di considerare se sia da dare, se sia da costituire e se sia da ordinare tramite il signor Andrea, giudice, la curatela a Rinalduccio, che è mentecatto e padre del predetto Coluccio, nella persona di Pace di Bongiovanni, insieme isieme al costituirsicon in occasione della lite, che sperano di avere con Claudio di Giovannuccio da Mogliano, fatta sotto l’anno del Signore 1297- al tempo di Bonifacio Papa VIII – rogato da Matteo di Trasmondo da Fermo.
0560 – Fermo – Sentenza unitamente a disposizioni tramite il Santissimo Signore Nostro Paolo II, o i suoi giudici a favore del Sig. Luciano Cole, canonico fermano, sopra la chiesa parrocchiale di S. Giorgio del Porto di Fermo, e contro Piermatteo di Firmano, chierico fermano, fatte e concesse sotto il rogito di Alardo Spaen della diocesi Lubicense, notaio delle cause della Camera Apostolica – nell’anno del Signore 1471.
0561 – Fermo – Lettera aperta, o privilegio di Federico, Imperatore dei Romani, di conferma delle convenzione e dei patti avviati e fatti tramite il Conte Gualtiero da Palear, Vicario Generale del Sacro Impero, e il Comune della città di Fermo, del tenore come in quella lettera, sotto la data, nei Campi presso il lago pensile – nell’anno dell’incarnazione del Signore 1250.
0562 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Alessandro VI, diretta ai magnifici Sig. Priori del Comune di Fermo, nella quale agli stessi indica la somma di denaro data a Raimondo di Malatesta, tramite il Comune di Fermo, per i motivi come risulta in detta lettera, che può essere richiesta contro gli eredi del predetto Raimondo, nonostante la pretesa donazione, come si afferma, allo stesso fatta tramite Innocenzo Papa VIII, ecc. come detto in essa lettera. Fatta nell’anno del Signore 1492.
0563 – Macerata – Atto di un mandato di procura fatta tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra
0564 – Mancante
0565 – Ripatransone, Fermo – Donazione fatta al Rev.erendissimo Sig. Adenulfo, Vescovo Fermano, di tutti i beni esistenti nel Castello di Ripatransone, che un tempo furono di Rinaldo, conte di Furcella – rogato da Valentino notaio. Il millesimo non compare a causa di un’eccessiva corrosione dei tarli.
0566 – Fermo – Lettera apostolica de Pontefice Bonifacio diretta al nobiluomo Gentile dei figli di Urso Giustiniano Abbruzzese, perché proibisca, in forza della stessa agli Ascolani perché non acquistino soldati né dalle parti della Sicilia e soggette alla sua giurisdizione. Fatta nell’anno terzo del suo Pontificato.
0567 – Fermo – Atto di notifiche e di ingiunzione di non procedere ulteriormente nel processo di appello interposto tramite il Sig. Monaldo da Fermo, o il maestro Federico da San Severino, suo procuratore per il processo o il bando contro lo stesso Monaldo fatto tramite il Podestà di Fermo a causa della uccisione di Roggerio da Monte Fiore – fatto nell’anno del Signore 1298 – rogato da Giacobbe di Matteo.
0568 – Fermo – Assoluzione fatta tramite il Sig. Francesco da Mantova, Tesoriere Generale della Marca Anconetana, del Luogotenente Rev.mo Sig. Governatore, e degli uomini e quelle persone da Fermo che si adunarono presso il Palazzo del Sig. Podestà, e da lì violentemente estrassero Belforte del Sig. Antonio di Aceto, Antonuccio di Benedetto e Bongiovanni di Agostino, per i loro eccessi, tramite la Curia di detto Podestà, condannati a morte – nell’anno del Signore 1433- rogato da Giovanni di Bentivoglio Cancelliere di detto Tesoriere .
0569 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la comunità, il Comune e gliuomini di Fermo nella persona di Stefano si Coluccio e soci, per i processi, e soprattutto per quello, che detto Comune e gli uomini hanno e sperano di avere con la signora Mittarella, moglie del Sig. Alberghetto da Fabriano – sotto l’anno del Signore 1356 – rogato da Vanne di Domenico di Servideo da Fermo.
0570 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Leone Papa X, diretta al Rev.mo Vice Legato per la Marca, nella quale allo stesso ordina, che entro un mese dal giorno della proclamazione da farsi da esso stesso e da elencarsi tutti gli uomini e banditi, che nella ribellione della città predetta che un tempo ci fu con Muzio Colonna, debbano ritornare nella città stessa, e ciò fatto, restituisca agli stessi tutti i beni dei quali godevano, tuttavia data prima dagli stessi la garanzia di ben vivere, e di ben comportarsi sotto le pene ecc. come in quella lettera. Fatta nell’anno del Signore 1518 – nell’anno sesto del Pontificato.
0571 – Fermo – Lettera del Rev.do Padre Frate Iacopo da Aragona, dell’Ordine dei Predicatori, Vicario Generale delle due Lombardie di detto Ordine, nella quale dà, e concede a tutti uomini della città di Fermo presenti e futuri la comunicazione, la partecipazione di tutte le messe, delle preghiere e dei beni che tramite il Frate dei conventi e dei Monasteri dello stesso Ordine in qualunque luogo siano ad esso affidati ecc. – sotto la data, Genova, 27 Aprile.
0572 – Terra
0573 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Doge dei Veneziani diretta, al Podestà e al Comune fermano, a favore di Verelle di Alberto veneziano, perché con l’aiuto della legge costringa le persone nominate tre nella lettera a pagare allo stesso la somma indicata nella lettera. Fatta nel Palazzo Ducale 13 Settembre.
0574 – Città di Siena – Testimoni presentati a favore di una parte, ed a richiesta di Civolo Provenzani da Siena, un tempo Capitano di Fermo, nel processo che ha con il Comune e gli uomini di Fermo e per incarico del Sig. Ursolino da Parma, Podestà della città di Siena in questa causa giudice giurato – rogato da Bonadio di Bonanni notaio.
0575 – Fermo – Supplica fatta da parte della Comunità Fermana e per conto di essa tramite gli Oratori della stessa al signor Lodovico De Migliorati, nipote del Santissimo Signore Nostro, contro Francesco di Giovanni di Gebellino ed altri, come è detto in quella supplica, traditori e ribelli di detta città, condannati dagli Officiali dello stesso: insieme con rescritto dello stesso Ludovico, cioè che i predetti sono fuoriusciti di detta città e del suo Comitato, come più ampiamente è nel detto rescritto – fatta sotto l’anno del Signore 1406 – al tempo di Innocenzo Papa VII – scritta da Simone De Serdinis da Siena.
0576 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Lorenzo, Doge dei Veneziani, diretta al Podestà, Consiglio e al Comune di Fermo relativa alla elezione del nuovo Doge. Fatta nel Palazzo Ducale nel giorno sette dell’entrante mese di Agosto.
0577 – Fermo – Atto di costituzione di regolamentazione del Vicariato della Provincia delle Marche, fatto per il Sig. Raimondo di Attone di Aspello, nominato Rettore in detta provincia per conto della Santa Romana Chiesa, a causa della sua assenza, nella persona dell’Arcidiacono Vitale, e Rettore in detta Provincia per le cose spirituali. Fatto sotto l’anno del Signore 1313 – rogato da Martino del defunto fratello Rainerio da Cesena.
0578 -Fermo – Copia di alcuni atti fatti dinanzi ai giudici di Siena nel processo di Civolo di Provenzano da detta città, un tempo Podestà di Fermo, insieme con la lettera da parte degli stessi giudici diretta ai magnifici Sigg. Priori della città Fermana, circa la pubblicazione del processo dei testimoni esaminati per la parte del predetto Civolo, ed anche delle riserve fatte tramite il Sindaco di Fermo, come più ampiamente detto in quegli atti – sotto l’anno del Signore 1304 – rogato da Nicola di Paltonerio.
0579 – Fermo – Bolla o lettera concessa alla comunità, ai cittadini Fermani tramite il Santissimo Pio, pontefice, a causa dell’appello presentato alla Sede Apostolica, dagli stessi cittadini, nel processo che avevano con gli uomini di Monte S. Pietro, ossia perché per gli stessi cittadini non scorra la scadenza per potere, in tal modo, proseguire l’appello ecc. come detto in quella bolla – sotto l’anno del Signore 1459.
0580 – Fermo – Atto di vendita del Castello di Mortula , con i suoi edifici, case, territori e diritti, fatto tramite Placidino, un tempo da Forlì, Sindaco di Fermo e procuratore di detta città, a Vicarello di Antonio e a Stefano di Antonio di Paccarono, cittadini Fermani per il prezzo di 800 ducati. Fatto sotto l’anno del Signore 1393 – al tempo del Signore Bonifacio Papa IX – rogato da Vanne di Procuzio da Fermo.
0581 – Fermo – Atto di quietanza di ducati 45 e 12 monite anconetane, tramite il signor Antonio di Pietro da Sulmona, Tesoriere Generale per conto della Santa Romana Chiesa nelle Marche, ad Antonio di Nicoluccio da Macerata, a nome del Comune di Fermo, e ciò per l’affitto per due anni. Fatto sotto l’anno del signore 1388 – rogato da Pietro Collete.
0582 – Fermo – Atto di quietanza di ducati 400 d’oro, tramite Ramesino De Ramesinis da Favenzia, Depositario per conto della Camera Romana nella Marca Anconetana, al Comune e alla città Fermana, dal quale fu ritenuto giusto che egli avesse avuto detta somma di ducati per mano di Coluccio di Giovannuccio a nome di detto Comune, da pagare a saldo del sussidio imposto detto Comune. Nell’anno del Signore 1365 – rogato da Gostalco di Paschino ecc. notaio.
0583 – Fermo – Promessa fatta tramite Mascio, a nome del Comune di Fermo, a Bongiovanni, Vice di detto Comune, da quando stette presso Monte Cosaro per due mesi, meno otto giorni, per conto del Comune di Fermo – sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da Matteo notaio.
0583 bis – Fermo – Esame di un testimonio fatto in relazione ad una inquisizione promossa contro i servi, la famiglia, il cameriere del signor Podestà, a causa delle percosse ecc. fatto come più ampiamente è detto in quell’esame, insieme ad altre cose da ciò seguite nei giorni, mesi, e anno come detto in quell’esame – rogato da Antonio del maestro Leonardo da Monte Cosaro.
0584 – Fermo – Lettera di fedeltà fatta tramite Giovanni Dandolo, Doge dei Veneziani, diretta a Sinibaldo De Aynardem, Podestà, e al Consiglio e al Comune della città di Fermo, affinché accolgano benevolmente Paolo di Beardo, Ambasciatore della città di Venezia, e verso lo stesso dimostrino fiducia, come più ampiamente è detto in quella lettera – nel giorno 13 Novembre ecc.
0585 – Fermo – Copia del conferimento un incarico di una causa a favore della parte di Gualterio De Clavellis da Fabriano, della Diocesi di Camerino, ottenuto dal Santissimo Signore Nostro Pontefice sopra una certa somma di denaro, che Petrello da Mogliano deve allo stesso, diretta al Vescovo Fermano per mezzo del Rev.do Sig. Angelico, Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia – sotto la data, Bologna, giorno undicesimo alle Calende di Settembre <22 Agosto> – al tempo di Urbano V , nell’anno ottavo del suo Pontificato – trascritto tramite Sante di Bartolomeo.
0586 – Fermo – Atto di obbligazione di 1813 di ottimo oro, fatto tramite il signore Giacobbe dei Brancadoro, e Giacobbe di Bongiovanni da Fermo, sindaci del Comune della città di Fermo, nome di detta città, agli eredi di Ambrosio De Spanocchis da Roma, per il motivo come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1493- indizione undicesima – al tempo di Alessandro Papa VI – rogato da Stefano di Alessandro da Narni.
0587 – Fermo – Copia o trascrizione di un privilegio di conferma della assoluzione fatta, tramite il Rev.do Sig. Egidio, della città Fermana, del suo comitato e per gli uomini, fatta da Urbano pontefice, nonostante l’obiezione e la rivendicazione del Rev.do Sig. Stefano, Abate del Monastero di S. Vittore, come più ampiamente è detto in quella copia. Sotto la data, Roma, giorno quattordicesimo alle Calende di Febbraio <21 Gennaio> – anno settimo del suo Pontificato – copia estratta tramite il signor Vanuccio da Fermo.
0588 – Venezia e Fermo – Lettera di risposta a Lorenzo Tiepolo, Doge dei Veneziani, con una lettera sia pure aperta, fatta dai Priori della città di Fermo, relativa alla elezione del Podestà della città di Fermo nella persona del Sig. Giacobbe Tiepolo, Nipote del predetto Doge, come più ampiamente è detto in quella lettera, nel giorno 13 Settembre.
0589 – Fermo – Privilegio fatto tramite il Santissimo signore Gregorio Pontefice, diretta al Sig.Fulcone, Rettore della Marca, alla Comunità e al Comune di Fermo, nel quale viene concessa la facoltà allo stesso Comune di poter riscattare uno dei due Castelli, ossia Monte Falcone e Moresco, vincolati della reverenda Camera per 10.000 libbre pagate per lo stesso Comune 5000 libbre nelle mani del signor Bernardino di Scoto, mercante Piacentino.
0590 – Fermo – Atto di un prestito di libbre 100 ravennatensi fatto tramite Rainaldo di Giacobbe, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a Garello Benvenuto, per il motivo e per l’occasione di doverle dare a Sabbo Domicillo e a Nunzio del Sig. Giacobbe di Sabello per il motivo come in quell’atto fatto sotto l’anno del Signore 1277 – rogato da Paolo del maestro Berardo notaio – errore nel millesimo, che deve essere 1287.
0591 – Fermo – Atti di quietanze fatte tramite il signore Filippo Ugone da Firenze, Tesoriere per conto della Chiesa Romana nella Marca Anconetana, alla Comunità e al Comune di Fermo di libbre 650 ravennatensi ed anconetane per il motivo come in quelle quietanze – sotto l’anno del signore 1281.
0592 – Fermo – Sentenza fatta tramite il Sig. Servideo del maestro Morico, Abate degli officiali del Comune di Fermo, sopra il taglio e i danni fatti nella vigna di Guaterio e dei Frati, fatti tramite il signore Toma, Podestà della città di Fermo, condannando lo stesso Podestà, e per esso il Comune di Fermo, al risarcimento allo stesso Gualterio e ai Frati, di tre libbre volterrane per detto danno e per i guasti fatti. Fatta sotto l’anno del Signore 1285 – rogato da Egidio di Pietro notaio.
0593 – Fermo – Atto di vendite fatte tramite Alberto Candelline e soci, ed anche tramite Toma di Angnelario, di alcuni modioli e stari di Terre (cittadelle)ni nel quartiere di San Pietro da Poggiano, e di Monte Secco a Gentile, Preposto, Sindaco del Comune di Fermo, con i confini come indicato in quegli atti sotto l’anno del Signore 1254 – rogato da Giacobbe notaio.
0594 – Fermo – Atto atto di un prestito di 5000 libbre d’argento ravennatensi ed anconetane, fatto tramite Gaudio del maestro Melis, ebreo, ed altri soci ebrei, a Filippuccio di Filippo di Savino e alla Comunità e gli uomini di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1306 – al tempo di Clemente Papa V – rogato da Odoardo Ufriduccio notaio.
0595 – Fermo, Offida e Ascoli – Lettera aperta in forma di Bolla del Santissimo Signore Nostro Alessandro Papa IV, con la quale ordina al Podestà, al Consiglio e al Comune fermano, sotto la pena di 5000 marchi d’argento, della scomunica, e della perpetua privazione dell’onore di città e dell’ Episcopato, affinché procurino di restituire, senza alcun indugio o difficoltà, tutti gli uomini prigionieri, sia Offidani quanto Ascolani ed altri uomini, che dagli uomini e dal Comune di Fermo sono trattenuti, al signor Marcellino Cappellano dello stesso Pontefice a ciò deputato ecc. come più ampiamente detto in quella lettera. Data, Anagni giorno ottavo alle Calende di Aprile <25 Marzo> – nell’anno secondo del Pontificato.
0596 – Fermo – Copia di una lettera di assoluzione dalle censure e dalle pene ecc. della Comunità e degli uomini della città e dello Stato fermano, fatta tramite Antonio Vescovo e Principe Fermano in forza della lettera apostolica allo stesso diretta tramite Bonifacio IX Pontefice. Fatta nell’anno del Signore 1391- copiata per mano di Giovanni di Vico di Giovanni di Martino da Fermo.
0597 – Fermo – Testamento del signore Giulio Cesare Montani, nel quale fra gli altri legati lascia Giovanni Ruggeri o Brancadoro, suo cognato, fiorini 100 di monete ecc. come detto in quel testamento, fatto nell’anno del Signore 1580.
0598 – Fermo – Riassunto, atti ed attestazioni da parte di Giovanni di Mardone, cittadino e mercante romano, con Gilberto Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, circa un prestito di 100 libbre a detto Sindaco, sotto l’anno del signore 1252.
0599 – Fermo – Copia di alcuni atti fatti tra Giovanni di Mardone, cittadino e mercante romano, a nome proprio, e di Pietruccio, egualmente cittadino romano, suo socio da una parte e il Comune di Fermo dall’altra, sopra una certa somma di denaro, come più ampiamente è detto in quegli atti, fatti sotto gli anni, i mesi e i giorni ecc. come in quegli atti, e soprattutto sotto l’anno del Signore 1252.
0600 – Fermo – Lettera Apostolica in forma di Bolla di Urbano VI, Pontefice Massimo, con la quale ordina al Sig. Giovanni da Fermo, Rettore della Chiesa Parrocchiale di S. Gregorio dal porto di Fermo, affinché diligentemente si informi di tutti i beni mobili a debito e a credito un tempo di Domenico, pievano della pievania di Santo Stefano da Monte Santo, e Collettore della Camera Apostolica che lo stesso aveva al tempo della sua morte, e allo stesso ordina che esiga e recuperi a nome di detta Camera e quanto prima procuri di riferire fedelmente alla Camera Apostolica ecc. come più ampiamente detto in quella lettera. Sotto la data, Lucca, nell’anno decimo del Pontificato.
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