Grassi p. Antonio beato, Fermano. TESTAMENTO
«Confesso fermamente, che voglio vivere e morire nella santa fede del mio Signore Gesù Cristo. Credo tutto quello che si contiene nel Simbolo degli Apostoli; tutto quello che crede la Santa Madre Chiesa; abomino e detesto tutto quello che abomina e detesta la Santa Madre Chiesa; ed in questa santa fede mi rallegro di stare e voglio sempre perseverare, nonostante qualsivoglia tentazione. Son certo che Gesù Cristo Signor nostro per sua somma clemenza non negherà mai la sua misericordia all’anima contrita che la domanda; perciò gli domando umilmente perdono di tutte le offese che gli ho fatto; e me ne pento e dolgo con tutto il cuore, non già per timore della morte, né di qualsivoglia pena, ma solo per la considerazione dell’offesa della Divina Bontà; e supplichevolmente gli chiedo misericordia e vita eterna, e spero d’ottenerla per i meriti della sua santissima passione e morte, e per i meriti ed intercessione della Santissima Madre Maria e di tutti i Santi.
Ringrazio di cuore l’istesso mio dolcissimo Redentore Gesù Cristo degl’innumerabili benefici che mi ha fatto, particolarmente dell’infinito amore che mi porta; e gli dono il cuor mio e tutto me e mi rimetto in tutto e per tutto alla sua divina volontà; in lui credo, in lui spero, lui amo ed amerò sopra ogni altra cosa in eterno; perdono con ogni affetto a qualsivoglia persona, che mi avesse giammai offeso in vita mia, desiderandole da Dio ogni bene; e così domando perdono a qualunque io avessi giammai offeso in vita mia; desidero ai vivi ed ai defunti riposo e perdono, alla Santa Chiesa pace e concordia, ed a tutti noi peccatori grazia, misericordia, vita e gloria eterna; ed al Padre, al Figliuolo ed allo Spirito Santo, un istesso Dio degnissimo d’infinito amore, sia lode, onore e gloria per tutti i secoli de’ secoli».
Nota. Il Beato Antonio Grassi nato a Fermo nel 1592 e ivi morto nel 1671 preposito dei Preti di san Filippo, è stato beatificato nel 1900 e costituisce un’autentica gloria della città e dell’archidiocesi di Fermo che lo ha onorato “padre dei poveri e angelo della pace”. Cfr. Libro: CECARINI Giuseppe. “Il beato Antonio Grassi” Fermo 2009 pp. 72-73 Memoria liturgica annuale il 15 dicembre
Notizie.
Prete dell’Oratorio di San Filippo Neri. Nacque a Fermo il 13 novembre 1592 da nobile famiglia e fin da fanciullo incominciò a frequentare la chiesa di Santo Spirito, officiata dai Padri dell’Oratorio della Congregazione filippina. Vi entrò stabilmente il giorno 11 ottobre 1609.
Il 17 dicembre 1617, dopo un’intensa preparazione spirituale e culturale, fu ordinato sacerdote. Benché per naturale inclinazione si sentisse portato per una vita ascetica, incominciò subito a svolgere un intenso apostolato di catechesi in mezzo al popolo, inculcando una fervida devozione verso l’Eucaristia e verso la Madonna. Trascorreva molte ore al confessionale e alla direzione spirituale delle persone che si rivolgevano a lui. Per aiutare i poveri si privò anche dei suoi effetti personali.
Nel 1625 andò pellegrino a Roma per lucrare le indulgenze dell’anno santo e visitare i luoghi frequentati da san Filippo Neri, di cui si sentiva figlio devoto. Ogni anno andava a piedi in pellegrinaggio alla Santa Casa di Loreto. Ogni sabato, sempre a piedi, si recava al santuario di Santa Maria a Mare.
Nelle sue prediche e nei colloqui con la gente parlava molto di carità fraterna, stimolando tutti a vivere in pace e scambievole fratellanza. Soffrì molto nella rivolta del grano del 1648, che sparse sangue e seminò rovine. Dal 1635 nominato superiore dell’Oratorio filippino fermano, confermato ogni anno fino alla morte, avvenuta il 13 dicembre 1671.
Fu beatificato dal papa Leone XIII il 30 settembre 1900.
Libro di CECARINI Giuseppe. “Santi e beati particolarmente venerati nell’arcidiocesi di Fermo”. Fermo 2014 p. 59