Anno 934 circa
Le reliquie del corpo di Santa Vittoria traslate da Farfa sul Monte Matenano nella Marca Fermana.
(Destructio Chronicon Farfense I p.36 e 303)
Fu Ratfredo a trasportare il corpo di santa Vittoria, dalla Sabina al luogo ora abitato, cioè sul Monte Matenano. Conferì a questo molti altri benefici e fu Ratfredo che fece di nuovo fabbricare e consacrare la chiesa e il monastero (…). Recuperati e restituiti al monastero questi e molti altri luoghi antichi, incominciò a imporsi per la sua grande potenza ed arricchì il monastero; soprattutto perché nipote del re e dotato di intelligenza e di prudenza negli affari secolari; non altrettanto erudito nella scienza di Dio, poiché lo studio della dottrina dell’Ordine Regolare, come lo studio della Religione in genere e di ogni altro ramo della scienza, era venuto meno nel regno Italico, per le devastazioni dei pagani. Però, secondo l’istruzione che aveva, fu molto buono e molto utile ai suoi fratelli.
(Chronicon Farfense I p. 303) Il corpo di Santa Vittoria portato via dalla Sabina dall’ahate Rafferdo è venerato nel luogo dov’è oggi e qui <nella Marca, sul monte Matenano> ha portato molti benefici.