BIMBI PREMORTI O MORTI SENZA BATTESIMO: la speranza del Paradiso è valida (Carlo Di Amedeo)

PER I BIMBI MORTI SENZA ESSERE BATTEZZATI C’E’ SPERANZA DEL PARADISO. 19 gennaio 2012 Benedetto XVI ha approvato il documento della Congregazione per la dottrina della fede, intitolato «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati». Vi è scritto che «la misericordia di Dio vuole che tutti gli esseri umani siano salvati» e che «la Grazia ha priorità sul peccato». Questa affermazione supera la localizzazione restrittiva del limbo per i bimbi non battezzati. Non esiste un limbo che segrega ed emargina i non battezzati mentre la vita dei salvati in Cristo è totale pienezza. Fin dai secoli passati, la Chiesa invitava i genitori in caso di feto abortito a desiderare e pregare la salvezza del figlio non battezzato. Vedi la Dichiarazione 19 aprile 2007 della stessa Congregazione.
Per capire, serve pregare sempre e chiedere di pregare. La preghiera dei credenti porta salvezza (Matteo 24,22) e libera dal male. “Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi… e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è Signore” (Fil 2, 10 – 11).
Capire come mai la Chiesa il 28 dicembre fa la liturgia a memoria dei Santi INNOCENTI trucidati da Erode (Matteo 2,17), mentre la gente allora non conosceva il Messia Gesù. Sono onorati perché stanno in Paradiso.
Capire che la Chiesa ha nel Messale Romano la liturgia per i bimbi defunti non battezzati. I cristiani, nella speranza, invocano la Divina Misericordia per i bimbi non battezzati che vanno in Paradiso ad opera del desiderio di battesimo espresso per loro dalle preghiere dei credenti in Cristo.
Capire che la Chiesa parla di Battesimo di desiderio, in mancanza del rito dell’acqua santa. Come i genitori chiedono il Battesimo per gli infanti neonati, così i genitori possono volere il dono della Grazia anche per i bimbi morti senza Battesimo. Foss’anche in caso di aborto.
Dante non è teologo quando materializza l’inferno come una fossa terrestre e materializza il Limbo in un prato, pure il Purgatorio fantasticato come una collina del pianeta terra, e le stelle come località del Paradiso. Invece i defunti restano UNITI IN CRISTO come esseri spirituali non su basi materiali. (Ef 4,4)
Capire come l’intera Chiesa trionfante, purgante, pellegrina in terra, è realtà di Corpo mistico di Cristo con l’opera dello Spirito Santo. Dio si pone come partecipazione finale per gli esseri umani. Leggere san Paolo nella prima lettera a Timoteo 2, 4. Vaticano II, Gaudium et Spes 19 e 22. (*) Tutti si salvano in Cristo < a meno che non lo rifiutino> perché Dio ha potere di fare cose impensabili per l’uomo. Vedi S. Paolo agli Efesini 3,20. Lettera 1 Cor 15, 22 Cristo dona a tutti la vita perché ha restaurato la natura umana. Isaia 64,4 per l’inimmaginabile.
Eva, moglie di Adamo non va insultata (come non va insultato nessun peccatore) perché c’è la salvezza in Cristo per chi l’accoglie e si salva. Vedi S. Paolo ai Romani 5, 19 anche per Adamo salvato.
Nella santa Croce il sangue di Cristo unisce ogni essere umano a Dio, anche i bimbi non battezzati. Vedi S. Paolo ai Colossesi 1, 19 s. E lo Spirito Santo, in gemiti, tutto raccoglie e salva: vedi S. Paolo ai Romani 8, 21.
(*) Il PARADISO PER I BIMBI morti senza essere stati battezzati e per i bimbi morti prima della nascita (=premorti). San Paolo nella prima lettera a Timoteo (1Tim 2, 4) dice che il Salvatore vuole che tutti gli esseri umani si salvino. Il Concilio in Gaudium et Spes (GS 19) dichiara che la ragione più alta dell’essere umano consiste nella sua VOCAZIONE alla comunione con Dio; e richiama l’intimo e vitale legame con Dio. Come pensare che anche i bimbi non battezzati o abortiti o embrioni distrutti, possano arrivare alla comunione con Dio in Paradiso? Isaia 64, 3 profetizza: “Mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito, occhio non ha visto che un Dio, fuori di te, abbia fatto tanto per chi confida in lui.” A confidare sono i genitori della piccolissima creatura umana non battezzata. Il Siracide (1,8) dice che il Signore ha creato la Sapienza e l’ha donata con generosità ad ogni mortale. Geremia profetizza che l’alleanza dell’Arca di Mosè avrà ulteriori novità : “ Quando vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei giorni – oracolo del Signore – non si parlerà più dell’arca dell’Alleanza” Ger 3,16.
Il Concilio fa riferimento al fatto che “ Con l’incarnazione, il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni essere umano. Cristo è morto per tutti (Romani 8,32). La VOCAZIONE dell’essere umano è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale. Tale e così grande è il mistero dell’essere umano”. Per questo i credenti possono pensare che Dio vuol salvare i bimbi non battezzati, per il desiderio di battesimo da parte dei genitori. San Paolo spiega agli Efesini (4,4): “ Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra VOCAZIONE”. Ed ai Romani (8,21) parla della redenzione di ogni essere creato: “ nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio”. Questa liberazione possiamo riferirla anche ai bimbi non battezzati.
Tutto proviene da Cristo. San Paolo dice ai Romani (5,19) “ Infatti come per la disobbedienza di uno solo, tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti”. Ai Corinzi (1 Cor 15, 22) “ Come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno al vita in Cristo”. Questa vita in Cristo è possibile per i bimbi non battezzati e premorti, su desiderio di battesimo da parte dei credenti in Lui, nella fede della Chiesa. La spiegazione è scritta a Timoteo (1 Tim 2, 5): “Gesù ha dato se stesso in riscatto per tutti”. Con gioia diamo gloria, come dice agli Efesini (3,20): “ A colui che in tutto ha potere di fare molto di più di quanto possiamo domandare o pensare“.
In ogni caso e con piena umiltà ci sottomettiamo ad ogni la decisione di Santa Romana Chiesa, fedeli al suo insegnamento.

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