NEPI GABRIELE – IL PICENO ROMANO – breve sintesi geografica in “Il Piceno nei classici Greci e Latini” Fermo 2010 pp. 4-5
Il Piceno si estendeva dall’Esino al Matrino
Secondo Plinio, prima dei Piceni la regione era abitata dai Siculi e dai Liburni (Ibid); Truento era ciò che rimaneva del loro dominio in Italia. Ancona e Numana erano state fondate dai Siculi fuggiti alla tirannia di Dionigi (380 a.C.). Ancona costituiva l’unica colonia greca. Dopo vari scontri, alleanze e federazioni, i Piceni entrarono nell’orbita di Roma e sebbene avessero sostenuto i Romani nelle guerre puniche, subendo tutti i danni relativi e sebbene avessero fornito audaci marinai alla flotta romana, il loro nome non compare più nella storia fino allo scoppio della Guerra Sociale (91-89 a.C.). Di essa parlano Appiano (Bellum Civile I, 46, 48); Livio (Epit. LXXIV LXXVI), Orosio (V), Floro (III, 18). Nel 49 a.C. Caio Giulio Cesare occupò il Piceno senza incontrare resistenza come vediamo nei passi che riportiamo del De Bello Civili. Nelle guerre civili tra Vitellio e Vespasiano (69 d.C.) la regione fu occupata dalle forze di quest’ultimo (Tacito, Hist. III, 42). Fiorente provincia durante l’Impero Romano, sebbene decaduta dall’antica potenza e ridotta nel numero degli abitanti (Plinio parla di una ricchissima moltitudine, un tempo: quondam uberrimae multitudinis, III, 13), tuttavia ebbe notevoli ed importanti città. Erano: Ancona, Fermo, Ascoli, Atri e Teramo, le quali erano colonie. Altre Comunità erano: Truento, Castro Truentino, Potenza, Numana, Cupra Marittima, Falerone, Urbisaglia, Tolentino, San Severino Marche, Treia, Cingoli, Ricina, Pausola (odierna Corridonia), Civitanova. Troviamo poi che il Piceno nel tardo impero insieme alla Flaminia costituivano un quid unicum comprendendo a nord parte del territorio degli Umbri. Successivamente Flaminia e Piceno vennero separati e il Piceno diviso in Picenum Suburbicarium corrispondente alla quinta regione di Augusto e Picenum Annonarium nome dato al tratto tra l’Esino ed il Rubicone in precedenza chiamato Ager Gallicus e poi ai tempi di Augusto passato agli Umbri (Cfr. Lib. Coloniarum, Paolo Diacono II, 19).
Nella Guerra Gotica, subì le conseguenze relative, mentre Osimo fu ripetutamente occupata da Belisario. Cacciati i Goti dall’Italia il Piceno passò all’Esarcato di Ravenna continuando così a dipendere dagli imperatori greci fino alla fine dell’Esarcato. Si venne poi alla Pentapoli costituita da Ancona e Numana, Senigallia, Fano, Pesaro, Rimini.
Era la Pentapoli Marittima. V’era anche la Pentapoli montana costituita da Urbino, Fossombrone, Cagli, Jesi, Osimo, Gubbio.
Nella V Regione corrispondente al Piceno:
Ancona
Numana
Osimo (Auxjmum)
Cingoli (Cingulum)
Potentia Picena (Potenza Picena)*
Tolentino (Tolentinum)
San Severino Marche (Septempeda)
Cluentum vicus (Civitanova Marche)*
Pausulae (Corridonia)
Urbs Salvia (Urbisaglia)*
Falerio (Falerone)
Fermo (Firmum)
Ascoli Piceno (Asculum Picenum)
Truentum*
* = Antiche diocesi
\\\\\nella VI Regione \\\\
Camerino (Camerinum)
Matelica (Matilica)
Iesi (Aesis)
Senigallia (Sena Gallica)
Ostra
Pitinum Mergens
Sant’Angelo in Vado (Tifemum Metaurense)
Fossombrone (Forum Sempronii)
Fano (Fanum Fortunae)
Pesaro (Pisaurum)
Urbino (Urbinum)
Argomenti
Notizie Recenti
- 23.2.2021 A MONTELPARO (FM) AFFRESCHI DEL SECOLO XV DELLA SCUOLA FARFENSE DI META' SECOLO XV.Notizie di Crocetti Giuseppe
- 23.2.2021 A SERVIGLIANO (FM) gli affreschi del XV secolo della scuola pittorica di Santa Vittoria in Matenano
- 13.2.2021 SAN GIUSEPPE MINISTRO DEL NEONATO SALVATORE
- 24.1.2021 PASQUALETTI OLINDO LATINISTA
- 9.8.2020 XXII domenica T. O. anno A Blasi don Mario parroco Evangelizzazione
- 9.8.2020 Domenica XXI tempo ordinario anno A Blasi Mario Parroco evangelizza
- 9.8.2020 Blasi don Mario Parroco domenica XX tempo ordinario anno A
- 9.8.2020 Blasi Mario evangelizza domenica XIX anno ordinario anno A fiducia Dio Salva
- 2.8.2020 SACERDOTE DIOCESANO FERMANO E RELIGIOSO FIGLIO DELL'AMORE MISERICORDIOSO DON LUIGI LEONARDI 1899-1958
- 18.7.2020 RITROVAMENTO DELLA TOMBA DI SAN PIETRO BASILICA Pio XII 1950 sintesi di mons. Igino CECCHETTI di Penna san Giovanni (MC)