POESIE DI S. GIUSEPPE DA COPERTINO dal libro del Buti, R. Vita del Servo di Dio P. S. Giuseppe da Copertino. Vienna 1682
Esortazione all’anima nostra Alzati, anima mia \ versi numero 58 (Buti pagina 133 )
A Gesù Cristo O bel mio buon Gesù vv 10 (Buti pagina 134 )
Consolami tu Gesù, Gesù. Gesù vv 8 (Buti pagina 69 )
Vorrei venir lassù Gesù, Gesù, Gesù (2) vv 20 (Buti pagina 132 )
Vieni Amor divino vv 73 (Buti pagina 135 )
Offerta Dolce Gesù vv 6 (Buti pagina 145 )
Affetti Quanto, quanto pietoso vv 15 (Buti pagina 145 )
Alla Vergine ss.ma Deh, gloriosa Vergine vv 9 (Buti pagina 132 )
Alla Vergine ss.ma Salve, Regina vv 6 (Buti pagina 137 )
Annunciazione: Incarnazione Cosa grande vv 26 (Buti pagina 137 )
Visitazione Se n’andava vv 59 (Buti pagina 140 )
Nascita di Giovanni Battista Allegria su vv 34 (Buti pagina 141 )
Natale di Gesù Cristo A canti sonori vv 45 (Buti pagina 150 )
Chi vuol veder Gesù vv 6 (Buti pagina 132 )
Venite Pastori vv 159 (Buti pagina 146 )
Caro mio buon Gesù vv 42 (Buti pagina 136 )
A Cristo bambino Bambino mio vv 12 (Buti pagina 132 )
Maria canta la Ninna nanna Dormi, dormi vv 36 (Buti pagina 138 )
Sui Magi Oh, che ricco tesoro vv 36 (Buti pagina 144 )
Gesù parte e dialoga con Maria Giunta, o madre vv 61 (Buti pagina 143 )
Invettiva al mondo Mondo, mondo vv 8 (Buti pagina 137 )
Vanità Donna non ti fidare vv 9 (Buti pagina 146 )
Alla Ss. Croce O bella volontà vv 9 (Buti pagina 131 )
Strumenti della Passione Lancia … vv 12 (Buti pagina 131 )
Cristo patisce Mentre nel legno vv 18 (Buti pagina 143 )
Al Costato di Gesù O bella grazia vv 6 (Buti pagina 139 )
Dialogo tra il peccatore e Gesù Guardate o gente vv 64 (Buti pagina 145 )
Gesù resuscitato Allegrezza, o cuore vv 48 (Buti pagina 143 )
Gesù mio vv. 6 (Buti pagina 132 )
E’ resuscitato vv 6 (Buti pagina 137 )
A Cristo nell’ascensione Senti, sentti anima vv 12 (Buti pagina 138 )
Mentre al ciel ten vai vv 6 (Buti pagina 134 )
Pentecoste Fuoco di Santo Amore vv 6 (Buti pagina 135 )
Alla SS. Trinità O Santa Trinità vv 35 (Buti pagina 141 )
Sul Santissimo Sacramento Ostia vv 6 (Buti pagina 139 )
La via stretta Chi in Paradiso vv 6 (Buti pagina 139 )
Su S. Maria Maddalena O ben avventurata vv 5 (Buti pagina 134 )
Su S. Caterina da Siena Fortunati tesori vv 35 (Buti pagina 149 )
Su S. Francesco Fortunato ferito vv 5 (Buti pagina 135 )
Su S. Bonaventura O ottimo dottore vv 12 (Buti pagina 135 )
Ai Francescani Cappuccini vv 12 (Buti pagina 526 )
Scuse del poeta Chi questi versi vv 21 (Buti pagina 142 )
= CANTICO DEL BENE Chi fa ben vv (Buti pagina 246 )
\
ESORTAZIONE ALL’ANIMA NOSTRA
= Alzati anima mia, alzati su,
scaccia dagli occhi tuoi il sonno grave,
suona la tua voce dolce e soave,
per far l’orazione al buon Gesù.
Alzati anima mia, alzati su.
= Alzati anima mia, non stare più giù,
come cade vero morto, e qui sepolto,
alzati, vedrai quel vago volto
splendente più del sole, buon Gesù,
alzati anima mia, alzati su,
giacché ti chiama il nome di Gesù.
= Alzati anima mia alzati su,
alzati, ormai spunta l’Aurora,
Aurora bella, che ogni anima innamora,
la quale è messaggera di Gesù.
= Alzati anima mia, alzati su,
alzati ché ormai è uscito il sole,
alzati su, a cogliere le viole
per fare la ghirlanda al buon Gesù.
Alzati anima mia alzati su.
= Alzati anima mia, alzati su,
alzati e senti quella voce amena,
che fanno tutti i cori dei beati,
che lodano Gesù a bocca piena,
e tu anima mia lodano quaggiù.
Alzati anima mia alzati su.
= Alzati pastorella, alzati su,
alzati che ormai è uscito il sole,
alzati pastorella, ecco le viole,
formane la ghirlanda al buon Gesù,
alzati pastorella, alzati su.
= Ama, ama, anima mia, ama chi ti ama,
rispondi al tuo caro Gesù che ti chiama.
Amasti, anima mia, amasti,
il cuore al tuo caro Gesù tu donasti.
= Vero spasso dell’anima
Dio mio, chiara bellezza
accendi il cuore mio con la tua vaghezza,
quando ammiro te solo,
così farò così felice volo,
che ogni cosa lasciando,
Gesù mio te solo gustando,
non più terreni gusti,
ma solo il volto tuo contempli e gusti.
= O carcere amorosa
dove è il celeste sposo Gesù
Gesù prendi il mio cuore,
e non me lo rendere più,
se non lo trovi pulito e netto
supplisca il tuo cuore
Gesù sposo mio diletto.
= Vieni, vieni Gesù, mio creatore
infiamma il mio cuore,
vieni, vieni Gesù mio clemente,
e acquieta la mia mente.
Vieni, vieni e non tardare,
che senza te, Gesù mio, non posso stare.
\\ ==== \\
A GESU’ CRISTO
O bel mio buon Gesù,
deh, dammi del tuo amore,
acciò possa quaggiù
servirti con fervore,
e non offender più,
te caro mio Signore:
nell’altra vita poi
godere con i santi tuoi
lassù in Paradiso
il tuo dolce e bel viso.
\\ === \\
CONSOLAMI TU
Gesù, Gesù, Gesù
vieni, vieni consolami tu,
vieni e brucia questo mio cuore
col tuo divino amore.
Vieni, vieni e non tardare
che più non posso stare
senza di te Gesù.
Vieni, vieni consolami
\\ === \\
VORREI VENIR LASSU’
= Gesù, Gesù, Gesù
deh, tirami lassù,
lassù in Paradiso
che là godrò il bel viso,
là ti posso più amare
e con gli angeli lodare
Gesù, Gesù, Gesù.
non vorrei star più quaggiù,
vorrei venire lassù.
= Caro mio buon Gesù,
quando sarà quello di,
che t’ammirerò di cuore
e ti servirò con fervore,
perché altro non penso io,
solo amarti Gesù mio.
= Gesù caro mio Signore
fa che ti serva ogni ora
con tutto il cuore,
dopo fa come ti piace,
ho fammi guerreggiare o stare in pace.
\\ === \\
VIENI
Amor divino,
o caro mio Signore,
deh infiamma il mio cuore
del tuo divino amore
e come l’hai infiammato
Gesù mio ti sia donato.
= Gesù speranza mia
lava, lava l’anima mia
col tuo sangue, Gesù
che non t’offenda più.
= Gesù, Gesù, Gesù
vieni, vieni consolami tu,
vieni infiamma il mio cuore
del tuo divino amore,
vieni, vieni non tardare
perché più non posso stare
senza di te Gesù,
vieni dunque, consolami tu.
= Gesù mio Redentore
io ti dono l’anima e il cuore,
sudori, fatiche, e parole
con purità di cuore,
acciò sempre possa io
amarti, lodarti e servirti Gesù mio.
= Vieni, vieni creatore
vieni dentro questo mio cuore,
vieni, vieni con la tua fiamma ardente,
vieni illumina questa mia mente
acciò sempre ti possa amare,
e in eterno o mio Signore ti possa lodare.
= Gesù mio, Gesù mio,
infiamma, infiamma questo mio,
e dopo che l’hai infiammato
a te sia donato,
se non lo trovi pulito e netto
su il supplisca il tuo amore al mio difetto.
= Gesù, Gesù, Gesù
quando verrò l’lassù
sciolto da queste pene,
che patisco quaggiù,
per far le mie voglie piene
in amarti il mio buon Gesù,
(non) altro ho da pensare io,
solo in amare te Gesù mio.
= Vieni, vieni Amore divino
vieni, vieni, Gesù bambino,
vieni, vieni non tardare
questo mio cuore ti vuole amare
vieni, vieni Gesù mio
che languisce per te il cuore mio
vieni, vieni con grande splendore,
ardi e brucia questo mio cuore.
= Se ne viene il bel Bambino,
tutto divino, tutto divino,
se ne viene con un grande ardore,
arde il mio cuore, arde il mio cuore
quando ammiro il tuo bel viso
escono raggi di Paradiso,
quando miro i tuoi begli occhi,
saette mi scocchi, saette mi scocchi
e ferisci questo mio cuore
tutto d’amore, tutto d’amore.
= Ama, ama anima mia,
ama, ama il buon Gesù
poiché del tuo amore
gode, gode il buon Gesù.
O quant’è grande il suo divino amore
e non è (capiente) questo mio cuore,
oh, che giubilo mio buon Gesù
e non si trova altro amore
se non amare il buon Gesù.
\\==\\
OFFERTA
Dolce Gesù, dolce amore,
dolce speranza, dolce il mio cuore,
dolce signore d’ogni mia via,
dolce signore dell’anima mia.
Dolce Gesù, dolce Gesù
piglia il mio cuore e non meno rendere più.
\\==\\
AFFETTO
Quanto, quanto pietoso,
quanto sei amoroso
mio caro dolce Gesù.
Come, come mi si accende il cuore
contemplando l’amore,
che grandissimo porti tu.
= Se penso a quel che so,
ti conosco Creatore,
t’ammiro Redentore,
se l’occhio poi a me dò,
ti comporti da Padre,
mi accarezzi da Madre,
anzi qual madre tanto sangue
spargi per me,
mentre il tuo cuore langue.
\\===\\
ALLA VERGINE SANTISSIMA
Salve Regina,
rosa senza spina,
giglio d’amore,
madre del signore,
fammi questa grazia,
che non mona peccatori.
***\\
ALLA VERGINE SANTISSIMA
Deh, gloriosa Vergine santa e pia,
deh, volgi lo sguardo
e le mie preghiere intendi!
Io tra le colpe involto
temo mirare il volto
del tuo Figliolo Dio.
Or dunque chi lo placherà?
= Rispondi: “Io!”
\\***\\
INCARNAZIONE DEL VERBO
Cosa grande in carne pura,
Creatore e creatura,
cosa grande ha fatto amore
creatura il Creatore.
= Correte, anime belle, a ritrovar Gesù
che in braccia di sua Madre se ne sta,
correte e non tardate, se l’amate,
correte con fervore
che vi ferisce il cuore
col suo divino Amore.
= Caro mio buon Gesù
che dal cielo sei disceso,
per portare la soma e il peso,
debitore per me ti fai,
tu patisci pene e guai.
Tu mi chiami, tu m’aspetti,
tu scancelli i miei difetti,
tu non cessi di chiamarmi,
al ben far sempre aiutarmi.
Tu mi tiri a dolce vita,
come vera calamità,
Re di Re, dolce Signore,
fammi degno del tuo amore.
Tu dal cielo disceso sei
esaudisci i preghi miei.
\\***\\
VISITAZIONE
= Se n’andava sola sola
di Dio Madre, e figliola,
se n’andava con gran fretta
a vedere Elisabetta,
che era gravida di Giovanni,
benché fosse di molti anni,
e subito che il suo saluto
dal Battista consentuto
cominciò a saltare
e nel ventre materno
diceva: “Sii benvenuto, o Verbo eterno”.
Elisabetta vecchiarella,
così disse alla Verginella:
“Tra le donne Benedetta sei già tu,
perché sei Madre del buon Gesù.
Il Gesù celeste frutto
e Redentore del tutto.
E donde viene, ch’io
dalla Madre di Dio
sia visitata,
e anche salutata.
O virtù dell’umiltà
di perfetto amore e carità.
= O Santa Verginella,
che sotto nome di Grottella
oggi sei onorata,
per avere visitata
Elisabetta tua cucina,
salva me d’ogni rovina.
Da te, vecchia Elisabetta
l’anima mia sia protetta
e prega di Maria il Figlio
che mi scampi dal periglio,
pregalo perché è Dio,
digli che mi perdoni il fallo mio.
E tu Santo Gioacchino
non lasciare me meschino
tra disturbi e malinconia,
ché sentendo tu Maria
salutasti e stesti lieto,
fa’ il cuor giocondo e lieto,
Gioacchino Padre di quello.
E tu Giuseppe vecchiarello
che presente vi stavate,
deh, per me Gesù pregate,
pregate per me Gesù
che non l’offenda più.
E tu, Gesù mio,
non fare più ch’io
ti offenda, ma sempre t’ami,
ché altro tu non brami.
E anche io ho desio
solo amar te solo, Dio.
E se il santo Precursore
alla presenza del Signore
dalla macchia fu un nettato,
così io dal mio peccato
per lo sguardo tuo ardente
diventi amoroso penitente.
\\==\\
NASCITA DI GIOVANNI PRECUSORE
= Allegrezza su, su
è nato il Precursore di Gesù.
È nato Giovanni Battista,
nessuno si attrista,
con allegro cuore
invochi il nome del santo Precursore.
O santo Precursore,
cugino del Signore,
Santo e innocente
fanciullo e penitente
pieno di purità,
di zelo, amore divino e carità,
tu (annunci) l’Agnellino.
O santo Battistino
aggiusta il mio pensiero,
ma che solo come tu
ami il buon Gesù.
Tu che nel ventre materno
vedesti la Madre del Verbo eterno,
fa’ che questo mio cuore quieto
stia sempre e ami Dio,
né seguiti il mondo rio,
tu che in deserto oscuro
andasti per star sicuro
dal demonio e dal mondo
e ivi dal profondo
liberati molta gente,
aiuta me penitente.
Tu benché santificato
nel deserto sei andato
per servire il grande Dio,
deh, fa che anch’io
lo serva con puro cuore
o santo Precursore.
ALLA NASCITA DEL S. BAMBINO
A canti sonori,
a feste giulive,
a suoni canori,
a danze festive,
correte pastori,
ché l’Angelo vi invita,
vedrete stupori
con gioia infinita.
Vedrete Maria,
che allatta un bambino,
saprete che sia
un parto divino.
Giuseppe lo vagheggia,
lo stringe e l’abbraccia,
lo serve, lo vagheggia,
lo tiene tra le braccia.
Due vili giumenti
riscaldano un Dio,
o rari portenti,
chi mai più lo udìo.
Su dunque pastori,
correte, dorate,
offrite di cuori, e
doni portate.
Al nato bambino
che lieto vi mira
con ciglio divino
e grazie vi spira.
Pregate Maria,
Signora del mondo,
che il Figlio vi dia
con viso giocondo.
E mentre nel petto
astretto l’avrete
con dolce diletto
cantando direte:
O dolce bambino,
tu porti nel viso,
per vero destino
un bel Paradiso.
Umili ti preghiamo,
o Dio umanato,
ché con te godiamo
nel Regno beato
Amen
\\====\\
CHI VUOL VEDERE GESU’
Chi vuole vedere Gesù questo Natale
una buona preparazione bisogna fare.
Chi farà questa troverà la via,
il grande presepio, Gesù e Maria.
Chi farà questo con purità di cuore
vive contento e poi felice muore.
\\***\\
VENITE PASTORELLI A RIVERIR GESU’
Venite, pastorelli, a riverir Gesù
che è nato in una stalla
sopra il fieno e la paglia,
venite, pastorelli, venite su
a riverir Gesù
\ Andiamo, compagni, andiamo su.
Le pecorelle lasciamo,
a Gesù andiamo
che sta con la mamma
in una capanna.
Andiamo su, su
A riverir Gesù.
= Eccoci arrivati
tutti infuocati
alla capannella.
Ecco Maria bella
e Gesù tenerino
bello piccino.
Pastorelli su, su
riveriamo Gesù.
= E diciamo intanto
la zampogna sonando:
“ Gesù bambino
benigno e pio
perché sta nel fieno
che è di freddo pieno?
vieni nel nostro cuore,
lascia il fieno, Signore.
Vieni, vieni, su, su
nel nostro cuore, Gesù.
= Il petto è la stalla,
i pensieri, la paglia,
il bue è l’intelletto,
e l’asino il difetto.
La memoria nostra
Deh, sia tutta la vostra.
Vieni, vieni, qua, su
a riposar Gesù.
= E sia il nostro petto
di peccato da te netto,
l’intelletto e la memoria
servano per tua gloria
acciò non ti offendiamo più.
Perdonaci Gesù.”
= Poi cantavano
e Gesù lo davano
dicendo con prestezza:
“Allegrezza, allegrezza
è nato il Messia
figliolo di Maria.
Questo farà,
che salverà
il peccatore
dal grave errore.”
Poi con voce pia
Dicevano: “ Viva Gesù e Maria.”
= E gli angelici cori dicevano poi:
“Gloria, Gloria sia
al Padre Dio lassù
che è nato in terra il suo Figliol Gesù.
Né sia quaggiù
la guerra più.”
= Finivano quelli.
E i pastorelli
dopo aver dato
a Gesù nato
una ricottella
con una pecorella,
cominciarono la nanna
a cantar a Gesù con la sua mamma:
“ Dormi, dormi, figliolino
del Paradiso cittadino
nella culla del mio cuore
dormi, dormi, o Signore.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e a te diletta mamma.
= Dormi, dormi o bel Bambino
nelle braccia di tua mamma.
Prendi pur caro riposo.
Dormi, dormi o grazioso.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e sviscerata mamma.
= Dormi, dormi, mammolino
ti dia gusto per amore
il mio seno pudico e santo
abbellir di dolce canto.
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara innamorata mamma.
= Dormi, dormi, o fanciullino
O figliol non più veduto,
ché hai in te sì bella grazia,
deh, or dormi e fammi sazia.
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e avventurata mamma.
= Dormi, dormi, Signorino
dolce ben, vera speranza,
ché di cuore io t’adoro
o divino mio tesoro.
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua felice e fortunata mamma.
= Dormi, dormi, grandezza
Del Paradiso ogni bellezza.
Dormi ora, dormi tu
O dolcissimo Gesù
E fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e dolcissima mamma.
= Dormi, dormi poverino
poverin fatto per me.
Dormi ora e fa la nanna
con la tua cara mamma.
= Dormi, dormi, o gran figliolo
del gran Padre onnipotente
e con me tua bella mamma
fa’ ninna, fa’ la nanna.
= Dormi, bello d’ogni bello
candidissimo figliolo
e nel seno di povera mamma
fa’ la ninna, fa’ la nanna.
= Dormi, Amore, dormi, o sole
Sole, del sole assai più bello
nelle mie verginali braccia
riposare ormai ti piaccia.
Le tue membra alabastrine,
le tue membra piccinine
io tocco, stringo e abbraccio
e per te tutta mi disfaccio.
= Dormi, sol di ogni bellezza
Ché ti coprirò di rose
E in me felice mamma
Fa’ la ninna, fa’ la nanna
= Dormi pure, o mia grandezza
del gran Padre unico Figlio
ed in me devota mamma
fa’ la ninna, fa’ la nanna.
= O bellezza sovrumana,
o altezza smisurata
e con me devota mamma
fa’ la ninna, fa’ la nanna.
= Non sdegnare, eterno Dio
e Signore di questo cuore
in tua bella e casta mamma
far la ninna, fare la nanna.
= E piangendo per amore
io ti rendo eterne grazie;
graziosissimo Signore
io ti dono l’anima e il cuore.
= O mio bello Figliolino
sei dell’anima ogni bellezza,
sei del cuore ogni grandezza
sei di me somma altezza
e in me, eletta mamma
fa la ninna, ha la nanna.
= Gesù, Gesù, Gesù,
se io non ti amo, non so più,
Gesù mio, se più saprei,
Gesù mio, più t’amerei,
t’amerei con tutto il cuore,
Gesù mio sei tutto amore.
\\***\\
A CRISTO BAMBINO
Bambino mio bambino
dammi, dammi un tantino
del tuo Amore divino.
Fallo, fallo bambino mio,
lo puoi far perché sei Dio.
Io ne prego Mamma sua
che lo faccia in grazia sua
= Quanto, quanto pietoso
il mio caro Gesù,
come non s’accende il cuore
contemplando l’amore
che grande mi fai tu.
***\\
A CRISTO NEL PRESEPIO
Caro mio buon Gesù,
caro mio buon Gesù
chi ti fece scendere dal cielo quaggiù?
Amore, amore, amore
per riscaldare il nostro cuore.
Gesù mio ti amerò.
Gesù mio servirò,
le tue glorie, le tue glorie canterò.
= Noi siamo fraticelli,
che veniamo alla capannella
per ritrovare Gesù,
e Maria Verginella
se noi la ritroviamo,
il cuore le doniamo,
a Maria verginella
che sta alla capannella,
e Gesù nella cestella
tra il bue e l’asinella.
= Fraticelli francescani,
di Francesco amati figli,
ognora Gesù chiamate,
la sua regola osservate
e cantate con fervore:
“Viva, viva Gesù amore.”
= Vieni, vieni consolami tu,
o dolce Gesù, o dolce Gesù,
e dammi un tantino
di quel tuo Amore divino
bambino mio Gesù,
bambino mio Gesù.
= Monache francescane,
di Francesco amate figlie,
ognora Gesù lodate,
verso il cielo navigate
e la sua regola osservate,
e poi … sempre cantate
e cantate con fervore:
“Viva, viva Gesù Amore
= Bambinello mio, Bambinello
Quanto sei vago, quanto sei bello.
A chi ti mira rubi il cuore
Col tuo Divino Amore.”
MARIA CANTA LA NINNA NANNA
“Dormi, dormi su nel letto,
dormi, dormi, o mio diletto.
Dormi, dormi Figliol divino,
dormi, dormi Gesù bambino,
e fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e diletta Mamma.
Figlio, se sonno non prendi,
questa mia poppa prendi
con la tua bella e santa bocca,
soavemente le mammelle tocca,
e fa la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e sviscerata mamma.
Figlio, se il latte a te non piace,
accendi il cuore mio con la tua face
del tuo ardente e infuocato amore
ché riposo darai a questo cuore.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara innamorata mamma.
Figlio di riposare non sei contento,
perché a rimirare il cielo tu sei intento
e pur dormendo lo puoi contemplare.
Dormi, dormi cuor mio non più vegliare.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua cara e avventurata mamma.
Figlio ha riposato il tuo divino viso
e sta elevato sul nel Paradiso.
Deh, prega il tuo caro Padre,
che benedica la tua cara Madre.
E fa’ la ninna, ninna, nanna
con la tua felice e fortunata mamma.
= Fra campagne tutto le ore
per ritrovare il Redentore,
fra pastori vo cantando
e per tutto vo gridando
con la lingua e con il cuore:
“Viva, viva Gesù amore.”
\\***\\
SUI MAGI
Oh, che tesoro
di mirra, incenso e oro
vedo da’ Magi portarsi,
tutti d’amore arsi,
al bello Mammolino
al mio Gesù divino.
Solo io scellerato
nelle colpe infangato
tanti re non invito,
ma sempre più ardito
in cambio di onorarlo,
altro non fo che sbranarlo.
= Ricorro dunque a te mia guida
che sei più d’ogni altra fida,
ricorro a te mia stella,
o Maria verginella
e da te guidato
verrò a riverire Gesù nato.
E in vece d’oro
gli donerò il cuore
che dal pianto lavato
sarà a lui più grato.
E in vece dell’incenso
gli darò il mio senso.
= Tu dunque o bel Bambino
piglia da me meschino
memoria, volontà e intelletto.
Per il pianto fatto netto,
ti prometto Gesù
di non offenderti più.
Bensì ti prego, umile
benché sia per le colpe vile
di non abbandonarmi,
e la tua grazia darmi.
E sii nel mio cuor presente
come fosti ai re dell’Oriente.
Amen
\\***\\
LA PARTENZA DI GESU’ DA MARIA
Dialogo
che questo tuo diletto unico figlio
tratto in lontano esilio
per dare la vita a altri, tempo è che io muoia.
Così comanda il Padre mio celeste
che io me ne vada veloce
ad abbracciare la desiderata luce
Dunque vorrai così
lasciar la madre afflitta in tante pene
e sconsolata e sola
quell’ultima parola
Mi ha il cuore ferito l’anima trafitto.
sfinita, come potrei
vivere lontano dal sole degli occhi miei?
da saetta mortale ferito a morte,
non sia colpo così forte
che mi trafigga il costato lancia crudele.
Madre le tue querele
a me tolgono la vita
e con forza infinita
pietà mi arresta e mi ritiene amore.
Più che il morir mi uccidere il tuo dolore.
che ti porsi bambino
non mi lasciare più viva, ohimè, languire,
figlio, in tanto cordoglio
io vivere più non voglio,
anzi per te la vita mia finire.
che turbar non ti devi
mentre rigida mente a te m’invola.
Deh, ricordati intanto,
che io vestii per morire il terreno manto,
e per questa sola ragione, tu madre sei.
Per dar con la mia morte al mondo afflitto
vita, salute, io bramo essere trafitto.
oh, me dolente prima
sospirata da te la morte mia.
il Padre mio vuole che tu resti viva.
Già non si deve al suo volere disdire.
non mi tenere più a bada,
deh, lasciami che io vada.
E’ ben tempo di morire.
Si sciolgano pure dalle tue mani i nodi
debbo da te partire
da catene più dure e più tenaci
devono queste mie membra essere attorte.
Cessino pure pietosi i cari baci,
mentre un bacio crudele mi chiama a morte,
me ne vado ad obbedire al Padre mio,
madre diletta a Dio.
\\***\\
INVETTIVA AL MONDO
Mondo, mondo, mondo,
chi nuota e chi va a fondo.
Mondo ingannatore,
chi inganna in tutte le ore.
Non me ne curo, no, (davvero)
se mi dici senza libertà, povero.
Se me n’hai da fare più, dimmelo (su)
ché io me ne difenderò con Gesù.
\\***\\
ALLA VANITA’ DONNESCA
Donna, non ti fidare se sei bella,
che bellezza mortale sempre non dura.
Se oggi sei la Diana stella,
tempo verrà che muterai di figura.
La morte non ti è madre, né sorella,
fino a che non ti conduca a sepoltura.
E dopo morta sarai dannata
donna senza giudizio, condannata.
\\***\\
IN DISPREZZO DEL CARNEVALE
Va via, carnevale
cagione di tristezza e d’ogni male.
Fuggi da me, va via,
solo voglio nel mio cuor entri Maria.
E non mi dare tormenti più
Ché amare io bramo solo il mio Gesù.
Tue parole profane
e le promesse vane
non voglio seguir già;
ma solo Gesù che a me la Grazia dà.
Fuggi dunque da me
crudele, empio tiranno, ma non re:
re solo è il grande Dio
che dà al petto mio
contentezza e gioia.
Ma tu mi dài noia.
Fuggi, non voglio amarti.
Disprezzo i tuoi inganni e le tue arti.
I tuoi vani contenti
mi sono duri tormenti.
E le tue dolcezze
Son piene di sozzure e di amarezze.
Solo amerò Dio.
E’ bene che chi ama me, l’ami anche io.
Te solo, o mio Gesù
amerò, né altro più.
Con te vivere vorrìa
nel cielo in compagnia
della tua cara Madre,
per lodarti con le celesti squadre.
Ti prometto, con tutto il petto,
di non seguirti, o carnevale,
brutto mostro infernale;
ma solo Gesù e Maria
che sono la salute dell’anima mia.
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ALLA SANTISSIMA CROCE
O bella volontà del mio Signore,
che sazia l’anima e fa contento il cuore.
A te mi abbraccio o croce sacra e santa
e a te lego ogni mio vano desiderio
ogni cura e onor del mondo reo.
A te, o croce, ogni speranza fisso
e a Gesù che Intel sta crocifisso.
E faccio dire a tutti in alta voce
che è tutto, un nulla senza santa croce.
STRUMENTI DELLA PASSIONE
Croce, spine, chiodi, flagelli e catene
perché date al mio Signore tante pene?
Che avete a fare con Dio?
Venite a me ché il peccatore sono io.
LANCIA: Dove (vai) a ferire?
Frena, lancia crudele, il tuo ardire,
e volgi il tuo furore,
ferisci me e lascia il mio Signore.
FIELE E ACETO: Quell’aceto e quel fiele
a me solo conviene, servo infedele
e non al Signore mio.
Datelo a me che il peccatore sono io.
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CRISTO CHE PATISCE
Mentre nel legno spietato
tra infuriate squadre
Gesù pendeva addolorato,
la sconsolata Madre
piangendo verso la croce
diceva con mesta voce:
= “ Oh, figlio gradito
chi così t’ha ferito?
Ah, ingrato peccatore
tu, tu sei stato il feritore.
Vedi come sta piagato,
solo questo è stato il tuo peccato.
= Ahi figlio, ahi figlio
ad altro non assomiglio,
che ad una terra arata
di spine circondata,
da ferri squarciata
e da vomere spalancata.
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AL COSTATO DI CRISTO
O bella grazia del mio Signore
che sazia l’anima e fa contento il cuore:
non più terreni gusti,
ma solo il volto suo contemplare gusti.
Deh, mio cuore, fatti lancia
nel petto di Gesù fa la tua stanza.
DIALOGO TRA IL PECCATORE E GESU’
Guardate, o gente, che ha fatto
la mia colpa o misfatto,
crudele atroce
ha posto Gesù in croce.
Ohimè, pure lo dirò:
mentre ho ucciso Gesù deh, che farò?
= In cambio di stare mesto
per aver fatto questo
da me sempre più ardito
viene Gesù ferito.
E sono così pertinace
che sempre guerra faccio e non gli do pace.
= Ahi, crudo che sono,
in cambio di cercare perdono
ogni ora più aumento
le colpe mie e do più tormento.
Fingo far penitenza,
ma sempre a più a peccare da me si pensa
= Sì, sì, io sono stato
che così ti ho lacerato.
Dammi dunque virtù,
o mio caro Gesù,
che io possa emendarmi
né mai più tra peccati infangarmi.
GESU’ RISPONDE: Ti prometto, ti prometto
cacciare dal tuo cuore ogni difetto.
E benché tu sei rio
da uomo facesti e io farò da Dio.
E voglio pietà usare,
che è proprio di me il sempre a mare.
PECCATORE: – Sì, sì, fallo o Dio,
aggiusta il pensiero mio
acciò sia preparato
a servirti Dio, né più piagato
sarai da me Gesù.
Te lo prometto sì, ma aiutami tu.
= In una parte dico il vero
e spiego il mio pensiero.
Nell’altra poi smentisco
e il mio Gesù tradisco.
Ma che mi penta mai
questa sì è bugia intesa mai.
= Dunque fratello su
prega il buon Gesù
che voglia farmi pentire
del mio grave fallire
e il mio cuore si penta
e dargli la grazia sua si contenta.
= Un matto, da catena
perché a Dio sempre da pena;
né si accorge il meschinello
che ha perduto il cervello
e lacera Dio eterno,
ma per questo il meschino avrà l’inferno.
= Il più perverso tra i perversi
ti manda questi versi.
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RESURREZIONE!!
Allegrezza, o cuore
Gesù è risorto il tuo Signore,
e con la sua morte
ha fatto che non sia più forte
il mondo, carne e satanasso
che vinti da Gesù non fa più (il gradasso).
= E subito trionfante
se n’andò avante
alla sua cara Madre,
da celesti squadre
circondato e disse,
avendo un ole all’altro le luci affisse:
= “ Eccomi già risorto
o Madre, se prima morto
mi piangevi, ora non più
piangere, perché è risorto il tuo Gesù.
Son venuto a visitarti
e con voce d’allegrezza salutarti.
= Questi, che ho liberati
dal Limbo inginocchiati
avanti te già stanno
nei più temeranno
andar nel Limbo oscuro,
ma li porterò con me nel ciel sicuro.”
= Ciò detto si abbracciano
Maria Gesù, o amor (sano).
Si licenziò ciò fatto
dalla madre e in un tratto
partì con gli altri in compagnia,
salutando con ringraziar Maria.
= Ora mentre il buon Gesù
Deh, che s’aspetta più?
Ci porta l’allegrezza
e scaccia da ogni cuore la tristezza
allegri noi siamo
e lui ben lieto cuore ringraziamo.
= Ti ringraziamo buon Gesù
che scendesti dal Cielo quaggiù
e patisti morte in croce
e ti liberasti dal mondo atroce
e già sei risuscitato
e con questo nella fede ci hai confermato.
= Prega dunque per me
il già risorto Re
che stia allegramente
e quieti la mia mente
e con lieto giorno
e finisca le fatiche d’andar dattorno.
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CRISTO RESUSCITATO
Gesù mio resuscitato,
deh, perdona il mio peccato.
Gesù, Gesù, Gesù
non vorrei offenderti più.
Gesù mio t’amerò,
Gesù mio ti loderò.
Alleluia, alleluia canterò.
***\\
CRISTO RESUSCITATO. 2
E’ resuscitato il mio Signore.
E’ uscito dalla tomba il Redentore,
risplendente più del sole,
inginocchiatevi intorno, Angeli santi
lodatelo voi con dolci canti.
Alleluia, alleluia, alleluia.
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ASCENSIONE DEL SIGNORE
Senti, senti anima mia
quella bella armonia
che fan gli Angeli al mio Signore
che entra in Ciel con gran splendore.
Loda, loda anima mia
con gli Angeli in compagnia.
Loda, loda il mio Signore
che entra in Ciel con gran splendore.
=. I Cieli risplendono,
gli Angeli cantano,
i Santi s’inchinano,
gli Apostoli s’ammirano.
Il mio Signor lodiamo,
Gloria, Gloria, gloria in eterno cantiamo.
***\\
A CRISTO NELL’ASCENSIONE
Mentre al Ciel te ne vai,
amato mio Gesù,
non mi lasciar qui tra pene e guai
nel mondo ingannatore,
ma porta il mio cuore lassù,
amato mio Gesù.
FESTA DELLA PENTECOSTE
Fuoco di Santo Amore,
empie di carità il nostro cuore
O Carità soave
che fai il leggero assai il peso grave,
Carità santa e pia,
te solo io vorrei nell’anima mia.
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ALLA SANTA TRINITA’
O Santa Trinità,
piena di potere, sapere e carità,
Padre, Spirito e Figliolo,
tre Persone, un Dio solo,
te amoroso fiato,
te, Padre invoco col Figlio umanato.
= Voi con la vostra clemenza,
bontà, eternità e sapienza,
fate che il mio cuore
sia netto dall’errore
e anche l’anima mia
dal mondo, Satana, e carne ria.
= Tu che del Verbo sei
Padre senza principio e fine
fa che i pensieri miei
non siano cagione delle mie rovine.
E sia da te aiutato,
da te che da lui sei generato.
= E lo Spirito che procede
dal Padre e dal Figlio
mi dia amore e fede
e mi scampi dal periglio
e da ogni grand’inganno,
che far mi può il satanno.
= Si canti un’Unità
Trinità, infinità,
infinità, immensità.
Fa’ che non sia smarrita a me la via
che conduce al ciel l’anima mia.
= Acciò anche io
venga nel Paradiso,
la tua gloria, o Dio
a goder con lieto viso,
dove non sono noie,
ma sol dolcezze eterne e sempre gioie.
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SUL SS. SACRAMENTO
Ostia in cui si contiene ogni contento,
Sacramento che appaghi ogni desio,
Pane celeste, unico alimento,
unico bene del cuore mio,
ti benedico mille volte e cento
e lodo il nome tuo unico e pio.
Lodato sia il Santo Sacramento
è sempre viva la Madre di Dio.
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STRETTA E’ LA VITA
Chi in Paradiso se ne vuole entrare
per porta stretta bisogna transire,
Santo Stefano di pietre si fece ammazzare,
e San Lorenzo si fece sminuire
e San Bartolomeo che seppe fare,
la pelle ci lasciò per poter capire.
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SU S. MARIA MADDALENA
O ben avventurata
Maddalena pentita,
bella cerva del Ciel d’amore ferita
che guaristi il tuo male,
ungendo i piedi al medico immortale
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SU SANTA CATERINA DA SIENA
Fortunati tesori
e ricchezze celesti,
o Caterina, tu possedesti
quando il tuo Signore
cambiar volle il suo cuor con il tuo cuore.
Oh, che dolce gioire
e soave diletto
sentirsi dal Signor aprire
e dire: “O Caterina,
del tuo cuore voglio far dolce rapina”.
S’inchinò riverente
a così dolce richiesta
e disse: “Oh, mio Signor, che grazia è questa
che sei contento farmi
con volere il mio cuor e il tuo lasciarmi”.
= Tolto ch’ebbe il signore
da quel seno innocente
quel cuore che di fede tutt’era ardente,
il suo le diede in pegno
per renderglielo poi nell’altro Regno.
O che dolci ferite
furono le tue, Caterina,
che riceveste dalla mano divina,
e dal celeste amore
le tue mani sono ferite, i piedi e il cuore.
Caddero lampi amorosi
da quei raggi cocenti
accompagnati da fulmini ardenti
che quel suo dolce luogo
tutto fiamma divenne e tutto fuoco.
Dai quei raggi cocenti
ebbe pena infinita
che Catarina quasi uscì di vita
e dicendo “Io moro!”
scese sopra di lei d’Angeli un coro.
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SU SAN FRANCESCO
Fortunato ferito
da feritor sì degno
non per vendetta o sdegno
perché amor fu il consigliere,
arco la santa Croce e Dio l’arciere!
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SU SAN BONAVENTURA
O ottimo dottore
e essere questo bramasti per il Signore,
di santa Chiesa lume
e di eloquenza fiume,
beato Bonaventura,
l’anima che a te ricorre sarà sicura.
Pastore di santo gregge
e di divina legge
devoto amatore,
deh, prega il Signore
che la Grazia ci dia
e ci Levi da ogni mala fantasia.
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AI FRANCESCANI
Cappuccini e Francescani
di Francesco amati figli,
ogni ora Gesù chiamate,
la vostra regola osservate
e cantate con fervore
“Viva, viva Gesù amore.
Vieni, vieni consolami tu,
o dolce Gesù, o dolce Gesù,
e dammi un tantino
di quel tuo Amore divino,
bambino mio, Gesù,
bambino mio, Gesù”.
\\***\\
SCUSE DELL’AUTORE
Chi questi versi ha fatto
e pieno di misfatti,
scrive, ma niente osserva,
ha l’anima sua serva
del demonio, né pensa
di fare penitenza.
= Scrive, quando ha l’umore,
pare che abbia netto il cuore
ed è il più tristo
di quanti offendano Cristo,
né cessa mai ferire
quel Dio che per lui volle morire.
= Tu dunque, fratello mio,
bisogna preghi Dio
per questo meschinello
acciò stia in cervello
e faccia quello che scritto ha,
così cerca la santa carità.
= Per i perfidi, come sono io non sarà risposto. Amen.
Maggior sarà la carità
chi per un perfido pregherà.
CANTICO DEL BENE ===
Chi fa ben sol per paura,
non vale niente e poco dura.
Chi fa ben sol per usanza,
se non perde, poco avanza.
Chi fa ben come per forza,
lascia il frutto e tiene la scorza.
Chi fa ben qual sciocco a caso,
va per acqua senza vaso.
Chi fa il bene per parer buono,
non acquista altro che suono.
Chi fa ben per vanagloria,
non avrà giammai vittoria.
Chi fa ben per avarizia,
cresce sempre più in malizia.
Chi fa ben con negligenza,
perde il frutto e la semenza.
Chi fa ben all’indiscreta,
senza frutto mai s’acquieta.
Chi fa ben solo per gusto,
mai sarà santo né giusto,
Chi fa ben sol per salvarsi,
troppo s’ama e non sa amarsi.
Chi fa ben per puro amore
dona a Dio l’anima e il cuore
e quel figlio e servitore
sarà unito al suo Signore.
Gesù dolce Salvatore
sia lodato a tutte l’ore
il supremo e gran motore
d’ogni grazia donatore.
Amen