Lettere del missionario Blasi Vittorio in Burundi (Africa) anno Mariano 1988 santuario

\\ Lettera di padre Vittorio Blasi missionario in Burundi ( Gitega gennaio 1988) – “Carissimi, sia lodata la Vergine santissima che è sempre fonte di tanta consolazione e di tanta gioia nel nostro cammino terreno. Scrivo queste poche righe per parlarvi della gioia che abbiamo avuto in occasione della prima Messa solenne celebrata nel nuovo Santuario che ho avuto la gioia di ideare insieme con padre Ernesto Tomè, e possiamo dire, su desiderio di monsignor Ruhuna e per comando della Mamma Celeste. Il tutto ha avuto inizio nel febbraio 1985. Ora l’opera è terminata. Sulla facciata del Santuario sono state evidenziate le ragioni che spingono tutti ad entrare nel luogo della Misericordia. La Vergine santissima, dispensatrice di tutte le grazie e madre di misericordia, accoglie tutti: vecchi, malati, storpi, sani, poveri, ricchi, sacerdoti e religiosi. Tutti sono invitati ad accogliere le grazie della Madonna. Il cardinal Tomko ha celebrato la prima Messa solenne nel santuario alla presenza di oltre 25000 cristiani attenti, devoti e festanti. L’arcivescovo di Gitega, presentando il nuovo Santuario alla gente e al cardinale, dopo aver ricordato le tappe della costruzione e della benedizione fatta nella più assoluta riservatezza il 13 ottobre 1986, ha detto: “ l nuovo santuario è un centro di preghiera e di perdono per tutti coloro che sono stanchi ed affaticati perché vi possano ritrovare pace e serenità nell’anima e nel corpo. È un centro come tanti altri nel mondo, come Fatima e Lourdes”. Il santuario della Madre della Misericordia non è un centro qualsiasi, ma un centro voluto dalla Madonna – ci sono stati anche dei miracoli – che ha fatto cambiare la storia di un popolo, di una comunità cristiana. È stato costruito in tempo di guerra e di persecuzione, una persecuzione forse delle più raffinate di tutti i tempi. Ma abbiamo costruito senza problemi e come protetti da una nuvola invisibile. In pieno Anno Mariano, il santuario resterà come seme e frutto di tanta fede di un popolo che ama Maria e la venera come Madre del Salvatore. Padre Vittorio Blasi.”
\\ \\ \\ Lettera di padre Vittorio Blasi dal Burundi. (Mumuri febbraio 1988). “ Carissimi, grazie per la corrispondenza e soprattutto per il ricordo durante il ‘settenario della Madonna del pianto’. Anch’io, parlando della Madonna, ogni tanto parlo della nostra Vergine del pianto, con sette spade al petto. I nostri cristiani amano tanto la Madonna e soprattutto in questo Anno Mariano si stanno impegnando in massa per la recita del S. Rosario, o nell’impegno di ricordarsi della Madonna almeno una volta al giorno. Si stanno preparando alla Pasqua con molta fede e partecipazione e dalla frequenza degli uomini e dei giovani abbiamo il termometro del cambiamento che sta avvenendo in nome di Maria. Al termine di ogni ritiro quaresimale, porterò i cristiani al santuario della “Madre della misericordia”. La Pasqua di quest’anno sarà per noi un rilancio e una conferma. E’ vero che la pazienza e la preghiera hanno trionfato; ma molto di più l’aiuto e dell’assistenza di Maria. Tutto quello che abbiamo vissuto non è che un dono datoci dal cielo. La Madonna ci vuole più autentici, più preti, più dediti alla nostra missione di santificatori, più consoni al suo Figlio Gesù. Ed ora un appello. Nella mia parrocchia di Mumuri ha sede il noviziato delle suore di santa Bernadette, una giovane congregazione locale. Esse si dedicano al servizio dei più poveri, come gli orfani e i vecchi abbandonati. Le novizie vivono nella povertà più assoluta, perché sfamare venti ragazze non è facile. La maestra delle novizie si sente impotente nel venire in aiuto alle sue educande. Le ragazze sono serene e contente. Sanno che la congregazione, in tanti anni di prova, ha sofferto molto e sanno che è stata privata di tante cose, perfino del lavoro. Faccio appello alla vostra generosità. Un saluto carissimo. Padre Vittorio Blasi.”
\\ \\ \\ Lettera dal Burundi di padre Vittorio Blasi (Mumuri giugno 1988). “Carissimi, scrivo per ringraziarvi e per chiedere un favore per i miei cristiani. Sapete molto bene che il santuario è un centro di preghiera. Ormai i cristiani vengono regolarmente tutti i giorni, in piccoli gruppi, per la preghiera e quando posso mi fermo per le Confessioni e ormai sta diventando tradizione la preghiera del sabato, con la veglia fino alla domenica mattina. Nei primi mesi si è voluto lasciare alla iniziativa privata della gente, ma ora vediamo che occorre guidare la preghiera di tanta gente. Il primo sabato del mese di maggio abbiamo fatto la prima processione con fiaccolata: c’erano 2000 persone e ho confessato per 12 ore di seguito. Sono venuti da tutte le parti del Burundi, alcuni a piedi da oltre 60 km. A questi fedeli dobbiamo dare un buon nutrimento spirituale. Ecco allora la mia richiesta di libri che riguardano la Madonna, a sfondo pastorale, con schemi e tracce di veglie, preghiere, commenti alla ‘Redemptoris Mater’ e simili. Aiuterete questo povero missionario che di Maria ne sa tanto poco e farete del bene a tanta gente che ha voglia di amare la Madonna nel senso giusto. Padre Vittorio Blasi.”

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