Maria Eletta Sani lettera c. 158 Falerone Macerata

Maria Eletta Sani lettera c. 158
Viva Gesù e Maria
Non vedo l’ora che sia domani per venire a confessarmi da lei: mi pare che sia un pezzo, perciò parmi che Dio mi abbia riposto solo in lei il sollievo della coscienza. Vorrei che Dio mi esaudisse per la brama che ho di vederlo sano e bene in salute. E il Signore la conservi di ottima salute lunga vita. E questo vorrei almeno, che prima riponesse me in un monastero e non mi lasciasse in mezzo al mondo che è un mare di miserie. Io non ci sto contenta perché vedo i pericoli e so la mia debolezza, perciò non ci sto bene. Mi appagherei che Dio mi facesse la grazia di farmi entrare in un monastero e di essere ammessa fra gli animali della ‘Religione’. Questa è la grazia che io desidero perché tra le religiose io mi riconosco troppo indegna. Ieri sera ricevei la sua licenza di fare la Comunione e già questa mattina l’ho fatta come il solito (con) travaglio. In particolare mi ha preso in un braccio sinistro, nel mezzo mi dà un continuo dolore. Già al solito mi trovo piena di tentazioni e di pene e di angustie e timori che questa mattina non mi dava l’animo di andare alla Madonna, ma l’ho vinta io. Dopo ritornata a casa ho fatto la meditazione e mi aveva ripreso il dolore di testa che stordita non potevo leggere la meditazione di Gesù in Croce. Più volte mi accade che mentre f(accio) qualche volo con lo spirito di andare alla presenza della divina Trinità e in quel mare d’incomprensibile grandezza ci resta lo spirito; altre volte mi accade, mentre fa(ccio) qualche preghiera, ma lo spirito viene portato alla Luce di Dio, resta in quell’abisso della divina Potenza infinita. Resta sbalordito nella notizia di Dio infinito. Questa mattina mentre stavo in Dio, mi dava una chiara notizia e m’insegnava che dovessi unirmi a lodare e benedire e ringraziare la divina Bontà e che spesso (durante il) giorno vada con lo spirito a trattenermi con le voci degli Angeli e mi unisca a lodare e benedire e ringraziare la sua divina Bontà: ora in lodi, ora in benedire Dio e ringraziarlo perché la sua benefica mano continuamente ci benefica …Molte creature non lo conoscono e vivono senza mai benedire la divina Magnificenza e Misericordia … Mi dava una notizia, che il nostro vivere e tutto il respiro ed il muoverci è tutto (da ) Dio che spande misericordie: benefici di quella divina Mano incomprensibile. In Dio vedevo che questa ingratitudine è troppo grande (nel) corrispondere alle sue grazie. Altre volte poi mi ha dato a vedere in Dio il timore che devo avere di me stessa. Siccome gli stessi Angeli una volta si ribellarono contro Dio medesimo, cioè la ribellione degli Angeli, la trasgressione del comando di Dio (+da parte) del nostro primo padre Adamo e siccome caddero questi e altri, così devo nutrire in me un timore santo di Dio per non offenderlo. Mi dava una notizia, che la sua Giustizia farà vendetta. A questo il mio spirito si è rivoltato, pieno di timore, ma di speranza, dicendo:” Signore, ricordatevi della vostra passione e morte. E voi, Maria Ss.ma ai piedi della Croce, per quegli spasimi di dolore abbiate pietà di me e di tutte le vostre creature”. In questo mi serve che faccia ogni giorno ricorso a Dio con timore di me stessa e con speranza e desiderio che mi dia la grazia santificata e perseverante fino all’ultimo respiro. Domando la sua santa Benedizione. Se ieri non scrissi fu per non avere tempo. La sig.ra Giovanna Battista Mitarel(l)i da Montecchio riverisce e saluta infinitamente il P. Scaramelli che è lei.
/ Ceralacca e indirizzo \ Al P. Scaramelli

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