SANI Maria Eletta cc. 270- 271
Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio, scrivo e per obbedienza del vostro Ministro.
27 Agosto: nell’orazione mi trovo lontana da Dio che mi pare di essere abbandonata. Mi pare di essere divenuta quasi come stavo nel tempo del travaglio; solo che non ho quelle spaventose tentazioni, (ma) impedimento per ricevere i Sacramenti. Peraltro mi pare di essere come quando stavo senza confessore e lontana da Dio. Uno di questi giorni mi fu tagliata la tonaca per la Professione e, siccome questa tonaca si riserba per la morte, fu tanta l’apparizione che mi figurai di vedermela indosso dopo morta e con l’anima all’inferno ed il corpo vestito di questo sacro abito. E poi pensando che si avvicinava la Professione, non so ridirgli le angustie e l’inquietudine, che mi sentivo morire nell’entrare in obbligo nella Regola e di essere priva di tutto, non potendo più disporre (di) che, e per una spilla, mi sembra una fatica di morte. Insomma ben mi avvedo che sono piena di mille imperfezioni. Le piaghe si scoprono.
Mi pare di essere più infa(ntile) adesso di quando ero scolara Io sto al mio solito poco bene con il raffreddore e la tosse al solito e spesso getto sangue, bensì è poco. Da me stessa mi ammiro che sia sì mutata, dopo aver desiderato tanto la Religione e, ora che mi ci trovo, mi dà tanta difficoltà e pena, ma solo viene dalla mia debolezza. Mi vado lusingando per prender animo in questi santi Esercizi; ripigliare un po’ di spirito per prepararmi alla santa Professione, ché in breve spero di incominciarli, e sarà dopo il 15 del corrente mese. A me pare che le domandassi licenza di poter parlare con il P. Bianchi, il quale, monsignor Arcivescovo, ha eletto per Confessore straordinario per tutte le religiose del nostro monastero. Per fretta, resto: la posta parte. Io non mancherò di pregare, come mi disse nella sua lettera. Io già sto al solito tanto nell’orazione come nella Comunione. Richiedo la santa Benedizione. D(i) V(ostra) R(everenza)
Falerone 3 Settembre La invio perché V.R. vuole che ogni otto giorni le scriva.
(Ceralacca e indirizzo) Al Molto Rev.do Padre padrone Col.mo. – Il Padre Giacinto Aloisi della Compagnia di Gesù – Perugia per Città San Sepolcro