NELLA FESTA PSEUDOLAICA IL CONSUMO E’ VINCENTE SULLA TRADIZIONE DEL LEGAME SOCIALE
Si parla tanto di speranze, solidarietà, pace e giustizia che unirebbero in amicizia molte persone insieme con i terremotati e con gli immigrati. Questi sogni valgono perché servono a superare la violenza dell’indifferenza. Nella sociabilità attiva, non individualistica, interviene favorevolmente ogni festeggiamento o sagra che fa accrescere i consumi nel godere momentaneamente del tempo libero dalle attività affaticanti.
La vita sociale pubblica e privata del nostro tempo va aggiornando le abitudini quotidiane perché lo svolgimento dal passato al presente non è fossilizzato, ma è dinamico. Mentre le tradizioni trasmettono la consapevolezza collettiva di saperi, comportamenti, valori, norme abitudinarie, atteggiamenti e stili testimoniati ed ereditati dai genitori, intervengono nuovi incontri e nuovi usi a rendere la società italiana plurietnica, globale.
I festeggiamenti e le sagre sono laicizzati con i nuovi usi turistici che muovono i produttori a trarre reddito da ogni possibile azione. Ogni festeggiamento religioso ha motivazioni conviviali e solidaristiche sostenute da speranze di gruppo. Ogni sagra turistica bada al consumo edonistico, alla produttività economica. I risvolti finanziari sono considerati indispensabili perché dove non c’è guadagno, le perdite sono certe.
Il turismo enogastronomico prevalente avviene nel tempo libero e nei giorni vacanzieri. Si cercano i prodotti trasformati e consumati in ambiti locali con risorse o materie prime dell’ambiente territoriale. Ha significato quel proverbio secondo cui è attorno alla tavola e con i bicchieri che si fanno e rafforzano le amicizie. E si fanno anche progetti insieme. Al contrario sono facili le liti e le violenze tra persone che non si ritrovano assieme a mangiare e sorbire bibite.
Ogni paese e ogni stagione rinnovano una festa che risponde all’esigenza di vincere il timore di fallimenti. A questo scopo intervengono gli elementi della protezione religiosa, della rievocazione di vittorie gloriose del passato, di fruizione di musiche e spettacoli, di giochi e di degustazioni.
In questo periodo, alcune trasmissioni ripetono l’invito importante a non dimenticarsi dei terremotati e degli immigrati, ma senza un legame non si crea comunità locale. Ci sono molti modi per incontrarsi ed oggi prevalgono quelli digitali.
Viva la festa!
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