SANI Suor Maria Eletta scritti cc. 201-202 esperienze spirituali 1752 monastero Clarisse Falerone FM trascrizione con ortografia

SANI SUOR MARIA ELETTA cc. 201.202
Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio scrivo e per obbedienza del vostro Ministro. 25 agosto: la notte penai straordinariamente parte dal (moto) del cuore che mi dà un dolore lo stare a letto insoffribile, e parte fui tormentata da demonio con ten¬tazioni e nelle braccia mi prese e mi ci lasciò scottature come da fuoco vero: la pelle si scorticava, rosso come un fuoco, più da un (brac)cio che dall’altro. La mia Maestra se ne accorse la notte io ero travagliata dal demonio e si avvide che io ero … …. nelle braccia. Io però mi sono raccomandata acciò palese e poi lo stesso confessore gli ha comandato che … parla e che mi sia fedele di tenermi segreto e così ha promesso. La mattina, dopo la Comunione, mi sentii un so che di Paradiso nella propria anima. Vi vidi e sentivo una chiarezza e luce che io non so spiegarmi. Capivo bene che quello era Dio, ma senza figura degli umani. O Dio mio, se una breve veduta che fa l’anima in Dio, mi lasciò talmente quieta e ansiosa di sempre più cercare Dio e di morire a me stessa e a tutte le cose create, (solo) di unirmi con lui con lo spirito e di esercitare la mortificazione e in tutto e le virtù, ma il male <è> che mi trovo piena di vizi e priva di tutte le virtù. Alle 5 la sera, ritornata dal coro e nella stanza mi prese come una debolezza nell’umanità, ma con lo spirito ebbi un lume dello stesso mio spirito come sarà quando sarà uscito da questo corpo. Oh! come lo penetrai quel che sarà, quello che potrà patire, in che modo che lo spirito è. Oh, mio Dio, se lo spirito è puro spirito, eppure per questo intendimento che noi abbiamo (cancellato) con questo intendimento nelle potenze, da queste verrà ogni pena che il divino Giudice darà. Intendevo come se io non corrispondessi di servire Dio con la maggiore perfezione, patirà l’anima ne(lla) memoria di tanti benefizi e di tante mie ingratitudini. L’intelletto conoscerà Dio che è quel sommo conoscevo che l’anima conoscerà se stessa, la volontà che vorrebbe andare ad unirsi con Dio . Ebbi tanto lume di questa cosa, che a me pareva già di essere all’estrema agonia di lasciare questo corpo da me allora come odiato lasciandolo alla terra, e l’anima che ne usciva e si trovava alle porte dell’eternità. Fu tale la pena che io provai nella forza, che l’anima si voleva staccare dal corpo. Nel ritornare in me, mi trovai in un sudore gelato e …… gli occhi appannati dalle lacrime. A me pareva già di morire. La mia Maestra sempre mi assiste(tte) e a tutto si trovò presente. Nell’esterno /foro … / interno non so che provò …. mi sedai di prepararmi alla morte … di incomi(ncia )re la no(vena) dell’Assunta con l’esposizione del SS.mo ogni giorno. La m(attina) dopo la Comunione, mi trovai con lo spirito in Dio e f(u) tale la scossa dello spirito che tutte le ossa del corpo si sco(ccò), piene di dogli( e ) mi ha lasciato e ancora mi seguita. Mi s(ento ) … il corpo come di pie(tra). Nell’esposizione del SS.mo mi sentii scendere un raggio di lume di riconoscere quel grande Iddio e ne concepii un lume come Dio è adorato e amato e riverito da tanti spiriti Beati che a me fece tale impressione che mi gettai al profondo per adorar Gesù Sacramentato. O fede! O santa fede, dove sei? Ho invidiato la bella sorte che hanno i ministri di Dio che ogni mattina trattano a bocca a bocca e si uniscono con quel gran Dio.
Ai 10(?) dopo la Comunione mi sentii un so che, che io non so spiegare, perché vidi e conoscevo come la sostanza di quel pane Eucaristico si infondeva come uno spirito nella mia povera anima. Lo spirito mi si perdeva per la grande sostanza che riceve(va) da quella misericordiosa visita di Gesù Sacramentato. Finora gli ho detto questi pochi momenti, che ho provato di quiete. Ma delle (ore )venti quattro che ha la giornata, io sempre peno con mille afflizioni e stie piene di sollievo. Mi creda che io non so che mi dire più. Questo è un mare di pene e afflizioni, di pene di dubbi. Non so se il Signore mi darà forza. Mi creda che di continuo mi raccomando e mi aiuto come posso acciò il Signore non mi faccia fare contro la sua volontà./..\foro\.. lume a lei e forza a me /… / posso più per il dolore di testa. / …/ chie(do) la sua santa Benedizione.
/Ceralacca ed indirizzo/ Al molto Rev.do Padre e padrone col.mo – Il P. Giacinto Aloisi della Compagnia di Gesù – Macerata
/ Sintesi altrui / Religiosa- Dolore nel cuore, fuoco alle braccia, d(a)l demonio, se ne avvede la Maestra. Comunione, gran quiete e consolazione. Luce divina, suoi effetti. Vista di Dio, spirata l’anima, ne descrive tutto. Novena dell’Assunta: innanzi al SS.mo raggio di luce, come Dio è adorato in cielo. Invidia i sacerdoti. Comunione, spiega l’unione del suo spirito con Dio. Descrive le sue pene continue.

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