SANI Suor Maria Eletta esperienze spirituali cc. 195-196 trascrizione con ortografia Falerone monastero Clarisse

Viva Gesù e Maria
Gli scrivo due versi, perdoni; ma io non posso far di meno perché sto fuori di me per la grande agitazione: sto matta e mi pare di essere ritornata nello stato di tentazione, come una volta. Ohimè, in che pene mi trovo! Mi pare che da venerdì in qua mi sia inchiodata una croce nell’anima, e non so spiegarmi. Dalla grande afflizione; mi sento svenire. O Dio mio, date; a conoscere la vostra volontà acciò io la possa fare! Perché se io fossi certa che Dio mi volesse in questa croce, e benché dovessi essere murata sotto terra, pure mi consolerebbe. Altro non dico: che Dio mi dia forza, forza e aiuto: aiuto (perché) mi trovo alle volte come in disperazione. Però, in tutto e per tutto io mi rimetto sotto la sua obbedienza. Il P. Eusebio fa fretta per la mia vestizione e se Iddio non ci concorre, mi pare impossibile che così travagliata mi possa vestire. Per altro io di continuo prego il Signore acciò dia lume a V. R. acciò io possa fare la divina volontà. Il P. Eusebio si lamentò di me: la nipote ha voluto che io gli scriva. E io per obbedienza l’ho fatto e gli dico che … … e che io per ora devo dipendere dai miei genitori. L’altro motivo che lo sa V. P. perciò mi raccomando alle sue sante orazioni. Io sto con pena che lunedì 17 del corrente mese, scrissi alla sig.ra contessa e dentro ci avevo messo una lettera per lei e desideravo la risposta e non ho ricevuto nulla. Perciò desidero <+sapere> se la sig.ra contessa l’abbia ricevuta perché mi farebbe stare in pena se si fosse smarrita. Non posso più. Gli domando la sua santa Benedizione.
Da quella lettera potrà meglio sentire come mi trovo se l’ha ric(ev)uta.
Falerone S. Pietro 21 luglio 1752
/Ceralacca e indirizzo/ Al molto … P. Giacinto Aloisi della Compagnia di Gesù. Macerata.
/Sintesi altrui/ — Educanda — Suoi dubbi e timori che le formano una gran croce.