SANI SUOR MARIA ELETTA Lettere c. 179
Viva Gesù e Maria
Subito uscita dal confessionario, mi hanno incominciato tentazioni disoneste tanto violente. Mi hanno seguitato un lungo tempo, sino a che si stanca. Ma io pensavo già all’ora stabilita di fare la Comunione e mi preparavo per dover ricevere il sommo Dio dentro di me. Non sono cessate in mille modi le turbazioni; ma sempre stavo con il pensiero di dover andare alla Comunione. Giunta l’ora delle otto e mezzo, sono andata in chiesa con le solite turbazioni, ma più interne che esterne, più a me sensibili e (agli) altri meno visibili. Mi aiutavo con lo spirito. Pensavo a chi tenevo in mezzo al mio indegno cuore. L’ho pregato che mi faccia santa, sapendo che Lui è il Santo dei santi. Ma non potevo stare bene in Dio per i grandi sconvolgimenti che sentivo dentro al mio corpo. Ma tutto offrivo per ringraziamento a Gesù Sacramentato. Ritornata a casa, mi ha preso uno stordimento di testa, con un dolore sì grande che dentro alle tempie avevo i coltelli. Non potevo tenerla su, per necessità l’appoggiavo al muro. Non potevo reggere. Mi sono appoggiata alla cima del letto per il grande dolore e spasimo da non potersi credere che dolore sia stato. Siccome è giorno che io dovevo fare 1’esercizio della Croce alle spalle e si portare la corona di spine, non ho potuto farlo, bersi ho offerto questo dolore, in unione alla coronazione di spine che ebbe il mio Gesù. Il dolore e lo spasimo mi hanno durato fino alle ore dodici. Dopo mi si è ai(u)tato un po’. Questa sera spero di fare il-solito esercizio di invitare Gesù verso il Monte Calvario. Oggi poi mi ha preso una tiratura di nervi e non posso muovermi. Mi dà pena lo stesso respirare, nel fianco diritto, ma tutto è poco per Gesù. Ieri sera incominciai a scrivere e questa mattina volevo terminare, ma non ho potuto. Già domani farò la Comunione. Verso il tardi verrò in chiesa come mi ha fatto sapere. Il mio spirito non trova riposo, né sa stare quieto se non in Dio. Mi sento una continua brama di stare con Dio. Questo me lo cagionano questi rapimenti di spirito, un acceso desiderio e pare che faccia svenire anche l’umanità. Mentre il mio spirito si è trovato in Dio, nel rimirarlo vedevo come la sua bontà e Amore si fanno amare dalle sue anime a Lui care. Comunica loro il suo Amore e le fa trasformate in bellezza e grazia e Amore che io non so ridirgli quello che lo spirito intendeva, bensì con chiara notizia vedevo i raggi del suo divino Amore che sfavillava in queste anime. Oh, mio Dio, quanto il mio spirito ha patito in questa vista! In che brama sì accesa si perdeva in desiderio di ricevere una scintilla di amore di quello che esce dal suo divino Amore e va e si posa sulle anime a Lui care! “ Mio Dio, perché mi fare vedere questo e poi non me ne date una scintilla di Amore. Io non posso vivere senza il vostro Amore, caro mio Dio! ”
Richiedo la sua s. Benedizione. |
\ Ceralacca e indirizzo \ Al P. Scaramelli
*** \ Sintesi altrui \ Tentazioni impure. Gravissimi dolori specialmente al capo. Estasi di amore.
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