BLASI VITTORIO MISSIONARIO IN BURUNDI (1974-2015) nato a Belmonte Piceno (FM) nel 1941

IL SACERDOTE P. VITTORIO BLASI Missionario in Burundi
TESTIMONIANZE E LETTERE
Indice : Lettera di P. Vittorio 13 febbraio 2011
– Scrive alla sorella Letizia
– Agli amati benefattori
– Ruben Macias scrive le ultime notizie
– Natale in Cielo 24.XII. 2015
– P. Ernesto Tomè ricorda P. Vittorio
– Gli amici scrivono
– La mamma per gli orfani Sandra Kanyana
– Lettere di P. Vittorio dell’ottobre 2015
– P. Vittorio agli amati benefattori
– Preghiera a San Giovanni Paolo II
– Ultimo Natale e l’addio
– Salmo 112
Assoc.ne amici orfani del Burundi e di p. Vittorio Blasi
BENEMERENZA A

P. VITTORIO BLASI

* Belmonte Piceno 13 aprile 1941
+ Bujumbura 24 dicembre 2015

DA MISSIONARIO ha speso la vita
PER il popolo Burundese
Si è fatto povero con i poveri
ha realizzato efficaci Opere
aiutato da molti benefattori
per formare bene la gioventù
Oggi intercede grazie con
la Madonna presso il Padre
per tutti i fratelli in Cristo
con sguardo d’amore.
GRAZIE, P. VITTORIO PRETE DELLA MISERICORDIA
Notizie estratte dalle Lettere scritte da padre Vittorio Blasi da Bujumbura (Burundi)
Carissimo,
Ti ringrazio per la preoccupazione che manifesti verso di noi. Per la situazione che viviamo ci sono troppi morti di morte violenta e tutti i giorni.
Oggi alle tre del pomeriggio sono andato a celebrare la Messa nella casa dei più piccoli. Sono entrato, nel silenzio perfetto di tanti bambini che hanno da 11 a zero anni: nessun pianto, nessun grido, una pace assoluta. Nel salone che accoglie la culla a castello vedo sei bambinetti tutti addormentati e l’ultimo è arrivato due settimane fa, abbandonato alle sei della sera sulla strada. Ho detto a Sandra che li cura e custodisce “ Sei con gli angeli, tanto silenzio “. Chi i custodisce sono gli angeli.
Questi sono l’inizio della nuova umanità che attendiamo, questi piccoli sono il nuovo mondo dell’amore e della santità. Siamo nel momento del combattimento e non pensiamo di trovare pace. Quelli che amano Dio stanno soffrendo molto. Raccomando ai cristiani che pregano con me: “ Viviamo sempre in stato di Grazia. Non c’è altra alternativa per il mondo”. 13 febbraio 2011
PENSIERI DA UNA LETTERA DIRETTA ALLA SORELLA. Carissima,
Desidero scriverti due righe per prepararci alla celebrazione della Pasqua. In salute sto abbastanza bene anche se le gambe fanno sentire che si sono appesantite, ma il morale è buono, e vedendo come il Signore si fa presente nella nostra vita, possiamo sperare anche per il futuro.
Il mondo è in subbuglio e voi ve ne rendete conto più di noi. I grandi di questo mondo vedono traballare le loro troni, e le novità che si intravedono sono tante.
Come sai la mia giornata inizia alle quattro del mattino e prima delle cinque ho già terminato il breviario per l’inizio della giornata e mi preparo alla celebrazione della Messa dove normalmente 50 persone pregano con me il rosario e le giaculatorie, come la preghiera di Gesù sulla croce: “ Padre perdonali perché non sanno quello che fanno.” Ho aggiunto il rosario di 50 invocazioni per la difesa della vita contro l’aborto: “ Gesù proteggi e difendi il bambino che sta per nascere! “ Preghiamo con amore e profonda fede.
Facendoti aiutare dai sacerdoti del Burundi che sono in diocesi, potrai offrire ai nostri benefattori una riflessione per la Quaresima e si potranno sentire in sintonia con la vita di missione e si sentiranno tutti protetti da tante invocazioni per la pace e la fede nel mondo. Il Burundi è un piccolo paese dell’Africa centrale, ma è come una piccola stella che vorrebbe splendere nel firmamento per illuminarne molti uomini. Il Burundi proprio perché “stella” è coperto da nuvoloni di morti e di odio, ma anche questi nuvoloni vogliamo farli sparire con la preghiera e la presenza del beato Papa Giovanni Paolo II. Sappiamo che i peccati stanno minando la società del Burundi e vogliamo risanare la vita cristiana per avere la pace e il paradiso terrestre che Dio ci vuole restituire. Sono questi i propositi e le speranze del futuro. Carissima, vorrei venire in vacanza, ma prima dobbiamo costruire questo mondo di santità in Burundi e per i ragazzi della Casa della Misericordia e della Casa della Gioia dei piccolini. Grazie per la fiducia. 21.2.2011
***
ECCO ALCUNE DELLE PAROLE CHE LA GUIDA SPIRITUALE HA INDIRIZZATE A PADRE VITTORIO IN BURUNDI. (estratto) “ Padre Vittorio, sei lo strumento, non aver paura di stare a servizio. La tua vita è prolungata dalle preghiere: coraggio, coraggio: le prove le avrai sempre, come le hanno tutti quelli che amano Dio. Non restare muto, ma cerca tutto quello che è necessario per i bimbi e avrai denaro per pagare i debiti. “ 1 aprile 2012. < Di fatto padre Vittorio ha constatato che la Provvidenza ha sempre provveduto nelle necessità.>
PENSIERI DA UNA LETTERA AI BENEFATTORI. Carissimo,
Maria Rosa mistica abbraccia, come mediatrice del Burundi, i piccoli figli della Casa della Gioia, affidati a Sandra Canyana. Sono talmente piccoli e talmente sereni che mi metto la mano davanti alla bocca ogni volta che vado da loro. Vado per portare il loro pane quotidiano. La sorpresa di due giorni fa è stata trovare sulla stuoia due gomitoli, ben addormentati soli e pacifici. Quando è tornata la Sandra mi ha detto: “ Vedi i nuovi arrivati: sono due gemelline abbandonate dalla mamma questa notte.
Il padre di famiglia non potendo tenere presso di sé due bocche nuove le ha portate da Sandra Canyana che ne ha molti e può aggiungere ancora queste due agli altri. È questa una parte della mia attività pastorale. Noi facciamo crescere la Fede e di questo dobbiamo ringraziare la Mamma Celeste perché mi mette nel cuore il fuoco e l’ardore di suo Figlio.
Abbiamo messo nella cappella dell’ospedale una grande foto del beato Giovanni Paolo II ed ho detto che è venuto di nuovo fra di noi per portarci la Pace. Il nuovo Burundi sarà faro di pace per tutto il mondo. Grazie per il disturbo che vi do. 1. IV.2012
*NOTIZIE DA UNA LETTERA DIRETTA A DON FRANCESCO LEONARDI (Direttore dell’Ufficio Missionario di Fermo). Caro don Francesco,
Grazie per la tua bella lettera. Ci si fa compagnia in questa maniera, e l’impressione della solitudine può scomparire. Sono missionario in Burundi da 40 anni. Ero giovane e sempre timoroso, sentendo la mia limitatezza. Non ho mai avuto la preoccupazione di primeggiare, ma le circostanze mi hanno proiettato in prima linea, come soldato di combattimento. Non mi sono tirato indietro, anzi ho accelerato il passo e non mi è mancata mai la compagnia.
Un anziano Padre Gesuita, di passaggio per quattro giorni, nella parrocchia di Mumuri, prima di lasciarmi, mi ha detto: “ Vittorio mi congratulo con te, la vivacità e le novità che ho constatato in questa parrocchia fanno apparire la tua sensibilità e questo lo hai potuto realizzare perché da solo hai ritrovato la strada.” Le parole di questo Gesuita mi hanno confortato in modo particolare. La mia solitudine è fatta della compagnia di Gesù e di Maria.
Insieme viviamo e collaboriamo da anni e stiamo costruendo il Burundi nuovo e (perché no?!) il nuovo mondo. Le opere di misericordia fanno parte della mia vita quotidiana. Mi occupo dei malati tutti i giorni e celebro la santa Messa e pratico le confessioni in due ospedali, senza dimenticare la preghiera permanente per i bambini abortiti del Burundi e del mondo intero.
Sto sentendomi giovane, nel preoccuparmi dei bambini abbandonati e del gruppo che sto sostenendo dei piccoli della Casa della Gioia di Santa Rita da Cascia. Per loro ho bussato presso di voi con la speranza di infondervi un poco di giovinezza, forse di un missionario incosciente, ma pieno di amore di Dio e degli abbandonati. Non posso fare a meno. È la mia vita e anche la vostra.
La Madonna è la Mamma che mi accompagna, mi sostiene, mi incoraggia, mi sprona, mi commuove. Tu non aver paura, gli angeli ci accompagnano quando lavoriamo per Gesù e Maria. Sai che mi attende la Casa per i bambini abbandonati e li sosterremo a misura della vostra generosità. Sarà Gesù, a darci il necessario. Grazie Don Francesco, non ti dico di più. Un forte abbraccio di un tuo confratello che hai aiutato fin dagli albori delle scuole medie, nel vecchio seminario. In Gesù e Maria padre Vittorio Blasi.
*NOTIZIE DA ALTRA LETTERA DIRETTA a DON FRANCESCO LEONARDI. Carissimo,
Grazie di tutto. Mia sorella è la missionaria, senza di lei il nostro operato sarebbe dimezzato. E’ il grande dono che Gesù e Maria mi hanno messo accanto.
Quello che stiamo vivendo in Burundi non è che l’inizio di una nuova avventura, che ci porterà alla Terra nuova. Contemplando nella Casa della Gioia, tanti piccolini, possiamo constatare che Dio opera in mezzo agli uomini. So che sono stato aiutato per tanti anni da pensionati e mamme che hanno bisogno della benedizione della Mamma Celeste per i loro figli. Ed ho bussato anche presso le parrocchie della mia diocesi di origine, perché vorrei dare a tutti la benedizione del cielo nel sovvenire alle necessità di coloro che bussano alla porta.
Mi trovo a sostenere centinaia di bocche tutti i giorni. Questo è solo opera di Dio e non mia. Io sono il distributore. Ma il fornitore è lui, Gesù. Non dovrei aver paura come ci ha raccomandato nelle letture bibliche in questi giorni. Prega tanto per noi e per me. Anche se sto invecchiando, mi sento forte. E dovrò avere anche tanta forza per saper accogliere le difficoltà che potrebbero toccarmi proprio perché stiamo cercando di far sì che i piani di Dio raggiungano il compimento. Scusami tanto. In Gesù e Maria. Padre Vittorio Blasi
P. Vittorio Blasi agli amati benefattori
Vi voglio inviare due righe per darvi notizie dei nostri piccolissimi della Casa della Gioia dove la Rosa Mistica ha il suo trono e la sua casa di accoglienza. Siamo in tanta preoccupazione proprio per questi piccolissimi. Le scuole sono state chiuse e restano a casa, ma la Mamma Sandra ha trovato per loro alcuni maestri che aiutano i piccolissimi a stare attenti ed aggiornati. Grazie a Dio non sentono le conseguenze della situazione tesa. Anche i bambini dell’asilo con la loro divisa cachi mi commuovevano, vedendoli partire; o, magari, vedendoli tornare. I piccolissimi sono più di 30.
Poi gli altri delle scuole elementari, sempre puliti e lindi nelle loro tenute scolastiche. I più grandicelli si occupano dei più piccoli, li lavano, li coccolano, li mettono a loro agio quando piangono per i capriccetti dei piccoli. Sono in famiglia e si amano, si sostengono, si curano a vicenda. Il bambino malato lo fanno ritornare in buona salute con le cure mediche e con il loro amore di fratellini. La Casa della Gioia è vissuta così con l’amore e con la comprensione vicendevole.
In questi tempi difficili cerchiamo di farli sentire a loro agio. La preghiera è la loro anima e le manine alzate per invocare la pace, fanno commuovere il mio cuore. È con loro che diciamo spesso: “Gesù pensaci tu!” oppure “Gesù perdonaci” proprio per pregare per coloro che hanno organizzato misfatti e uccisioni. Con la preghiera chiediamo a Maria, la Rosa Mistica, di portarci la Pace quanto prima, e forse la Mamma Celeste potrà ascoltare la nostra preghiera, e lo sapremo quanto prima. Sono i piccoli che potranno portare la pace nel Burundi e nei nostri focolari e famiglie in Italia.
Il Signore vi benedice proprio perché state aiutando i bambini che la Mamma Celeste ha affidato per salvare il Burundi ed il mondo. Grazie in Gesù e Maria. P. Vittorio
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Gentili benefattrici e benefattori, sono lieto di ringraziarvi di cuore per i vostri aiuti alla Casa del Gioia che ospita più di cento bambini, di cui una trentina non hanno ancora cinque anni. Voi ci avete aiutato a salvare queste vite umane e ci soccorrete perché sapete che ci sono spese per cibo, abiti, scarpe, scuola, letto, lavoratori. Di fatto non bastano 7.000 mila euro al mese. Dio non ci abbandona mai. Grazie dei vostri sacrifici e delle iniziative che vi consentono di soccorrerci. Noi preghiamo ogni giorno per te e per i tuoi, auspicando ogni bene perché il Buon Dio vi benedice. Come cappellano d’ospedale ogni giorno facciamo adorazione a Gesù Eucaristia e mai vi dimentichiamo. Uniti nella preghiera in Gesù e Maria. = P. Vittorio
NOTIZIE DAL MISSIONARIO Padre Ruben in Africa.
Da Bujumbura capitale del Burundi il sacerdote missionario Saveriano p. Ruben Antonio Macias Sapient scrive:
Se voi mi permettete, esprimo alcuni pensieri e testimonianze che mi vengono in questo momento: prima di tutto, questa mia convinzione: Padre Vittorio sta celebrando il Natale con il Bimbo Gesù. Due giorni prima, appena era stato ricoverato in ospedale, mi aveva chiamato. Quando sono arrivato all’ospedale la prima cosa che mi ha detto è stato proprio di pregare perché “possa celebrare il Natale con i suoi bambini”. Mi ha detto: “scrivi agli amici di Belmonte, che chiedano delle preghiere perché io posa celebrare questo Natale”. Lo ha detto quasi nel pianto. Io penso che il Signore ha accolto la sua preghiera in una maniera straordinaria, perché certamente ha celebrato il Natale con i suoi bambini che sono già in cielo, e sono tanti, ma anche e soprattutto con il Bambino Gesù che lui da tanto ama.
Voglio anche condividere con voi altre testimonianze sulla vita di questo prete che ha cercato di vivere la sua vocazione al servizio dei più poveri in Burundi. Posso dire che è stato un prete della misericordia. Infatti la sua vita si risolveva nel fare delle opere di misericordia, soprattutto nel visitare e confortare i malati, i vecchi i poveri gli orfani e le persone in difficoltà.
Lui aveva cercato per conto suo di avere un luogo di preghiera in uno degli ospedali più poveri e frequentati di Bujumbura; per questa iniziativa sua, è riuscito ad avere una piccola stanza e l’aveva trasformata in cappellina dove ogni mattina si ritrovava insieme a tanti malati e alla gente per celebrare la Messa, dopo di che andava a riconfortare i malati di quell’ospedale. Io ho potuto celebrare alcune volte in quella cappella, soprattutto nei giorni quando p. Vittorio non stava bene di salute.
Dopo la Messa andava a vedere i bambini degli orfanotrofio che lui, insieme a un gruppo di laici, seguiva.
Passava anche tante ore a confessare tanta gente che lo cercava per sentire da lui una parola di riconforto e un stimolo per cambiare vita. Anche i prigionieri [carcerati] della prigione principale della capitale, ogni tanto, erano visitati da padre Vittorio et egli portava a loro la Confessione e la Parola di Dio. La sua vita stava centrata in queste cose: fare le opere di misericordia e pregare per tanto dolore nel Burundi.
Un altro esempio che mi ha dato, era il suo amore per la Vergine Maria, certamente il suo modo non era che amore, un amore che lo sosteneva e che lo faceva forte anche nei momenti più difficili. Mi ricordo in questi ultimi giorni, all’ospedale, aveva sempre il Rosario sulle mani o vicino alla sua testa. Passava quelle ore di dolore pregando il Rosario. Nell’ultimo giorno, i dolori erano forti, lui era quasi incosciente, già non sentiva all’orecchio, apriva i occhi poco. Ma vedevi nelle sua mani il Rosario e le dita che giravano i grani del Rosario. Mi ricordo che sono andato a visitarlo verso il mezzogiorno del 24, lui soffriva, i dottori sono venuti a vederlo e fare delle cure che facevano male, lui rimaneva pregando il Rosario; sulle labbra i movimenti della preghiera: sempre pregando il suo Rosario, fino all’ultimo minuto. Così ha trascorso la sua vita; quando stava bene, veniva quasi tutti i giorni da me e sempre scendeva della sua macchina con il Rosario in mano, veniva a chiedermi qualcosa ma sempre il Rosario in mano, pregando.
Parlando della sua macchina mi viene alla mente un altro esempio che mi ha dato; la sua macchina era vecchia, mal messa veramente, ogni tanto si fermava. Quella macchina era il simbolo delle sua vita, un uomo povero, un prete povero, non perché non aveva soldi, ma perché tutto quello che riceveva lo dava agli altri, agli orfani, ai poveri. Lui ha vissuto in una estrema povertà, anche se ogni tanto riceveva il soldi della associazione e della sua famiglia, mai ha utilizzato il soldi per sé, per i suoi bisogni.
Viveva in una piccola stanza nella parrocchia di San Michele, una stanza senza nulla, povera, la sua macchina… sono sicuro che fra i preti lui è quello che viveva più di tutti in povertà. Ogni tanto veniva e mi diceva: “Sono nella miseria, non ho niente neanche per comperare un po’ di pane per i miei bambini”: non per sé, per i bambini. Oltre volte veniva contento e mi diceva, guarda oggi una pia signora mi ha dato cinquanta mille franchi, grazie a Dio, guarda ho comperato un po’ di pane e di fagioli per i miei bambini, infatti nella macchina si vedeva quello. Niente per lui, tutto per i poveri.
Certamente adesso sta godendo di tutta la ricchezza del cielo, l’amore di Dio Padre, del suo Bambino e la tenerezza della Madonna del cielo, la Mamma del Cielo, come lui diceva. Nell’ospedale, sempre diceva quella parola, “Mamma”, negli ultimi giorni, quando non poteva più parlare solo sentivamo quella parola che ripeteva incessantemente “Mamma”, chiamando certamente alla Madonna del Cielo che lui amava tanto.
Scusate, sono alcuni pensieri che mi vengono in questo momento, nella preghiera per lui e di ringraziamento a Dio per avermi dato la possibilità di conoscere un prete così, fatto e modellato per il Dio misericordioso.
P. Ruben missionario saveriano in Burundi.
Altra lettera dello stesso padre Ruben:
“ Questa mattina abbiamo celebrato i funerali di P Vittorio Blasi. Una cerimonia molto emotiva, molto sentita in presenza dei bambini , di tanti preti e di una folla di gente venuta de diverse parti per accompagnare all’ultimo luogo del suo riposo. Nel mattino dall’ospedale l’arcivescovo, i preti, molta gente e i suoi bambini siamo andati in cattedrale dove abbiamo celebrato la Messa, in una cattedrale piena di persone.
L’arcivescovo di Bujumbura ha presieduto la Messa, c’era anche il vescovo di Ruyigi, tre vicari generali, un centinaio di preti di Bujumbura, anche alcuni venuti di Gitega, Ruyigi, Bubanza e anche alcuni saveriani del Congo. Tanti ma tanti religiosi di diverse congregazioni, e una folla di gente. In una solenne Messa, caratterizzata dalla fede e dal ringraziamento a Dio per la vita e la testimonianza di servizio ai più poveri, abbiamo pregato per il riposo eterno di P Vittorio. Tutti quelli che hanno preso la parola, il vescovo nella omelia, i bambini nelle preghiere, il superiore saveriano e altri, tutti hanno parlato della fede di questo sacerdote del Signore e della sua vita tutta orientata ai più poveri.
Dopo la Messa siamo andati al cimitero, anche là, una moltitudine ha accompagnato la bara, il vescovo ha benedetto la tomba e abbiamo pregato a lungo. Tutti i bambini hanno circondato la tomba e hanno versato i fiori che portavano, ognuno una rosa; e hanno cantato in canto di addio che loro stessi avevano preparato, hanno pregato e affidato il suo padre Vittorio nelle mani di Dio. Anche noi preti e tanta gente là presente abbiamo pregato per il suo riposo.
Nel cuore di tutto c’era il dolore per la sua partita, ma anche il ringraziamento a Dio per la testimonianza di vita che P Vittorio ci ha lasciato. Abbiamo implorato il Signore per il futuro dei bambini e delle opere da P Vittorio cominciate.
Abbiamo pregato per voi. La sua famiglia di sangue è anche del Burundi dove Padre Vittorio riposa nell’attesa della risurrezione dei giusti.
La Messa era cominciata alle 9 del mattino, alle 13 ore abbiamo lasciato il cimitero per andare nel vescovado dove l’arcivescovo, in nome della diocesi ha accolto tutti quelli che hanno potuto, per fare un rito tradizionale del Burundi chiamato “guca ku mazi”, un rito che si fa subito dopo la sepoltura di un membro della famiglia. Anche là la parola del vescovo era di conforto e di riconoscenza per la vita e opera del Padre Vittorio.
Una giornata santa vissuta nella fede, quella che aveva guidato P. Vittorio durante tutta la sua vita. Riposa in pace. P. Ruben
NOTIZIE SULLA MALATTIA E SULLA MORTE DA RUBEN MACIAS DEI SAVERIANI A BUJUMBURA.
Ricoverato in ospedale a Bujumbura per un blocco renale il 20. XII. 2015
21.XII. Padre Vittorio ha passato una notte malamente, trasferito in sala di rianimazione, per una nuova complicazione. Gli hanno fatto un’ecografia. E’ un momento critico secondo il parlare del medico. Preghiamo e rimaniamo sempre vicini.
24 dicembre 2015. Il nostro caro P Vittorio Blasi è morto verso le ore 19: i medici hanno fatto quello che potevano. Sono molto commosso e vi presento la mia vicinanza in questo momento di dolore. Nell’ospedale tanti tanti bambini e ragazzi che lui ha curato piangono la morte di chi è stato il loro papà. Adesso tutti stiamo in preghiera per la sua anima. L’arcivescovo fa eseguire tutte le procedure per il funerale. P Vittorio è stato un uomo di Dio, inviato per amare il popolo burundese. Il Signore certamente gli ha dato il riposo eterno. P Vittorio adesso sta celebrando il Natale con il Bambino Gesù e tanti altri bambini che lui ha aiutato. Il Signore gli doni la corona dei santi. Uniti nel dolore e nella preghiera. P. Ruben
PADRE VITTORIO BELMONTESE ORA FA NATALE CON GESU’
La belmontese Giustina Sbaffoni che abitava di casa vicino alla famiglia Blasi, diceva: “Dal cielo farò il bene che ho voluto per voi in terra.” In questo stesso modo anche padre Vittorio Blasi sta assistendo le persone amate. Il giorno 24 dicembre, vigilia di Natale, alle ore 19 il Signore lo ha chiamato a sé, nell’ospedale di Bujumbura dove era ricoverato per un blocco renale.
Ha dato la vita per la missione per quaranta due anni in Burundi, dove ha creato molte scuole a Mumuri ed insieme con il vescovo Ruhuna ha eretto il santuario della Madonna Madre della Misericordia, Rosa Mistica mediatrice del Burundi.
A Bujumbura ha creato il centro formativo degli orfani dove sono stati accolti centinaia di bambini diventati nel tempo adolescenti e giovani, dopo aver studiato ed essere stati formati ad una vita centrata sui valori per affrontare le inevitabili difficoltà. Ancor oggi altri orfani sono amati ed assistiti nelle case dove superano i problemi di un’esistenza resa difficile dai tanti disagi. Padre Vittorio, come padre spirituale, è vissuto nel servizio a Dio ed ai fratelli, nell’umiltà e nella povertà, spendendosi con gli altri, per gli altri.
Lo ricordano a Belmonte Piceno dove era nato nel 1941. La sua era una famiglia di agricoltori e da bambino non mancava di aiutare nei lavori il babbo Giusto e la mamma Elisa, insieme con i fratelli: Mario, divenuto Sacerdote, Vincenzo esperto di Agraria e Letizia Anastasia sua assidua aiutante. Ora si sono riuniti in cielo, dopo che hanno sostenuto la missione, insieme con altri parenti, come seguitano a fare. Mario e Vittorio frequentarono le scuole medie, ginnasiali e liceali nel seminario di Fermo fino a quando nel 1962 don Mario fu ordinato Sacerdote e Vittorio fu ammesso nel seminario missionario di Parma. Ordinato anch’egli Sacerdote, Vittorio fu trasferito in missione in Spagna. In seguito andò a svolgere la missione in Burundi, a tempo della guerra di separazione del Ruanda dal Burundi. Qui è restato per tutta la vita.
Il buon Dio, attraverso padre Vittorio, ha portato la vita dove le armi diffondevano la morte, ha seminato la speranza dove dilagava la disperazione, ha reso operose le iniziative di pace dove veniva propagandata l’illusoria lotta tribale. È davvero un mistero grande, l’opera mirabile del missionario cattolico in una terra straniera dilaniata dalle guerre. Ha salvato durante le feroci stragi militari, alcuni seminaristi inviandoli in Italia e oggi alcuni sacerdoti nativi del Burundi sono in Italia e nella diocesi di Fermo.
Padre Vittorio ha espresso il suo legame profondo con Gesù- Eucaristia, celebrando la santa Messa negli ospedali e nelle carceri ed animando la preghiera di Adorazione e il santo Rosario fino agli ultimi giorni. Ha contemplato il mistero di Dio fatto uomo, insieme con Maria che un giorno adagiò il suo Nato in una semplice mangiatoia.
Ora insieme con gli angeli padre Vittorio intona il canto di lode e di gloria, riconoscente a Colui che sempre dona la luce del suo amore misericordioso.
Chi lo ha conosciuto lo ama come un angelo per tutti gli orfani del Burundi, per i compaesani di Belmonte, per i confratelli Sacerdoti, per i cari nipoti delle famiglie Blasi, Mercuri e Brunelli.
Ha scritto padre Ruben Macias che tanti e tanti ragazzi che lui ha aiutato, continuano a piangere la morte di colui che è stato il loro papà. Padre Vittorio è stato un uomo di Dio inviato per amare il popolo Burundese. Il Signore certamente gli ha dato il riposo eterno.
Il senso cristiano dice che la morte è il giorno natale nell’eternità. Nella gioia che ci viene dalla memoria della nascita del Verbo divino fatto carne, vero volto della misericordia del Padre celeste, viviamo anche l’accoglienza di padre Vittorio Blasi nella casa del divin Padre, con la fiducia che l’eterno Sacerdote lo ha abbracciato.
Pensiamo che adesso padre Vittorio celebra le feste natalizie assieme con Gesù, in cielo e intercede per noi lasciandoci un luminoso esempio di amore cristiano.

PADRE ERNESTO TOME’ MISSIONARIO SAVERIANO dice: Carissimi, dirò qualcosa sul carissimo P. Vittorio…Il più di lui, rimane nascosto nel gran Cuore della TRINITA’, sorgente Viva dei santi. E sarà svelato all’ultimo Giorno…
CHI ERA P. VITTORIO? Molto di ciò che dice il suo nome. P. Vittorio era un’anima di preghiera. Pregava Lui, faceva pregare gli altri; sempre disposto ad ogni chiamata, ad ogni servizio. Fuori della sua stanza, c’era una poltrona, dove molti venivano per avere il perdono, consiglio, conforto…
P. Vittorio si è manifestato Padre verso i malati: li visitava spesso, per loro celebrava la S. Messa, e nella cappella della clinica o dell’ospedale, faceva spesso l’Adorazione. Era stimato ed amato dai malati.
Nei primi anni del suo apostolato, ha aiutato a stabilirsi, a crescere a svilupparsi, la congregazione delle ” Bene Bernardetta = le figlie di S. Bernardetta Soubirous” che curano gli orfani-gli anziani e i ciechi. Quindi è stato anche costruttore. Ha costruito nella sua parrocchia, molte chiesette per potervi riunire i cristiani e dar loro la Messa: l’Albero della Vita. Con la volontà e l’aiuto dell’arcivescovo RUHUNA ( che stimava e amava P. Vittorio e sarà poi ucciso per la sua dirittura ) ha costruito anche una chiesa ovale- che si dice voluta dalla Madonna – che fece esclamare al parroco di Gitega: “Bella!” E non solo, l’ha costruita quando il presidente Bagazza aveva espulso più di 600 tra missionari e missionarie. Era coraggioso. Ha costruito anche la chiesa parrocchiale, altro gioiello che faceva dire all’arcivescovo Gioacchino Ruhuna: “ La mia cattedrale! “Ha difeso, sulla collina, la Croce che Bagazza aveva ordinato di sradicare da tutto il Burundi ! E sul colle di Mumuri-sua parrocchia-splende ancora ritta in piedi, la sua Croce!
PADRE di ORFANI- E qui ci vorrebbe un filmato per cogliere P. Vittorio dal vivo: di cosa s’interessasse- nelle sue giornate- facendo spola tra la voce degli orfani e quella degli Amici che lo aiutavano a farli vivere. Qui in modo speciale dobbiamo ricordare-con rispetto- stima- commozione sua Sorella, Letizia, che io chiamo in verità:“ Mamma degli orfani “. Il Signore li ha chiamati in Cielo tutti e due, per ‘riposare’ dal tanto lavoro; ma anche per trovare LASSU’ altri Amici, capaci di far aiutare da altri i loro Orfani…E con la Sorella Letizia, ci sono i suoi Familiari, e i tanti Amici che hanno fatto vivere, per anni, gli Orfani di P. Vittorio, di Mama Odila e di Mama Sandra…
Quando mi scriveva per un aiuto ‘ urgente ‘- mi chiedevo: “ Padre Vittorio è un matto o è un santo?! Diceva: “ Non ho più riso. E’ finito l’olio. Non ho soldi per pagare la scuola per i bambini. Diversi orfani sono all’ospedale…” Una litania continua che ti faceva sobbalzare … che faceva tremare il cuore della buona Letizia. Ma tutto il suo lavoro pastorale, assistenziale ai malati, e tutto il suo ‘ morire’ per far vivere i più poveri tra i poveri, che sono gli Orfani: tutto è stato una scia di Luce e di Letizia, un segno dell’Amore misericordioso del Padre. Per questo ci fu l’omaggio di lacrime e di preghiere di 120 orfani e di tanta gente che assieme all’arcivescovo, e 100 Sacerdoti, hanno accompagnato nella cattedrale di Bujumbura la ‘bara bianca’ che nascondeva la gloria di una Vita povera e donata, verso la LUCE, la PACE: è il Nostro carissimo Fratello, P. Vittorio. Prega per noi!
Carissimi, ho scritto quel poco e in qualche modo, del Nostro Carissimo P. Vittò. Il resto lo leggeremo con gioia in Cielo. La Madre faccia sorgere altre anime come la Sua, per asciugare tante lacrime dagli occhi d’innocenti -per consolare- per dare il Perdono con la Pace- per vivere quaggiù come Famiglia di Dio, fratelli di Gesù, amati dalla stessa Madre. Vs. p. Ernesto. Saluti a voi e Amici. p. Ernesto, più vecchio di ieri…
Per Vittorio.Blasi.2016.x.telegrammi
= Dal Movimento San Juan Diego \ alla notizia della morte di P. Vittorio scrive: “ Grazie per la comunicazione. Le nostre più sentite condoglianze. Eterno riposo dona a Padre Vittorio Blasi o Signore risplenda a lui la Luce Perpetua e riposi in pace. Amen.
= Da Ruben Macias missionario Saveriano a Bujumbura, informato della S. Messa a Belmonte, domenica 3 gennaio : “ Sono contento de sapere che il caro P. Vittorio è nel cuore di tanti e che la sua opera continua in beneficio dei bambini poveri del Burundi. Ringrazio il Signore per l’idea del sindaco di fare il incontro e ricordare la vita e opera di P Vittorio. Il DVD è già pronto.”
=Da Bruè Carla e Sauro: “ Immensamente dispiaciuti per l’ improvvisa scomparsa di Padre Vittorio. Vorrei avere notizie più precise sulla scomparsa e P. Vittorio e chi ne farà le sue veci. Mi faccia sapere se ci sarà una S. Messa commemorativa. La salma è tornata in Italia ? Cari saluti, Carla e Sauro Bruè “
= Da Carmela Russo Pia e Francesco: “Buongiorno, le invio le mie condoglianze per padre Vittorio, un suo amico . E’ stato un grande riferimento per noi e ce ne accorgiamo soprattutto adesso che non è tra noi. Ha fatto molto per il Burundi. Lo ricorderemo sempre e continuerà ad aiutare il Burundi. Cordiali saluti,
= Da Zaro (Ischia): don Ciro:” Lo ricordiamo nella preghiera e preghiamo il Signore affinché le opere da lui edificate possano andare avanti ed accrescersi. Don Ciro Vespoli”.
== MARIA LAURO. Apprendo con grande dispiacere la notizia della morte di padre Vittorio. Ero da tempo preoccupata perché non ricevevo più telefonate né tantomeno sono riuscita a sapere se in Burundi è arrivato un quadro della Madonna di Zaro che lui mi aveva richiesto. Lo ricorderemo nelle preghiere come anche don Ciro le ha scritto .Ci farebbe piacere sapere se il quadro è arrivato a destinazione perché era desiderio di padre Vittorio metterlo nella cappella della missione .grazie di cuore. Cordiali saluti .Maria Lauro presidente dell’Associazione Madonna di Zaro Ischia
=== P. TOME’ ERNESTO Saveriano: “Il nostro carissimo Vittorio ha vinto la sua impervia battaglia -meglio ‘guerra’ contro il gran nemico- cingendosi dentro e fuori della di Lei corona : la Madre della Misericordia. P. Ruben saveriano mexicano- che l’ ha assistito più di altri- è rimasto edificato per la sua pietà, per la sua confidenza in Maria- che chiamava col dolce nome di Madre- Ha detto che vorrebbe anch’egli fare una morte così bella… Lode al Signore e a sua Madre, per la Vita e la Nascita al Cielo, di p. Vittorio, nostro amato fratello.
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IL BURUNDI CONOSCIUTO DA P. VITTORIO
Il Burundi ha vissuto nel passato i genocidi derivanti dai conflitti etnici, politici ed economici E’ uno dei Paesi più poveri del mondo. La Chiesa, pur soffrendo, non si è scoraggiata.
I missionari Padri Bianchi che vi giunsero nel 1879 stabilirono molte comunità che hanno avuto continuità ed oggi la Chiesa è strutturata in sette diocesi, e può contare un buon numero di operatori pastorali. La catechesi nella preparazione al matrimonio incoraggia le famiglie ad esprimere la fede in Cristo.
Il Burundi è uno dei paesi africani con il più alto tasso di natalità. I giovani tra i 18 e i 20 anni rappresentano ben il 60% della popolazione. Il tasso di mortalità infantile resta tra i più alti del globo. Tra gli impegni più significativi della Chiesa c’è la formazione dei giovani.
La forte instabilità del Paese condiziona la gioventù, mentre il sistema scolastico è da riassettare. Non è facile ricostruire la società sui valori umani solidi e duraturi. La preghiera nella fede sostiene i fedeli a non scoraggiarsi nelle difficoltà.
Un altro grande impegno della Chiesa è il rientro dei rifugiati. Anche gli organismi statali e internazionali cercano di favorire il loro rientro a casa. Ma nessuno può garantire che ritrovino la loro casa e la terra. I Vescovi hanno lanciato un appello per gli aiuti alimentari, aiuti che vengono distribuiti dalla Caritas. La Chiesa apre i cuori alla speranza nel Cristo glorioso giudice e salvatore.
I bambini del Burundi li incontri dappertutto, sulle strade, in campagna, tra i fabbricati. Sono bambini che guardano sorridenti, poveri, affamati, malvestiti, ma con il sorriso, aperto e gratuito. Subito pronti a cantare e danzare, a farsi una foto. Una festa di mani che si agitano e salutano. Ti scrutano con i loro grandi occhi, simboli di vita e di luce. Animano le celebrazioni liturgiche: pregano, danzano, cantano e subito passano al raccoglimento.
Gli angeli custodi che li accolgono fanno sentire l’essenza del Vangelo con il profumo della carità. ———————————-
Bujumbura 21. 2. 2014 : SEGUIAMO GESU’ POVERO. P. Vittorio presenta alcune riflessioni fatte da Sandra Kanyana
“ Come dice Gesù, nessuno è dispensato dal fare il bene. Cari bambini aiutate anche voi gli altri bambini che soffrono ( sono Gesù e che soffre).
Se avete la gioia di vivere bene ed avete anche i genitori, pensate agli altri bambini che vivono nel dolore e nelle preoccupazioni, i bambini abbandonati dai loro cari, gli orfani, i bambini malati di malattie incurabili che non hanno la possibilità di avvicinare un medico ed altri problemi di ogni genere.
Aiutateli nelle vostre preghiere perché Dio ascolta la preghiera dei piccoli. In ogni modo cercate di essere dei bambini buoni, così Dio vi ascolterà! Abbandonate i peccati, i cattivi esempi ed ogni altra mancanza, pregate bene.
Aiutate i bambini poveri che soffrono nella miseria più nera, privandovi di quello che avete e chiedendo ai vostri genitori ed amici di poter praticare il comandamento dell’amore come Gesù ci ha chiesto incessantemente (Mt 6,12, Gv 10,13) di avere misericordia degli altri nelle loro necessità.
In questa maniera aiutate Gesù morto per voi sulla croce per i vostri peccati, inoltre lo rivestite, lo dissetate e lo consolate.
Bambini che state crescendo, aiutate Gesù che si trova e vive negli bambini piccoli piccoli, che non sanno aiutarsi ed hanno bisogno di tutto: cullateli sulle vostre braccia, fateli giocare, portateli al W. C. Puliteli, lavateli, lavate i loro vestitini, accompagnateli a scuola, curateli con attenzione, che non abbiano difficoltà, date loro buon esempio, consigliateli, fate loro compagnia se malati e fate tutto per amore di Gesù che soffre per noi.
Gesù non è amato ma ci ama di un AMORE INFINITO: festeggerete la Santa Pasqua nella gioia. “Siate santi perché il Padre vostro dei cieli è santo”. Gesu’ ti amo come sono “ Sandra Kanyana
Notizie dalla LETTERA di Padre Vittorio dell’ottobre 2015:
Gentili benefattrici e benefattori.
Nel Burundi il 24 per cento della popolazione sono bambini sotto i 6 anni: Di questi solo il 5 per cento accede alla scuola materna.
Il missionario padre Vittorio Blasi ha da soccorrere molti orfani che sono stati causati dalla guerra. Ci sono profughi, famiglie divise che soffrono la fame, la povertà, la disoccupazione e la discriminazione sociale. Tante bambine e bambini sono abbandonati per strada.
La malnutrizione è cronica. Altri mali sono un serio problema sanitario e sociale, la malaria e le malattia infettiva.
Padre Vittorio Blasi fa il possibile, tra esigenze di sostentamento, di cure sanitarie, di istruzione di moltissime ragazze e ragazzi per cui deve chiedere aiuto per provvedere alle gravi spese. Che il buon Dio ci renda strumenti del Suo bene. Con i migliori saluti e auguri. Uniti nel pregare Gesù e Maria a nome di p. Vittorio Blasi

LETTERA di P. Vittorio pubblicata il 7 .05. 2013 da AVVENIRE Quotidiano cattolico italiano: ” Caro direttore, vorrei dirti qualcosa per la situazione italiana. Abbiamo cacciato Dio dalle istituzioni politiche e sociali e pensiamo di farcela da soli. Abbiamo commesso il peccato di Adamo, “il Signore della terra”. Da grandi e piccoli “signori” abbiamo detto: «Di te non abbiamo bisogno». E sono allo sbando, prima di tutto i politici, i parlamentari, i componenti il Governo. Quanti di loro vanno a Messa alla domenica? Quanti di loro si confessano? Siamo tutti battezzati, o quasi, ma senza Dio, o quasi. Parlare di Gesù Cristo a gente così: Lui è morto e risorto per darci il Paradiso, anche su questa Terra, ma non lo vogliamo. Potresti scrivere a tutti questi “signori” della politica e dell’economia che bisogna rimettere Dio al primo posto. Fai questo sforzo, te lo chiedo come l’ultimo dei missionari in Burundi, cuore dell’Africa e cuore del Mondo. Consideralo la preghiera estrema di chi spera ancora che possano rinsavire tutti quei politici e finanzieri che vogliono “fare” nel sociale e nell’economico, ma senza Dio. Un abbraccio in Gesù e Maria. Padre Vittorio Blasi, Bujumbura ”

P. Vittorio scrive il 4 maggio 2011:
“ Il governo italiano smetta di fare la guerra. Dio non vuole, Gesù non vuole, lo Spirito Santo non vuole, Maria non vuole. SOLO I PECCATORI FANNO LA GUERRA. Da che parte stanno i governanti?! Solo i nemici dell’uomo fanno la GUERRA. GRIDALO ANCHE A MIO NOME e mettilo su INTERNET. Vittorio Blasi

P. VITTORIO SCRIVE ALL’ONU:
“ Alla necessaria attenzione delle autorità delle politica internazionale, sia presente il dramma del Burundi che ha originato la preoccupazione anche del papa Francesco, e richiede alla politica internazionale di rendersi responsabile del dramma per cui è necessario che si impediscano i massacri, dopo gli ultimi morti. Occorre far presto. P. Vittorio Blasi “

PREGHIERA AL SANTO PAPA GIOVANNI PAOLO II
Padre, abbiamo pregato insieme in Burundi. Ti abbiamo ascoltato con l’ascolto e con il cuore. Ci hai lasciato consigli paterni: “Amatevi, amate i vostri nemici e pregate per coloro che vi calunniano, per far capire che siete figli dello stesso Padre dei Cieli. Fissate lo sguardo su Gesù e la sua Croce. Preoccupatevi della misericordia divina. Amate la Vergine santissima Madre di Dio e degli uomini.” Padre, ti supplico, benedici il Burundi e tutti i suoi abitanti. Benedici i nostri Vescovi, i sacerdoti e tutti i consacrati, i genitori e i bambini. Ti preghiamo insistentemente: benedici i nostri malati e tutti gli infelici, liberali da ogni paura, dona loro Fede, Speranza, Carità ed anche la buona salute. Ti preghiamo con insistenza dona a tutti i Barundi il dono di Gesù: “siate santi perché io, il vostro Padre dei Cieli sono santo”. Amen
Chiedi la grazia: Padre, Ave, Gloria.
[Preghiera scritta da P. Vittorio Blasi con approvazione vescovile di + mons. Simoni Ntamwana]

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L’ULTIMA LETTERA di padre Vittorio Blasi per il Natale 2015

Carissimi Amici e Benefattori,
a tutti vorrei far giungere il mio più cordiale e sincero augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Ve li faccio giungere i miei auguri, presentandovi il messaggio di Maria che ho ricevuto dal mio amico padre Ernesto Tomè. La “Mamma” ci fa sentire che il Burundi è vicinissimo al suo cuore e che sta per ricevere la visita del suo Gesù. La Mamma ci dice: “ Bambini miei, come Madre di salvezza vengo oggi a comunicarvi una gioia senza fine. La porta della liberazione verrà spalancata con potenza. Finalmente i vostri sforzi e sacrifici saranno ricompensati. Vi ringrazio di aver accettato di buon grado tutte le sofferenze. Vi amo e vi benedico a nome della Trinità Santissima. “ Il messaggio si conclude con queste parole: “ E’ deciso, bambini, uno sforzo finale enorme che vi è richiesto, infine e in un bellissimo istante, la vittoria.” Carissimi amici, ci stiamo preparando a questo grande avvenimento con fede e amore. Domenica il cieco di Gerico ci ha fatto pregare così: “ Gesù, figlio di David abbi pietà di me! “ e alla domanda di Gesù abbiamo risposto: “Dacci la pace.” Questa preghiera la stiamo ripetendo tutti i giorni fino al giorno della Pace che speriamo molto, ma molto vicino. a nostra preghiera è anche per i nostri bambini e per tutti voi perché non ci manchi il pane quotidiano e diciamo a Gesù e Maria: “Gesù, Maria vi amiamo, salvate il Burundi e dateci il pane quotidiano.”
Carissimi, sono ormai più che settantenne e mi sento in sintonia con tutti voi nonni e nonne che ci aiutate con la vostra pensione e che versate con tanto amore il vostro obolo, stateci vicini perché state aiutando i figli di Gesù e Maria.
Il Burundi è un paese molto piccolo, ma è chiamato “ Il Giardino di Dio.” E Dio Padre ha affidato il suo giardino alla sua Figlia prediletta, Maria che sta custodendo il Giardino del Padre e lo farà rifiorire in questo mese di ottobre, mese del Rosario. È con questa fiducia che vi invio questi auguri di BUON NATALE perché rivivremo tutti insieme le bellezze della Pace.
Cari amici, vi dico grazie per tutti i benefici che mi avete accordato in questi 40 anni di missione in Burundi. I primi ragazzi orfani che abbiamo aiutato, si stanno preparando anche a formare le loro famiglie; altri sono all’università, o nelle scuole superiori e si stanno preparando così alla nuova vita della Pace; i più piccoli, e ne sono più di 100, fin dalla scuola materna si fanno coraggio e sono contenti di poter avere davanti a loro un avvenire più sereno e pieno di speranze.
Vi teniamo nelle nostre preghiere ed i vostri figli sono i nostri protetti davanti a Gesù e Maria. Facciamoci coraggio: Buona Pace e buon Natale !
In Gesù e Maria P. Vittorio Blasi

Dal Salmo 112: “ Eterno sarà il ricordo del giusto … Egli dona largamente ai poveri; la sua giustizia rimane per sempre, la sua fronte s’innalza nella gloria”.
L’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DEGLI ORFANI DEL BURUNDI E DI PADRE VITTORIO BLASI è stata fondata il 21/10. 1996 da Letizia, sorella di padre Vittorio, con lo scopo di aiutare i bambini, i giovani, gli orfani ed i cittadini del Burundi, colpiti da calamità naturali, gravi disagi, privazioni, difficoltà e povertà. Padre Vittorio ha voluto fortemente il bene di questo popolo: che fosse aiutato, curato ed istruito nella propria cultura e nella patria burundese – dove padre Vittorio ora riposa in attesa della resurrezione – al fine che i bambini di oggi diventino veri uomini per governare domani il loro paese nella pace e nella giustizia da lui sempre difese. Per questo nelle sue ultime lettere ha invitato i famigliari ed i benefattori ad essergli vicini per portare avanti questa sua opera orientata sempre verso i più poveri, i più deboli e soprattutto i bambini abbandonati, come ha testimoniato nella sua santa vita vissuta nella povertà, nella grande fede in Dio e nella Madonna che chiamava “Mamma” sino agli ultimi suoi istanti in terra.
Versamento postale: C/C n. 13551635 ASS.NE AMICI ORFANI DEL BURUNDI E DI PADRE VITTORIO BLASI
Noi ringraziamo Dio per averci dato come fratello, in Cristo, il nostro Vittorio, e nello stesso tempo Lo imploriamo perché ci aiuti a proseguire la sua opera nel sostenere, con il sussidio dei benefattori, i bambini del Burundi che padre Vittorio ha affidato a noi ed a Sandra, direttrice della “Casa della Gioia” intitolata a Santa Rita da Cascia. Cercheremo di fare il nostro meglio, sempre di più, con l’aiuto dei volenterosi. Nell’ultima lettera che p. Vittorio ci ha scritto prima di essere ospedalizzato, ha chiesto di stargli tanto vicini perché i bisogni sono tanti. Dice:” La pace ci porterà amore e benessere per tutti. Natale sarà tutto nuovo”.
\\\ Padre Ernesto Tomè 24.03.2016 P. Vittorio ha vinto ancora….Suo nipote continua -con voi tutti- a far vivere i “ Di Nessuno “. Con le loro innocenti preghiere-con l’intercessione del caro Vittò- e quello grande della Madre tenerissima degli Orfani-si potrà ancora vivere e far vivere. La Madre Vi benedica con i suoi occhi di lacrime che implorano per questa povera Umanità : Perdono – Pane – e Pace.
TESTIMONIANZA
Diceva il padre degli orfani, il ven. Ildebrando Gregori, a cui affidammo con pieno successo un container felicemente giunto a Bujumbura:
” Tutto passa! Ma quale gioia, allorché, accostandosi l’ora del nostro finale passaggio, potremo ricordare un’esistenza spesa nel bene, nel buon esempio, nel sacrificio; quando potremo ricordare di aver aiutato il nostro prossimo nel modo migliore “.
LODE A DIO

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