Danni della procreazione eterologa sui nascituri: debolezza fisiologica trasmessa in discendenza

Danni esistenziali intergenerazionali
I progetti esecutivi della eterologa esigono la tutela di uno sviluppo umano integrale, e comportano doveri inerenti al rapporto dei protagonisti della procreazione non solo nei riguardi dovuti al nascituro, anche verso i suoi discendenti delle generazioni future. La Costituzione repubblicana italiana, all’articolo 2 esige la giustizia nella solidarietà, e in questa situazione di procreazione è giustizia intergenerazionale con risvolti economici politici e culturali. La tecnologia e l’assistenza medica nell’eterologa non si limitano soltanto a criteri utilitaristi di efficienza e di produttività per dare vantaggi individuali. La giustizia intergenerazionale è necessaria al fine che le future generazioni non abbiano a pagare il danno continuativo derivante ai discendenti del nascituro cui è stata data una debole salute fisica, a motivo della originaria occasionale soddisfazione dei desideri di pochi individui ambiziosi di una genitorialità artefatta. Questi danni intergenerazionali sono un crimine ignobile di cui dovrà qualcuno dovrà rendere conto alle generazioni che verranno, se non fosse che l’impunità è sapientemente assicurata da una ingegneria giuridica e amministrativa creata ad arte per occultare le singole responsabilità ovattate da criteri di legittimità. \n\ Questa osservazione sulla legittimità che occulta responsabilità è di Paolo ROSSO, La responsabilità civile. I danni esistenziali. Utet Torino 2014

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