CANTO POPOLARE SULLA PASSIONE DI GESU’ versione di Belmonte Piceno da studi di Vesprini Albino

LA PASSIONE DI CRISTO  <canto popolare nella versione belmontese> di Albino Vesprini

. Ecco che giunta l’ora

dell’ultima sua cena

con faccia serena

Gesù così parlò:

. Disse: “Sarò tradito

e poi sarò negato.”

E Giuda scellerato

Disse: “io non sarò”.

. All’orto prontamente,

rivolge le sue piante

del buon Gesù è costante

per il Padre suo, l’amor.

. Gesù si apparta solo

da tutti abbandonato

con pianto sconsolato

Il Padre suo pregò.

. Tutto mesto e dolente

in terra cade e langue,

dal gran sudor di sangue

resister più non può.

. Arriva il traditore,

Giuda con dispetto,

dice al Maestro eletto:

“Salve Rabbii!”

. Risponde il mio Signore:

“Che cerchi, amico mio?”

E Giuda iniquo e rio

col bacio lo tradì.

. La truppa in quel momento,

con funi e con catene

contro l’amato Bene

subito gli s’avventò.

. E con maggior tormento,

soffrendo il Redentore

con gran pena e dolore

nella prigione andò.

. Dalla prigion levato,

con insulto amaro

ad Anna è portato

Gesù pieno d’amor.

. Il traditore ingrato,

gli dà una manata

e la sua faccia beata

soffre tanto dolor.

. Dai soldati è trascinato,

dal prefetto Pilato

per essere processato

come fosse malfattor.

. Pilato spaventato,

dal popolo inferocito

del processo imbastito

le mani se ne lavò.

. Affacciandosi al balcone,

al popolo poi propone

di scegliere tra il Redentore

e un grande malfattore.

. La libertà a Barabba,

e la croce per Gesù,

il popolo incosciente

diè croce all’innocente.

. Allor per soddisfare,

del popol l’insolenza,

a sì crudel sentenza

Pilato acconsentì.

. E senza più indugiare,

fu legato il Redentore

come un malfattore

ognuno lo schernì.

. Legato alla colonna,

battuto e flagellato,

di spine incoronato

è il dolce Redentor.

. Questo patir tuo amaro,

di morte così atroce

questa pesante croce

come potrai portar?”

. Ecco pronta l’ora,

ingrato peccatore,

rimira il tuo Signore

che alla morte se ne va.

. Per te, spietato ancora,

vuole abbracciar la morte,

per aprire a te le porte

del suo regno celestial.

. O Gesù mio caro,

la croce t’ho preparata

da me fu fabbricata

con tanto mio peccar.

. Piange la cara Madre,

mirando il suo Signore,

pensa al gran dolore

che sentiva nel cuor.

. E tra le guardie armate,

il buon Gesù è caduto

nessun più porge aiuto

al caro mio Gesù.

. E il dolente Figlio,

tutto quanto impiagato,

per salvare l’uomo ingrato,

in croce va a morir.

. Il tuo ostinato cuore,

lo fa così languire

in croce va a morire

per la tua infedeltà.

. Giunto sull’alto monte,

il buon Gesù innocente

da quell’ingrata gente

presto spogliato fu.

. E la dolente Madre,

piena d’amor e zelo,

si leva il suo bel velo,

per coprire il suo Gesù.

. Poi lo inchiodano alla croce,

per l’una e l’altra palma,

acciò spirasse l’alma

con più pena e più dolor.

. Inchiodato tostamente,

il buon Gesù clemente;

da quella sete ardente

nessun lo dissetò.

. A un tratto allora il velo

del Tempio si squarciò

ed anche il sol nel cielo

d’un tratto si oscurò.

. Il buon ladrone allora,

pentito del suo errore,

gli dice: “Oh mio Signore,

ricordati di me!”

. Gesù risponde allora,

con umiliato viso:

“Nel Santo paradiso

oggi sarai con me!”

. Ecco Gesù morente,

sulla croce languente

con voce dolente

Giovanni chiama a sé.

. Dice: “Fratello mio,

io me ne vado al Padre

e la mia dolente Madre

La raccomando a te!”

. Pregò l’Eterno Padre

per i suoi crocifissor,

 quell’alma santa e pia

al Padre Eterno andò.

. Tremò la valle e il monte

più d’uno risuscitò;

il prato, il colle, il monte

con gran rumor tremò.

. E Gesù Cristo  morto,

agli inferi è passato

che sia ringraziato

per la santa sua Passion.

. Il romano centurione,

mosso a compassione,

per togliere ogni dubbio

con  lancia trapassa il cuor.

. Ha lasciato il mondo,

volle soffrir la morte:

ora apritegli le porte

del regno de lassù.

. La Madre con dolore

fra le braccia lo pigliò

 Lui pieno d’amore

a noi tutti ci salvò.

. Ecco, Gesù che è morto,

nella tomba vien deposto

e con gli angeli del cielo

la gloria a Dio portò.

. Ricorda, o peccatore,

l’appassionato Bene

fra quanto grosse pene

sulla croce per te soffrì.

. Piangi con cuor contrito,

con vero pentimento

e con proponimento

di non insultarlo più.

. Il terzo giorno intanto,

Gesù risuscitato,

tra suoni, feste e canti

nell’alta gloria sta.   

<Adattamento di Antimo Lorcassi>

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