AL MAESTRO
Maestro assai sapiente e gentile
che ai tuoi alunni insegni con amore
nell’aula stando chiuso, lunghe ore,
della tua vita in sì grazioso aprile,
io elogio ed ammiro il tuo benigno stile:
dei fanciulletti sei il benefattore,
del campo del saper coltivatore,
non ti dimostri mai noioso e vile.
Nutriente il succo della tua parola
irrobustisce lor la mente e il cuore
e, ricordando ognor la prima scuola,
quei ragazzetti ti faranno onore:
la fama ti rimane e il tempo vola!
Io apprezzo la saggezza e il tuo valore!
GAETANO SBAFFONI