IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELL’AMBRO (Note di Francesco Maranesi)
Agli inizi della suggestiva gola, formata dal dirupo Balzo Rosso e il monte Amandola a nord, e il Monte Pizzo a sud, sulle sponde dell’Ambro affluente del Tenna, a sei chilometri da Montefortino, sorge il Santuario della Madonna apparsa ad una innocente pastorella che custodiva il gregge in quei balzi rupestri. A ricordo del prodigio, per iniziativa dei Benedettini della non lontana abbazia di Sant’Anastasio, fu eretta un’edicola che, in breve, per l’affluenza dei fedeli montanari e per le grazie dispensate dalla Vergine, si trasformò in chiesa con beni e rendite proprie. Partiti i monaci che vi tenevano un rettore, nel 1439, si ebbe un periodo di decadenza causato da scorrerie di armati, sino a che il cardinal Peretti, allora arcivescovo di Fermo, poi papa Sisto V, fece passare il santuario alle dipendenze del Capitolo della cattedrale di Fermo. Si rialzarono così le sorti e, agli inizi del Seicento, la chiesetta primitiva fu ingrandita su disegno dell’architetto Venturi, che ideò, per la prodigiosa immagine quattrocentesca scolpita in pietra, una cappella simile in parte a quella della santa Casa di Loreto, e venne decorata da due distinti pittori dell’epoca, Martino Bonfini e Domenico Malpiedi di Sanginesio. La devozione nei secoli successivi andò sempre crescendo e i pellegrinaggi aumentarono, non ostante le difficoltà di accesso e della stagione. Il santuario venne consacrato nel 1908. Nel 1925 la sacra immagine fu cinta di corona aurea donata dal capitolo Vaticano (come) era solita darsi per simulacri di celebrità mondiale. Negli anni 1927-1928 la chiesa fu decorata da Virgilio Parodi; successivamente fu abbellita di una nuova facciata e di torre campanaria su disegno dell’arch. Giuseppe Breccia e arricchita di un Crocifisso donato da Pio XI e di organo liturgico. Per la rinomanza il santuario era annoverato tra i più importanti dell’Italia centrale sacri alla Vergine. Nella pace immensa dei monti, innumerevoli carovane di pellegrini ritrovano ai piedi della Madonna dell’Ambro la pace dell’anima.