24 dicembre 2015: il missionario padre Vittorio Blasi deceduto a Bujumbura ove assiste gli orfani

CELEBRA IL NATALE CON GESU’ PADRE VITTORIO BLASI DECEDUTO IL 24 DICEMBRE 2015

La belmontese Giustina Sbaffoni che abitava di casa vicino alla famiglia Blasi, diceva: “Dal cielo farò il bene che ho voluto fare in terra.” In questo stesso modo anche padre Vittorio Blasi sta assistendo le persone amate. Il giorno 24  dicembre circa le ore 19 il Signore  lo ha chiamato a sé, nell’ospedale maggiore di Bujumbura dove era stato ricoverato il giorno 20 per un blocco renale con febbre persistente.

Ha dato la vita per la missione per quarant’anni in Burundi, dove ha creato molte scuole a Mumuri ed insieme con il vescovo Ruhuna ha eretto il santuario della Madonna mediatrice del Burundi. A Bujumbura ha creato il centro formativo degli orfani dove sono stati accolti centinaia di bambini diventati nel tempo  adolescenti e giovani, dopo aver studiato ed essere stati formati ad una vita centrata sui valori per affrontare le inevitabili difficoltà. Ancor oggi altri orfani sono amati ed assistiti in questa residenza dove superano i problemi di un’esistenza resa difficile dai tanti disagi. Padre Vittorio, come padre spirituale, è vissuto nel servizio a Dio ed ai fratelli, nell’umiltà e nella povertà, spendendosi con gli altri, per gli altri.

La sua era una famiglia di agricoltori a Belmonte Piceno e da bambino non mancava di aiutare nei lavori il babbo Giusto e la mamma Elisa, insieme con i fratelli:  Mario, divenuto poi Sacerdote, Vincenzo esperto di Agraria e Letizia Anastasia sua assidua aiutante. Ora si sono riuniti in cielo. Tutti hanno sostenuto la missione, insieme con altri parenti, come seguitano a fare. Mario e Vittorio frequentarono le scuole medie, ginnasiali e  liceali nel seminario di Fermo fino a quando nel 1962 don Mario fu ordinato Sacerdote e Vittorio fu ammesso nel seminario missionario di Parma. Ordinato anch’egli Sacerdote, Vittorio fu trasferito in missione in Spagna. In seguito fu destinato a svolgere la missione in Burundi, a tempo della guerra di separazione del Ruanda dal Burundi. Qui è vissuto per quarant’anni. Il buon Dio, attraverso padre Vittorio, ha portato la vita dove le armi diffondevano la morte, ha seminato la speranza dove dilagava la disperazione, ha reso operose le iniziative di pace dove veniva propagandata l’illusoria lotta tribale. È davvero un mistero grande, l’opera mirabile del missionario cattolico in una terra straniera dilaniata dalle guerre. Ha salvato durante le feroci stragi militari, alcuni seminaristi inviandoli in Italia, ospitati dal vescovo di Camerino Don Angelo Fagiani ed oggi cinque sacerdoti nativi del Burundi sono in Italia e nella diocesi di Fermo. Padre Vittorio ha espresso il suo legame profondo con Gesù Eucaristia, celebrando la santa Messa negli ospedali e nelle carceri ed animando la preghiera di Adorazione e il santo Rosario fino agli ultimi giorni vissuti in terra. Ha contemplato il mistero di Dio fatto uomo, insieme con Maria che un giorno adagiò il suo Nato in una semplice mangiatoia. Ora insieme con gli angeli padre Vittorio intona il canto di lode e di gloria, riconoscente a Colui che sempre dona la luce del suo amore misericordioso. Lo amiamo come un angelo per tutti gli orfani del Burundi, per i compaesani di Belmonte, per i confratelli Sacerdoti, per i cari nipoti Blasi e Mercuri.

Recentemente, da una e-mail scritta dal missionario saveriano Ruben Macias ricevemmo notizia che il mattino del 20 dicembre scorso, padre Vittorio a Bujumbura era stato ricoverato in ospedale perché soffriva di blocco renale ed aveva problemi respiratori. Subito assistito, veniva tenuto sotto ossigeno, affetto da una febbre persistente. Vittorio si sentiva tanto male e chiedeva preghiere; Il giorno 21 è stato trasferito in sala di rianimazione e gli hanno praticato radiografie ed ecografie. Di continuo gli amici e collaboratori gli stavano vicini, ma a causa della malattia, nonostante tutti i rimedi praticati dai medici, la sua salute è andata peggiorando fino al pomeriggio della vigilia di Natale. Ha scritto padre Ruben Macias. “Nell’obitorio tanti e tanti ragazzi che lui ha aiutato, hanno pianto e continuano a piangere la morte di colui che è stato il loro papà. Adesso tutti stiamo in preghiera per la sua anima. Padre Vittorio è stato un uomo di Dio inviato per amare il popolo Burundese. Il Signore certamente gli ha dato il riposo eterno.”

A tutti noi Il senso cristiano dice che la morte è il giorno natale nell’eternità. Nella gioia che ci viene dalla memoria della nascita del Verbo divino fatto carne, vero volto della misericordia del Padre celeste, viviamo anche l’accoglienza di padre Vittorio Blasi nella casa del divin Padre, con la fiducia che l’eterno Sacerdote lo ha abbracciato.  Pensiamo che adesso padre Vittorio celebra le feste natalizie assieme con Gesù, in cielo e intercede per noi lasciandoci un luminoso esempio di amore cristiano.

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