A MONTERINALDO NEL 1754 LA NUOVA CHIESA DELLE CONFRATERNITE DEL ROSARIO E DEL SS. SACRAMENTO Documenti Fermani
Una lettera dell’arcivescovo di Fermo, Alessandro Borgia in data 29 marzo 1754 offre notizie sulla costruzione della nuova chiesa che sostituì una fatiscente della confraternita del s. Rosario, come si legge tra le lettere di questo arcivescovo, nel registro manoscritto 220 della biblioteca comunale di Fermo alle pagine 287-290. Il disegno della nuova chiesa è stato fatto dall’architetto MAGGI che si era impegnato a ultimarla in quattro anni con la spesa complessiva di duemila scudi. L’occasione della lettera all’arcivescovo Fermano, era per l’autorizzazione a demolire la vecchia chiesa le cui macerie e la pietra rustica venivano reimpiegate nella nuova chiesa, dato che non erano agevoli i viaggi di trasporto di pietre fino a Monterinaldo. A fine marzo 1754 erano state poste le fondazioni, ed era stato provveduto il materiale edilizio: 116.000 mattoni; 800 coppe di calce; sei canne di altra pietra rustica consegnate all’architetto Maggi a scudi 405 in conto sui 2000 stabiliti. Secondo gli accordi con l’architetto Maggi, se ai confratelli del Santissimo Sacramento e del s. Rosario fosse venuta a mancare qualche somma fino a questa cifra, restava obbligato un principale deputato benestante ad improntare del proprio, e sarebbe stato risarcito poi dalle stesse confraternite committenti. Nella nuova chiesa sarebbero state traslocate le immagini delle devozioni presenti nella vecchia chiesa del s. Rosario.